CarFleet n. 34 - LeasePlan

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Focus Tendenze L’auto aziendale è bianca... Per molti anni l’auto aziendale è stata quasi esclusivamente blu. Poi si è imposto il grigio e ora il colore più richiesto è il bianco. L’aspetto più rilevante è però che la tavolozza si è molto arricchita perché l’auto aziendale è sempre più un’auto in benefit e occorre quindi tener conto anche delle preferenze degli utilizzatori Difficile dire quale significato abbia, ma il colore preferito per l’auto aziendale non è più il grigio ma il bianco. È quanto emerge da una speciale classifica che è stata redatta dall’Ufficio Studi LeasePlan Italia analizzando un campione molto significativo e cioè gli acquisti di autovetture nel 2008 di LeasePlan Italia, azienda leader nel settore del noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali. Come mostra il grafico, nel 2008 il bianco ha conquistato il primo posto nella graduatoria in quanto scelto dal 31% degli acquirenti di auto aziendali. Il grigio si è aggiudicato la piazza d’onore. Sul podio, in terza posizione, è salito anche il nero, scelto dal 16%, mentre l’argento (il colore preferito dalle auto aziendali nei primi anni di questo secolo) si è attestato al quarto posto con l’11%. Va peggio, si fa per dire, il blu che ha raccolto il 10% dei consensi, non molto se si considera che durante tutti gli anni ’90 era il colore preferito per l’auto aziendale. Acquisti di veicoli del Gruppo LeasePlan Italia 2008: composizione per colore della carrozzeria Argento 11% Azzurro 1% Marrone 2% Blu 10% Rosso 2% Nero 16% Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia Altri 2% Bianco 31% Grigio 25% Dal blu al grigio Il passaggio dal blu al grigio e oggi al bianco ha una sua ragione precisa. L’auto aziendale non viene più utilizzata da tempo esclusivamente per lavoro ma, sulla base di una precisa normativa fiscale, la persona a cui è affidata è sempre più spesso autorizzata ad usarla anche per uso personale. Questo aspetto influenza certamente anche la scelta dei colori. Un tempo le auto delle aziende erano quasi esclusivamente blu o nere, mentre oggi la tavolozza si è arricchita di molti altri colori. Certo le scelte più audaci sono ancora rare, ma si è raggiunto un ragionevole compromesso che vede prevalere colori abbastanza neutrali come il grigio o il bianco. L’analisi della composizione per colore degli acquisti di auto aziendali può sembrare un esercizio divertente, ma tutto sommato futile. In realtà non è così. Per i gestori di flotte aziendali è molto importante studiare le tendenze del mercato, anche per quanto riguarda i colori. Colori e car policy Anche l’evoluzione nelle preferenze per i colori, come quella relativa a tutte le altre caratteristiche dell’auto, impone alla politica delle aziende per le flotte (cioè a quella che in gergo aziendale si chiama car policy), la massima flessibilità per coniugare l’ottimizzazione dei costi con l’esigenza di rendere quanto più possibile l’auto aziendale, oltre che uno strumento efficace di lavoro, anche un benefit fortemente motivante per il personale. “Per quanto ci riguarda - dice Jaromír Hájek, amministratore delegato di LeasePlan Italia - come gruppo leader nel settore del noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali, la sfida è quella non solo di far fronte puntualmente a tutte le esigenze degli utilizzatori di auto aziendali, ma anche quella di saper anticipare i trend, compresi quelli che riguardano mutamenti nella scelta dei colori. Questo perché, inevitabilmente, anche il colore avrà un impatto sul valore residuo della vettura a fine noleggio, valore che è un elemento decisivo per la corretta definizione di un canone di noleggio che assicuri competitività al canone e un’adeguata remunerazione alla nostra attività, per poter continuare a investire nel continuo miglioramento degli standard di servizio”. CarFleet ottobre 2009 58
... e spesso è anche diesel Gli incentivi statali hanno rilanciato le immatricolazioni di auto alimentate a gas (Gpl e metano) soprattutto fra i privati. Per le aziende, invece, torna a crescere la quota delle motorizzazioni diesel, cala quella della benzina e l’alimentazione a gas incomincia soltanto ora ad affacciarsi Nel primo semestre 2009 la quota degli acquisti di auto a Gpl è salita al 10,64% dal 2,48% dello stesso periodo dell’anno scorso. Quella delle auto a metano al 6,16% dal 3,13%. Questa crescita del gas avviene soprattutto a danno dell’alimentazione a gasolio che, dopo aver raggiunto nel 2005 una quota massima sulle immatricolazioni del 58,47%, aveva iniziato a calare. Nel 2009 il calo assume quasi il carattere del crollo: la quota degli acquisti di auto diesel scende infatti dal 52,31% del primo semestre 2008 al 43,61% del primo semestre 2009. Anche i modelli a benzina subiscono l’attacco delle auto a gas, ma la perdita in termini di quota di mercato è decisamente più contenuta che per il gasolio. Si scende infatti dal 41,91% del primo semestre 2008 al 39,35% del primo semestre 2009. Auto aziendali Vi è però un segmento decisamente importante delle immatricolazioni che ha comportamenti completamente diversi. Ci riferiamo alle auto aziendali. Se consideriamo gli acquisti del gruppo LeasePlan Italia (azienda leader nel settore del noleggio a lungo termine), campione molto ampio e sicuramente rappresentativo, emerge che l’avanzata del Gpl e del metano è molto limitata e che a perdere terreno sono le alimentazioni a benzina, mentre quelle a gasolio, che avevano superato in passato la soglia del 90% delle immatricolazioni, dopo essere scese nel primo semestre 2008 all’82,15% risalgono all’86,54% nel primo semestre 2009. Benzina, Gpl e metano Considerando la benzina, le immatricolazioni fra i due periodi scendono dal 17,55% all’11,64% mentre il Gpl, che aveva una quota infima nel primo semestre 2008 (0,06), sale all’1% nel primo semestre 2009 e guadagna quindi terreno, anche se la sua quota è lontanissima da quella che caratterizza l’intero mercato dell’auto che è del 10,64%. Discorso analogo vale per il metano che, praticamente assente nel primo semestre 2008, sale allo 0,80% nel periodo corrispondente del 2009. Anche in questo caso la crescita è robusta, ma la quota è molto lontana da quella dell’intero mercato che ha toccato il 6,16%. Conseguenze Secondo l’Ufficio Studi LeasePlan Italia, che ha elaborato i dati citati, mentre il recupero del diesel nelle flotte è fisiologico, date le alte rese chilometriche che il gasolio consente, l’insufficiente sviluppo del gas dipende dal sistema adottato dallo Stato per incentivare la domanda nel 2009, sistema che certo non favorisce l’auto aziendale. La conseguenza non è certo positiva per l’ambiente in quanto un contributo al contenimento delle emissioni potrebbe venire anche da una maggior presenza di vetture a gas nei parchi auto. IMMATRICOLAZIONI DI AUTOVETTURE PER ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE TOTALE MERCATO Diesel 52,31 43,61 82,15 86,54 Benzina 41,91 39,35 17,75 11,64 Gpl 2,48 10,64 0,06 1 Metano 3,13 6,16 - 0,8 Ibrido 0,16 0,24 0,04 0,02 * Stima sulla base degli acquisti del gruppo LeasePlan Italia Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia FLOTTE* 1° 1° 1° 1° semestre semestre semestre semestre 2008 2009 2008 2009 CarFleet ottobre 2009 59
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