CarFleet n. 34 - LeasePlan

Editoriale
Scenari d’autunno
più sereni
Quanto
spendono
gli italiani per
l’automobile?
A questa
domanda
risponde ogni
anno l’Ufficio
Studi LeasePlan Italia con una ricerca
diventata ormai un classico e
sistematicamente ripresa da tutti i
principali media nazionali. Nel
2008 la spesa per l’acquisto e l’utilizzo
di autoveicoli ha toccato nel
nostro Paese il ragguardevole livello
di 212 miliardi di euro, pari al
13,5% del Prodotto Interno Lordo.
Come emerge dall’ampio servizio
pubblicato in questo numero, nel
2009 la spesa scenderà a 194
miliardi. I motivi della contrazione
sono essenzialmente due: il calo
degli acquisti di nuovi autoveicoli e
la diminuzione dei prezzi dei carburanti.
Anche se piuttosto ridimensionata,
la cifra spesa dagli Italiani
per l’automobile rimane comunque
di tutto rispetto. D’altra parte,
l’Italia è il Paese che detiene il
record per tasso di motorizzazione
con 60 autovetture per ogni 100
abitanti. Come già detto, nel 2009
gli acquisti di auto - non solo in
Italia, ma in tutto il mondo - sono in
calo. È questo un aspetto della crisi
economica globale, che ha colpito il
mondo a partire dal disastro di
Lehman Brothers nel settembre
scorso. Nonostante un quadro
complessivo ancora difficile, è sicuramente
confortante la convinzione
diffusa che il peggio sia ormai alle
nostre spalle e che lo scenario
autunnale sia più sereno. Negli
Stati Uniti si registrano segnali di
attenuazione dell’impatto della
crisi finanziaria sull’economia
reale. Nel nostro continente,
Francia e Germania sembrano avere
già imboccato la strada della ripresa
ed anche in Italia la fiducia di
imprese e consumatori è in crescita,
perciò si attende che inizino ad
arrivare dati meno negativi anche
per quanto riguarda l’economia
reale. Per il mercato automotive,
dopo un inizio d’anno decisamente
negativo, gli incentivi alla rottamazione
in vigore dal 7 febbraio hanno
ridato slancio alla domanda delle
auto che possono beneficiare di
bonus, cioè quelle con alimentazioni
ecologiche e quelle con emissioni
di CO 2 fino a 130 gr/km se diesel,
o a 140 gr/km se a benzina. La
ripresa riguarda però soltanto gli
acquisti dei privati, mentre le aziende
mantengono un atteggiamento
di grande cautela nel rinnovo e nell’ampliamento
del loro parco.
Dal momento che anche l’economia
italiana comincia a migliorare e che
i temuti effetti catastrofici a cavallo
tra il 2008 e il 2009 non si sono
verificati, anche il Governo italiano
dovrebbe investire di più nel sostegno
dell’automobile, come ad
esempio hanno fatto nel momento
più nero Francia e Germania, le cui
economie non a caso sono già in
ripresa. In particolare il Governo
italiano dovrebbe sostenere la
domanda delle aziende per acquistare
o prendere in noleggio a
lungo termine nuove autovetture.
La strada maestra sarebbe adeguare
una volta per tutte agli standard
europei la normativa italiana in
materia di deducibilità dei costi di
esercizio e di detraibilità dell’Iva.
Se si volesse però agire soltanto sul
piano congiunturale, una prima
misura potrebbe essere l’inserimento
degli autoveicoli tra i beni
acquistabili con i benefici della
Tremonti-ter o una sorta di moratoria
sull’Iva, cioè l’introduzione, per
un periodo di tempo limitato, della
detraibilità integrale dell’Iva sugli
acquisti di autovetture e sui relativi
canoni di noleggio e di leasing.
Qualunque cosa decida il Governo,
il tema del risparmio sul costo dell’auto
aziendale resta centrale.
Molto interessante a questo proposito
è l’articolo sul Savings
Accelerator di LeasePlan. E di particolare
interesse in questo numero
sono anche le interviste a Jacques
Bousquet e a Massimo Borio. Per la
tecnologia segnaliamo un articolo
su web e mondo dell’auto, mentre
in tema di tendenze parliamo di
cilindrate e parliamo anche di colori,
senza dimenticare le novità
auto e le prove su strada.
Mauro Manzoni,
Direttore Responsabile di CarFleet
CarFleet ottobre 2009
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