01.01.2015 Views

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

presupposto <strong>della</strong> critica razionalista e mostrare, con un provocatorio ossimoro, la<br />

solida esistenza <strong>di</strong> un Me<strong>di</strong>oevo "non me<strong>di</strong>evale". La concezione romantica ci tiene a<br />

far apprezzare nell'età <strong>di</strong> mezzo proprio la sua non modernità, l'eroico idealismo e<br />

senso dell'onore <strong>della</strong> cavalleria contro il borghese dominio dell'interesse materiale,<br />

la magia contro la tecnica, il fantastico contro la razionalità. La strategia ricordata per<br />

ultima non ha niente a che fare con i perio<strong>di</strong>ci revival in chiave fantasy o New Age e<br />

intende mostrare proprio la modernità, non <strong>di</strong>ciamo del Me<strong>di</strong>oevo dei manuali scolastici<br />

con tutti. i suoi mille anni, ma certamente dei secoli XII-XIV, con i loro artisti,<br />

filosofi, scrittori politici, scien- ziati, mercanti, viaggiatori.<br />

Ciò a cui miravano le riven<strong>di</strong>cazioni dei me<strong>di</strong>evisti avanzate già dagli anni venti del<br />

XX secolo era infatti mostrare che le ra<strong>di</strong>ci <strong>della</strong> modernità non stanno nella<br />

riscoperta <strong>della</strong> cultura antica cominciata, secondo quanto preteso dalla storiografla<br />

dominante, solo con il Rinascimento. Al contrario, la rinascita del Quattrocento era<br />

stata preceduta e preparata da un'altrertanto fondamentale rinascita del XII secolo.<br />

Secondo questa visuale, inoltre, moderni o comunque fondamento <strong>della</strong> modernità<br />

vanno giu<strong>di</strong>cati gli uomini d'affari del Duecento e del Trecento, che con le loro<br />

innovazioni nella pratica commerciale e nella tenuta dei libri contabili hanno aperto<br />

la strada al capitalismo e alla razionalità economica. Ancora, moderni sono i comuni<br />

e gli organismi politici citta<strong>di</strong>ni, che hanno reinventato la politica e l'economia<br />

monetaria e creato il rivoluzionario strumento <strong>della</strong> politica economica, ignoto agli<br />

antichi, che è il debito pubblico. A loro modo sono moderni anche i parlamenti<br />

me<strong>di</strong>evali, che hanno introdotto le istituzioni e le procedure <strong>della</strong> rappresentatività,<br />

del tutto estranee alla mentalità degli antichi; ugualmente essi hanno fatto valere il<br />

fondamento pattizio <strong>della</strong> soggezione ai sovrani, ben <strong>di</strong>verso dai principi<br />

dell'assolutismo che si affermarono con lo stato del Rinascimento. Allo stesso modo,<br />

si è detto, la scienza moderna si ricollega meglio a quella del Trecento che non<br />

all'interesse per la magia e l'astrologia così <strong>di</strong>ffuso fra gli uomini <strong>di</strong> cultura del<br />

Rinascimento.<br />

Alla vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> queste tesi e ai loro punti deboli de<strong>di</strong>cheremo più avanti, in questo e<br />

nel prossimo capitolo, una <strong>di</strong>scussione più particolareggiata. In questo paragrafo ci<br />

limiteremo a in<strong>di</strong>care come la visione del Me<strong>di</strong>oevo oscuro conduca a far commettere<br />

puri e semplici errori <strong>di</strong> fatto, a cominciare dalla scarsa attenzione prestata al culto<br />

<strong>della</strong> luce e dei colori proprio dei costruttori delle cattedrali gotiche. Ovviamente<br />

esiste anche un Me<strong>di</strong>oevo "me<strong>di</strong>evale" e istituzioni come l'Inquisizione non possono<br />

essere ricondotte solo alle polemiche e alle calunnie dell'anticlericalismo illuminista e<br />

positivista. Quel che viene considerato "tipicamente" me<strong>di</strong>evale si rivela però spesso<br />

frutto <strong>di</strong> leggende o tipico piuttosto <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> posteriori. Ciò è stato ben mostrato da<br />

Régine Pernoud in un'appassionata apologia <strong>di</strong> quei secoli troppo bistrattati. Restando<br />

su uno solo dei suoi argomenti, dobbiamo ammettere che è <strong>di</strong>fficile presentare le<br />

battaglie per l'emancipazione femminile cominciate nel XIX secolo come un "uscire<br />

finalmente dal Me<strong>di</strong>oevo". Se non ci limitiamo agli stereotipi antifemministi coltivati<br />

dagli ambienti monastici, si deve riconoscere che la con<strong>di</strong>zione <strong>della</strong> donna in termini<br />

<strong>di</strong> capacità giuri<strong>di</strong>ca (possibilità <strong>di</strong> esercitare attività economiche, stipulare contratti e<br />

via <strong>di</strong>cendo) è andata progressivamente peggiorando dopo il XIV secolo e che,<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!