SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...
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cominciato nel XIV secolo. È in esse çhe la civiltà me<strong>di</strong>evale mostrò <strong>di</strong> aver<br />
raggiunto i limiti del proprio sviluppo. Questo problema è stato spesso presentato in<br />
termini <strong>di</strong> rapporto fra popolazione e risorse primarie, secondo un semplice modello<br />
malthusiano <strong>di</strong> maggiore crescita <strong>della</strong> prima rispetto alle seconde. Se siamo restii ad<br />
attribuire alla popolazione il ruolo <strong>di</strong> variabile in<strong>di</strong>pendente, possiamo invece<br />
chiederci perché a un certo punto la società me<strong>di</strong>evale non fu in grado <strong>di</strong> aggiungere<br />
una crescita intensiva a quella estensiva perseguita con successo per tre secoli. In<br />
ogni caso è <strong>di</strong>fficile sottrarsi all' ammissione che accanto ai limiti posseduti in quanto<br />
società feudale, l'Europa me<strong>di</strong>evale era soggetta a quelli posseduti in quanto società<br />
preindustriale agricola. Appartiene ai primi il modo con cui l'aristocrazia cavalleresca<br />
reagì <strong>di</strong> fronte alle trasformazioni, come il maggior potere dei re e la <strong>di</strong>ffusione dell'economia<br />
monetaria, che la stavano emarginando; essa accrebbe la sua pressione sul<br />
mondo conta<strong>di</strong>no e partecipò con comportamenti sempre più ban<strong>di</strong>teschi alle guerre<br />
del XIV e XV secolo. Rimanda ai secon<strong>di</strong> ciò che Archibald R. <strong>Le</strong>wis, trasferendo al<br />
Me<strong>di</strong>oevo europeo un concetto creato per la storia nordamericana, ha complessivamente<br />
chiamato «chiusura <strong>della</strong> frontiera». Nei secoli X-XIII la frontiera esterna<br />
dell'Europa era avanzata continuamente, a occidente con la riconquista spagnola e a<br />
oriente con i movimenti <strong>di</strong> colonizzazione nella regione fra Elba e Oder e poi in<br />
quella baltica. I limiti <strong>di</strong> questa frontiera furono raggiunti con la fine <strong>della</strong><br />
reconquista e con la temibile installazione dei mongoli a est <strong>della</strong> linea Cracovia-<br />
Transilvania. I limiti <strong>della</strong> frontiera interna si avvicinarono quando la crescita <strong>della</strong><br />
superficie coltivata prese a minacciare le essenziali fonti energetiche <strong>di</strong> una società<br />
preindustriale: i pascoli naturali, dai quali <strong>di</strong>pendeva la forza motrice bovina ed<br />
equina dei suoi aratri, e i boschi, dai quali <strong>di</strong>pendevano le sue costruzioni e<strong>di</strong>lizie e<br />
navali, le attività produttive <strong>di</strong> ogni genere, il riscaldamento, la cottura dei cibi.<br />
Questo modello <strong>di</strong> spiegazione non è privo <strong>di</strong> punti deboli; va notato in particolare<br />
che, se anche la crisi del basso Me<strong>di</strong>oevo cominciò come chiusura <strong>della</strong> frontiera, si<br />
mantenne poi in con<strong>di</strong>zioni ben <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> partenza, perché l'Europa<br />
posteriore al 1380, con la popolazione permanentemente ridotta <strong>di</strong> un buon terzo, non<br />
era più quella del 1300, prossima alle gran<strong>di</strong> carestie del 1315-1345. In ogni caso, il<br />
punto essenziale <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>scussione è che la crisi trecentesca dell'Europa me<strong>di</strong>evale<br />
è ben <strong>di</strong>versa dalla fine del mondo antico, perché nonostante i suoi aspetti catastrofici<br />
essa resta una fase interna alla storia dell'Europa. Preso nel suo insieme il basso Me<strong>di</strong>oevo<br />
condusse a rendere in gran parte obsoleto quel che aveva caratterizzato la<br />
civiltà me<strong>di</strong>evale, a partire dagli stati citta<strong>di</strong>ni, dal feudalesimo (inteso come<br />
frammentazione locale dei poteri pubblici) e dalla cavalleria, che dovettero cedere <strong>di</strong><br />
fronte alle nuove istituzioni politiche e militari degli stati regionali e delle monarchie<br />
nazionali. Tutto questo e altro ancora viene normalmente classificato sotto la<br />
denominazione <strong>di</strong> "moderno" e ciò ha indubbiamente le sue ragioni. Ma per altri e<br />
non secondari aspetti il basso Me<strong>di</strong>oevo è anche una fase <strong>di</strong> un lunghissimo<br />
"me<strong>di</strong>oevo" che si prolunga fino al Settecento, fino alla Rivoluzione francese e anche<br />
oltre. Il terzo tempo dell'età me<strong>di</strong>evale è innanzitutto il primo tempo del periodo<br />
1350-1700 (e oltre), un altro esempio, accanto al Tardoantico, <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>zzazione<br />
costruita proprio ignorando il confine fra le età <strong>della</strong> tra<strong>di</strong>zionale storia tripartita, così<br />
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