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diffuse dovunque il disordine amministrativo e<br />
l’indisciplina negli eserciti.<br />
Sembrava di essere tornati ai tempi più cupi di<br />
Domiziano, e come allora si ebbe un susseguirsi di<br />
macchinazioni finché, nell’ultimo dell’anno del 192,<br />
Commodo cadde vittima di una congiura di palazzo<br />
che portò all’impero del prefetto urbano Tito Elvio<br />
Pertinace.<br />
Sul costituirsi e sul valore della tradizione a noi pervenuta<br />
intorno agli avvenimenti dei 68-69 (principalmente Tacito, Historiae<br />
libri I-III e Svetonio, Vite di Galba, Otone e Vitellio; inoltre anche<br />
Plutarco, Vite di Galba e di Otone) v. P. ZANCAN, La crisi del<br />
principato nell’anno 69 d.C., Padova 1939. Perdutosi il seguito delle<br />
Historiae di Tacito dopo la parte iniziale del V libro, e ridotto il<br />
racconto di Cassio Dione (libri LXIV-LXVII) al compendio di<br />
Xifilino, fonte principale per l’età dei Flavi rimangono le biografie<br />
di Svetonio (su cui v. p.es., H.R. GRAF, Kaiser Vespasian.<br />
Untersuchungen zu Suetons Vita divi Vespasiani, Stuttgart 1937). Per i<br />
fatti della guerra giudaica e le varie sue connessioni, fonte assai<br />
importante è il contemporaneo Flavio Giuseppe, su cui vedi W.<br />
WEBER, Josephus und Vespasian, Berlin 1921.<br />
Sull’emergere della figura di Vespasiano fra i pretendenti<br />
all’investitura imperiale, G.E.F. CHILVER, The army in politics, A.D.<br />
68-70, in “Journ. Rom. Stud.” XLVII (1957) p. 29 sgg.<br />
La cosiddetta lex de imperio Vespasiani è edita in C.I.L. VI 930<br />
= I. L. S. 244; su di essa v. M.A. LEVI, in “Athenaeum” N. S. XVI<br />
(1938) p. 85 sgg. Sul risanamento delle finanze e il riordinamento<br />
dell’organizzazione tributaria, v. C.H.V. SUTHERLAND, Aerarium and<br />
fiscus during the early empire, in “Am. Journ. Philol.” LXVI (1945) p.<br />
151 sgg.; F. MILLAR, The fiscus in the first two centuries, in “Journ.<br />
Rom. Stud.” LIII (1963) p. 29 sgg. Il dato di Svetonio (Vesp. 16, 3)<br />
sull’ammontare delle entrate che Vespasiano avrebbe dichiarato<br />
necessario per evitare squilibri nel bilancio statale è sicuramente da,<br />
respingere. Si legge, in fatti, che l’imperatore fu ... ad manubias et<br />
rapinas necessitate compulsum summa aerarii fiscique inopia; de qua<br />
testificatus sit initio statim principatus, professus quadringenties millies opus<br />
esse, ut res p. stare posset. Quattrocentomila volte (quadringenties<br />
millies) centomila sesterzi (sottinteso, secondo l’uso) fanno 40<br />
miliardi di sesterzi, cifra assolutamente esagerata, derivante da un<br />
probabile errore di trascrizione, e da ridurre forse a 400 milioni di<br />
sesterzi (cfr. S. MAZZARINO, Trattato, cit. p. 246 sg.). Come punto<br />
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