SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

europea era anche maggiore, perché fu solo dalla fine del X secolo e dall'XI che
l'Occidente cominciò a "importare" dalla Spagna e dall'Italia meridionale testi
filosofici e scientifici tradotti dall'arabo e dal greco. La seconda fase di una storia
eurasiatica con tratti unitari è compresa più o meno fra il 1000 e il 1350 e corrisponde
dalla parte dell'Europa al pieno dispiegarsi dei caratteri propri della civiltà
medievale, dalla parte dell' Asia alla serie di eventi che molto sommariamente si
possono riassumere come segue. Per prime, nell'XI-XII secolo, vengono le grandi
migrazioni turche verso occidente, nel "Turkestan" sorto nelle regioni storiche della
Sogdiana, Corasmia e Bactriana (corrispondenti circa agli attuali Uzbechistan e
Mghanistan settentrionale), nd califfato di Baghdad e nell'Asia minore bizantina (la
futura Turchia). Nel XII-XIII secolo fu la volta dei mongoli. Verso il 1130 la tribù dei
Kara-Khitai emigrò in direzione dell' Asia centrale; dal 1206 Gengis Khan cominciò
la costruzione dell'impero mongolo, che a sud-est si estese fino alla Cina e a ovest e
sud-ovest conquistò il regno Kara-Khitai, l'impero turco-persiano della Corasmia, la
Russia meridionale e il califfato di Baghdad.
Ciò che si verifica in questo periodo è qualcosa di più intenso di occasionali
accostamenti fra storie che restano sostanzialmente indipendenti e anche di più
complesso del "medioevo barbarico" eurasiatico del III-VI secolo. È vero che
l'espansione dei turchi selgiuchidi (a differenza. di quanto accadrà nel XIV-XV
secolo per i turchi ottomani) non toccò il continente europeo e che esso fu toccato
marginalmente, nel 1241, dall'avanzata mongola; le conseguenze indirette di questi
avvenimenti sull'Europa furono nondimeno molto forti. Le crociate sono in gran parte
un sottoprodotto delle migrazioni/invasioni turche nel Medio Oriente (alle quali va
ricondotto l'inizio del "Medioevo arabo", su cui torneremo nel paragrafo seguente).
Ugualmente la "rivoluzione commerciale" europea del XIII-XIV secolo è certo una
conseguenza della vitalità della civiltà medievale, ma è anche un momento interno
alla storia complessiva dell'Eurasia, nell'epoca della pax mongolica e del pieno
ristabilimento della funzionalità della via della seta.
Fra il 1250 e il 1340 le relazioni Europa-Cina raggiunsero il più alto grado di
intensità mai verificatosi fino ad allora. Fu nel secolo dell'unificazione dell'Asia
centrale sotto l'impero mongolo che, secondo alcuni studiosi, l'Europa importò
dall'Oriente non solo sete e spezie, ma anche alcune decisive tecnologie cinesi (la
tecnologia è il tratto culturale più facile a trasmettersi), che includono fra l'altro i tre
fondamenti della modernità: la bussola, la stampa, la polvere da sparo; e fu in questo
stesso periodo che si venne formando il duraturo mito dell'Oriente favoloso, che
rimanda alle visioni di Cristoforo Colombo e di nuovo all'inizio canonico dell'età
moderna. Un ultimo aspetto della storia eurasiatica del XIV secolo, cui abbiamo già
fatto riferimento nel paragrafo 5, è quello della diffusione della peste. Benché non
tutto sia chiarito in questo meccanismo, si può considerare come un dato certo il
ruolo giocato dai più intensi rapporti fra l'Asia centrale e il mar Nero, dove si
trovavano le più importanti stazioni terminali della via della seta. Fu nella colonia
genovese di Caffa che, nella primavera del 1347 , comparve l'epidemia di peste che si
sarebbe poi diffusa in tutta l'area mediterranea e nell'Europa continentale.
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