01.01.2015 Views

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

una parte, <strong>di</strong> romanticamente attraente dall'altra» (Sulla storia del concetto <strong>di</strong><br />

Rinascimento, 1932, in Id., Storici e storia, Einau<strong>di</strong>, Torino 1971, p. 413).<br />

All'opposizione "oscurità e awentura" R. Bordone (Lo specchio <strong>di</strong> Shalott.<br />

L'invenzione del Me<strong>di</strong>oevo nella cultura dell'Ottocento, Liguori, Napoli 1993, pp. 13-<br />

16) aggiunge quella tra il catastrofismo (Me<strong>di</strong>oevo storico come anticipazione <strong>di</strong><br />

quello "prossimo venturo") e il miraggio (il Me<strong>di</strong>oevo come alternativa all'età<br />

postindustriale).<br />

W. Robertson parlava dei pellegrinaggi come <strong>di</strong> una «superstiziosa devozione» e<br />

<strong>di</strong>ceva delle crociate che <strong>di</strong> esse «non rimane oggi che un monumento dell'umana<br />

follia». Ma nel suo giu<strong>di</strong>zio era presente un aspetto <strong>di</strong> duplicità, perché i crociati<br />

vennero anche a conoscenza <strong>di</strong> civiità superiori e ampliarono le loro vedute:<br />

«Dobbiamo a queste assurde spe<strong>di</strong>zioni, frutto <strong>di</strong> superstizione e <strong>di</strong> follia, i primi<br />

raggi <strong>di</strong> luce che contribuirono a <strong>di</strong>ssipare la barbarie e l'ignoranza» (p. 22). Sulle<br />

crociate e sul cavaliere, F. Car<strong>di</strong>ni, La crociata, in Id., Minima me<strong>di</strong>aevalia, Arnaud,<br />

Roma 1987, pp. 85-115, e "Introduzione" a M. Keen, La cavalleria, Guida,<br />

Napoli 1986, pp. 5-20.<br />

La duplicità <strong>della</strong> figura deI cavaliere è espressa in maniera ingenua ma efficace dal<br />

cinema <strong>di</strong> Hollywood: basta confrontare il Lancelot du Lac perfetto cavaliere<br />

interpretato da Robert Taylor ne I cavalieri <strong>della</strong> tavola rotonda <strong>di</strong> Richard Thorpe<br />

(1953) con i bruti che compaiono in Excalibur, <strong>di</strong>retto da John Boorman nel 1981 e<br />

sempre basato sulle vicende <strong>della</strong> corte <strong>di</strong> re Artù. In generale si veda Matteo<br />

Sanfilippo, Il Me<strong>di</strong>oevo secondo Walt Disney. Come l'America ha reinventato l'Età <strong>di</strong><br />

Mezzo, CasteIvecchi, Roma 1993.<br />

3.2 Il Me<strong>di</strong>oevo "non me<strong>di</strong>evale"<br />

Nonostante l'indubbia duplicità interna alla nozione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>oevo recepita dal senso<br />

comune, è forse opportuno non mettere sullo stesso piano la rappresentazione positiva<br />

e quella negativa. La prima ha avuto la sua originaria sistemazione nella cultura<br />

controrivoluzionaria e nell'Europa <strong>della</strong> Restaurazione, definendosi in opposizione ai<br />

caratteri <strong>della</strong> modernità (la bruttezza e volgarità <strong>della</strong>. città industriale o il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />

permanente legato all' avanzata <strong>della</strong> democrazia) giu<strong>di</strong>cati particolarmente<br />

sgradevoli da intellettuali <strong>di</strong> varia estrazione. Si è poi mantenuta come una variante<br />

nella ricerca dell' evasione fantastica da un mondo meschino, borghese, prosastico.<br />

Agli aspetti ideologici e letterari <strong>della</strong> rappresentazione positiva corrisponde<br />

l'automatismo incolto <strong>di</strong> quella negativa, che fa ricondurre al Me<strong>di</strong>oevo tutto ciò che<br />

nella società e nel costume appare come una sopravvivenza <strong>di</strong> sorpassati tempi <strong>di</strong><br />

ignoranza e sopruso. Il tutto è reso dalle espressioni come "non siamo più nel<br />

Me<strong>di</strong>oevo", "questo si faceva nel Me<strong>di</strong>oevo", "stiamo tornando al Me<strong>di</strong>oevo".<br />

Per opporsi all'immagine del Me<strong>di</strong>oevo oscuro si possono adottare <strong>di</strong>verse strategie.<br />

Si può far notare che un Me<strong>di</strong>oevo che si estende per un millennio mantenendosi<br />

identicamente oscuro per tutta la sua durata va contro l' evidenza dei fatti. Si possono<br />

invece valorizzare, come appunto fa la strategia romantica, alcuni aspetti dell'epoca<br />

proprio per la loro natura tipicamente "me<strong>di</strong>evale". Si può infine rovesciare lo stesso<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!