Relazione finale - Sapienza
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Descriva il candidato quali sono a sua avviso le motivazioni alla base di questi<br />
cambiamenti strutturali della realtà urbana e quali le conseguenze sulle modalità del<br />
fare urbanistica. Tema n. 3: Le nuove forme e dimensioni della città contemporanea<br />
sembrano segnare una rottura netta con la lunga tradizione della modernità e<br />
impongono in tutto il mondo approcci nuovi per la pianificazione e per la gestione delle<br />
trasformazioni del territorio. Sembrano emergere più punti di rottura che punti di<br />
continuità (continuità-discontinuità, compattezza-dispersione, flessibilità-rigidità,<br />
certezza-incertezza) la cui messa a fuoco può consentire il passaggio ad una nuova fase<br />
della disciplina urbanistica sia sul piano teorico che operativo.) e definizione delle<br />
durata delle prove.<br />
IV Riunione (I prova scritta): scelta da parte del candidato Dott. RHULE STEFAN del seguente<br />
tema n. 1 (Negli ultimi decenni le tendenze localizzative della popolazione e delle funzioni che<br />
trainano l’economia, confermano la crescita del fenomeno urbano come l’elemento dominante<br />
dell’organizzazione territoriale. Tale crescita tuttavia assume modalità nuove che fanno emergere la<br />
necessità di attingere e collaborare con molte altre discipline per la comprensione delle dinamiche<br />
sociali e territoriali. Descriva il candidato l’ampiezza delle connessioni o dei riferimenti disciplinari<br />
che hanno avuto influenza sulla definizione di nuovi approcci teorici e di nuove modalità di<br />
intervento sulla città e sul territorio da parte della disciplina urbanistica.); lettura dei temi non<br />
sorteggiati; vengono assegnati n. 4 ore per lo svolgimento della prova e viene data lettura ai<br />
candidati di tute le norme e gli adempimenti relativi all'espletamento della procedura. Alle ore<br />
19.00 vengono consegnati gli elaborati, il Presidente provvede a riunire in un unico plico, buste<br />
contenenti l'elaborato di ciascun candidato, la propria firma, l'indicazione della data di svolgimento<br />
della prova ed ad apporre un numero sulla linguetta staccabile di ciascuna busta. Tutti i lavori<br />
vengono chiusi in un unico plico che viene siglato, sigillato ed affidato al Presidente perché ne curi<br />
la custodia fino la momento in cui effettuerà la riunione delle buste aventi lo stesso numero in un<br />
unica busta.<br />
V Riunione: predisposizione di una terna di temi per la seconda prova scritta (1. tema<br />
Tra le prospettive di ridefinizione della disciplina urbanistica c’è sicuramente anche<br />
quella di una riconsiderazione delle sue dirette relazioni con l’organizzazione spaziale,<br />
con la forma fisica dell’organismo urbano anche nelle sue forme più recenti. A tale<br />
riguardo sono state definite alcune nuove modalità e scale di costruzione del progetto di<br />
trasformazione fisica della città, intermedie rispetto alle più tradizionali forme del piano<br />
urbanistico da un lato e del progetto architettonico dall’altro e diverse dagli strumenti<br />
urbanistici attuativi immaginati dalla legge urbanistica del ‘42. Descriva il candidato le<br />
ragioni di questa necessità, le eventuali relazioni con i vecchi strumenti e le modalità di<br />
costruzione di queste nuove forme di interventi complessi. 2. tema: Il tema del progetto<br />
urbano è da anni e in tutto il mondo al centro di una forte riflessione teorica e di una<br />
vasta sperimentazione di nuove pratiche progettuali. Il riavvicinamento fra la<br />
progettazione architettonica e la progettazione urbanistica configura una tipologia di<br />
progettazione urbana la cui definizione non appare ancora del tutto configurata e i cui<br />
ambigui confini se esprimono esigenze di flessibilità e adattabilità aprono anche un<br />
terreno di confronto con la tradizionale esigenza di certezza procedurale e normativa. 3.<br />
tema: La progettazione della città sulla città è termine utilizzato per sottolineare la<br />
predominanza dei processi di riconversione dei tessuti edilizi esistenti rispetto alla<br />
passata prevalenza del fenomeno della espansione edilizia. Ed a questa tendenza si fa<br />
corrispondere anche quella del passaggio da una fase quantitativa ad una fase<br />
qualitativa delle trasformazioni fisiche della città. Queste due affermazioni, nate nella<br />
prima metà degli anni ’80 si sono dovute confrontare successivamente con una realtà