Relazione finale - Sapienza
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Giudizio Prof. Lagomarsino<br />
Il candidato affronta il tema della complessità della città contemporanea in rapporto agli aspetti<br />
regolamentativi, alla definizione delle politiche e ai processi di sviluppo che devono confrontarsi<br />
con le esigenze ambientali, le attese di una qualità della vita, il rispetto e la valorizzazione delle<br />
specificità identitarie. Vengono esaminati i rapporti tra piano e la sua gestione in rapporto al tema<br />
delle carte per la qualità e delle guide per la qualità degli interventi. L’esposizione è indirizzata a<br />
valorizzare le visioni interdisciplinari considerando le opportunità offerte dalle contaminazioni.<br />
Giudizio Prof.ssa Lorenzetti<br />
Il candidato propone una trattazione ampia e ricca di riferimenti rispetto al dibattito contemporaneo<br />
ed alle elaborazioni disciplinari, proponendo riflessioni e valutazioni personali. Esamina la<br />
complessità delle diverse relazioni disciplinari in rapporto ai casi di studio di Roma e Ravenna, da<br />
cui emerge in particolare l’attenzione al rapporto dell’urbanistica con la storia e l’ambiente.<br />
Giudizio collegiale<br />
Il tema esprime in forma coerente e lineare la necessità delle nuove relazioni interdisiciplinari per<br />
far fronte alle esigente di intervento sulla città contemporanea anche se sembra limitare il proprio<br />
interesse solo ad alcune di queste relazioni (ambiente e storia) più direttamente connesse al fare<br />
urbanistica.<br />
TEMA B<br />
Giudizio Prof. Marcelloni<br />
Anche se ben strutturato il tema è in buona parte dedicato alle questioni della pianificazione<br />
generale piuttosto che di quella attuativa da cui appare una notevole conoscenza dei diversi<br />
strumenti. L’approccio al tema del progetto urbano è corretto e ricco anche se l’elencazione dei suoi<br />
obiettivi e delle sue potenzialità appare un po’ scolastico.<br />
Giudizio Prof. Lagomarsino<br />
Il candidato articola una disamina sullo sviluppo degli strumenti legislativi e prospetta le ragioni del<br />
superamento dell’operatività della legge 1150/42 attraverso l’innovazione disciplinare. I Programmi<br />
Complessi sono interpretati in coerenza con gli obiettivi della riqualificazione e della innovazione<br />
disciplinare. L’esposizione pone in evidenza la capacità di sviluppare i temi in termini critici<br />
assumendo a riferimento le esperienze professionali.<br />
Giudizio Prof. Lorenzetti<br />
Il candidato parte da una disamina delle situazioni problematiche legate all’incapacità della L. 1150<br />
di sostenere la complessità degli interventi nell’ambito della città contemporanea. Il candidato<br />
argomenta i rapporti tra diversi ambiti disciplinari che dovrebbero essere in grado di “fecondare” il<br />
fare urbanistico e per gli stessi formula delle definizioni utili a stabilire delle linee di lavoro.<br />
Giudizio collegiale<br />
Il tema sviluppa una ampia riflessione generale su l’intero strumentario della disciplina urbanistica<br />
e sulla sua evoluzione rispetto al cambiamento degli obiettivi che oggi si pongono e coglie gli<br />
elementi della necessità di modificazione strutturale.<br />
CANDIDATO N° 9<br />
TEMA A<br />
Giudizio Prof. Marcelloni<br />
Il tema mostra l’interesse prevalente della candidata per i processi partecipativi di cui sottolinea le<br />
diverse metodologie. L’esposizione si basa in gran parte sulle esperienze personali con una scarsa<br />
capacità di generalizzazione e concettualizzazione.<br />
Giudizio Prof. Lagomarsino<br />
Il candidato pone attenzione al tema della partecipazione e alle modalità di utilizzo degli urban<br />
center come strutture di ascolto e di riverberazione delle attese dei cittadini e di proposte di