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Relazione finale - Sapienza

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costituisce l’approccio progettuale più innovativo. Esprime con forte spessore assertivo le sue<br />

ipotesi.<br />

CANDIDATO N° 2<br />

TEMA A<br />

Giudizio Prof. Marcelloni<br />

Il tema sviluppa un approccio territoriale di scala macro partendo dalla produzione di documenti<br />

della comunità europea di cui delinea le finalità e le relazioni con le scale nazionali e regionali<br />

sottolineando anche l’emergere di conflitti istituzionali sia sul versante delle politiche ambientali<br />

che di quelle relative alla governance. Il tema è molto ricco ma con scarsa chiarezza strutturale della<br />

esposizione.<br />

Giudizio Prof. Lagomarsino<br />

Il candidato propone una lettura delle politiche di investimento per le infrastrutture e per la ricerca e<br />

sviluppo sviluppata in ambito europeo approfondendo poi l’approccio policentrico riferito alla<br />

predisposizione di reti di specializzazione e di reti territoriali fisiche. Emerge un significativo grado<br />

di aggiornamento sugli approcci promossi dall’Unione Europea in ambito di pianificazione ma<br />

l’esposizione non è pienamente attinente al tema proposto.<br />

Giudizio Prof.ssa Lorenzetti<br />

Il candidato mostra una capacità di analisi per mettere in relazione la complessità dei processi e la<br />

multidimensionalità dei cambiamenti più rilevanti del territorio, in rapporto alle scelte ed alle<br />

politiche promosse dall’Unione Europea. Il rapporto tra i riferimenti metodologici sviluppati dal<br />

dibattito faticano a trovare relazione con la specificità delle trasformazioni in ambito nazionale.<br />

Giudizio collegiale<br />

Il tema pone in evidenza un candidato capace di sviluppare con ricchezza di informazioni e di<br />

documentazione internazionale le tematiche delle politiche europee e delle contraddittorie ricadute<br />

sui territori locali senza tuttavia riuscire a mantenere una struttura logica espositiva rigorosa e<br />

lineare.<br />

TEMA B<br />

Giudizio Prof. Marcelloni<br />

Il tema parte dalla necessità di riscoperta delle ragioni della forma e analizza le diverse possibili<br />

finalizzazioni dello strumento del progetto urbano sottolineandone le forzature formali funzionali ad<br />

un suo ruolo nella competitività per il posizionamento urbano a scapito spesso dell’attenzione al<br />

contesto e alla partecipazione. Molto chiaro in alcuni passaggi, il tema nel complesso appare poco<br />

rigoroso nella concatenazione delle argomentazioni.<br />

Giudizio Prof. Lagomarsino<br />

Il candidato rileva lo scollamento tra il governo delle trasformazioni e la domanda di qualità della<br />

vita espressa dai cittadini. Il progetto urbano viene inteso come progetto di architettura a scala<br />

urbana in grado di affrontare il tema della forma fisica. L’esposizione pur ricca di spunti e di<br />

riferimenti propone una interpretazione poco incisiva negli aspetti propriamente disciplinari.<br />

Giudizio Prof. Lorenzetti<br />

Il candidato si propone di costruire un quadro di riferimenti estesi alla dimensione europea e alla<br />

problematica dello scollamento tra il governo delle trasformazioni e la domanda della qualità della<br />

vita; si richiamano le diverse tipologie della famiglia dei progetti in relazione alla definizione della<br />

forma fisica. La copiosità degli argomenti finisce per limitare l’incisività della trattazione sui temi<br />

richiesti.<br />

Giudizio collegiale

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