Prima parteIntroduzioneIntroduzionePaesaggio del Sarca - paesaggio culturaleIl paesaggio è un ritratto.João Ferreira Nunes, paesaggista...un paesaggio che invecchia insieme al<strong>la</strong> sua popo<strong>la</strong>zione, o al contrarioche non deve invecchiare e deve sopportare le trasformazioni che l’economiae lo sviluppo portano con sé <strong>per</strong> trovare nuova forza al passaggio del tempo.Mosè Ricci, architettoPer secoli lo scorrere <strong>dell</strong>e acque del Sarca ha dato vita a lotte e alleanze tra uomoe <strong>fiume</strong>. Da una parte il Sarca ha dato forza a macchinari, ha portato acqua alle coltivazioni,ha favorito le attività produttive; dall’altra, con <strong>la</strong> forza <strong>dell</strong>e sue acque,ha invaso e danneggiato campi e abitazioni.Alleanze e lotte dipendevano e dipendono oggi dalle re<strong>la</strong>zioni tra uomo e <strong>fiume</strong>.Quanto più gli abitanti osservavano e imparavano a conoscere il “carattere” del<strong>fiume</strong>, a gestirne le piene, a non sprecare l’acqua nei <strong>per</strong>iodi di magra, tanto piùquesto diventava un alleato, una risorsa da condividere.Dove una risorsa ambientale <strong>per</strong>mea il territorio circostante, quando è condivisae gestita dalle comunità che vivono quel territorio, lì si può par<strong>la</strong>re di “paesaggioculturale”: un insieme di luoghi e di tradizioni di uso <strong>dell</strong>e risorse, evoluti insieme,in modo sostenibile.Al<strong>la</strong> base di questa sostenibilità, o durevolezza, ci sono due concetti fondamentali:l’auto-limitazione <strong>nel</strong>l’uso <strong>dell</strong>e risorse, <strong>la</strong> conoscenza approfondita <strong>dell</strong>e stesserisorse. Un esempio di auto-limitazione sono le antiche Regole con cui si governavail taglio dei boschi. Senza le Regole l’antica Comunità di Ledro o <strong>la</strong> MagnificaComunità di Fiemme, tra gli esempi più antichi, avrebbero probabilmente consumatoe <strong>per</strong>so <strong>la</strong> risorsa bosco già da molto tempo. Ma entrambe queste comunitàerano consapevoli del rischio, <strong>per</strong>ché conoscevano bene le proprie risorse e itempi di rigenerazione dei loro boschi.Da queste considerazioni nasce il senso del<strong>la</strong> mostra che intende essere un breve<strong>per</strong>corso di stimoli attorno al paesaggio e al territorio del Sarca. Si sarà raggiuntol’obiettivo se il visitatore-lettore prenderà spunto <strong>per</strong> riscoprire o approfondire <strong>la</strong>conoscenza del paesaggio culturale del Sarca. Solo <strong>la</strong> sua conoscenza, curiosa eattenta, <strong>per</strong>metterà una sua durevole esistenza.14
Prima parteIntroduzioneCultura locale: tra società e ambienteCosa significa “cultura locale”? Perché l’attributo “locale” implica un paesaggio eun ambiente?La cultura è un’insieme di regole, credenze, es<strong>per</strong>ienze condivise ed è trasversaleai diversi livelli del<strong>la</strong> nostra società. La condivisione di queste regole, credenze edes<strong>per</strong>ienze, definisce l’identità di una comunità locale. Tale identità sfuma manmano che al<strong>la</strong>rghiamo <strong>la</strong> finestra di osservazione con una <strong>per</strong>dita di alcuni aspetticondivisi. Così possiamo distinguere facilmente l’identità di un paese <strong>nel</strong> fondovalle, in alcuni casi l’identità di una valle, mentre l’identità di una regione è piùdifficilmente <strong>per</strong>cepibile e si basa su aspetti diversi. Come l’identità dipende daglielementi comuni e condivisi, così diversi elementi determinano <strong>la</strong> definizione didiverse identità.La cultura ha una matrice ambientale primaria e una matrice sociale secondaria: <strong>la</strong>matrice ambientale è il paesaggio, o l’ambiente <strong>nel</strong> significato più ampio, che ha<strong>per</strong>messo quelle es<strong>per</strong>ienze condivise dai suoi abitanti, che ha “suggerito” le lorocredenze, che ha giustificato <strong>la</strong> definizione di regole. La matrice sociale è l’insiemedi mo<strong>dell</strong>i sociali e <strong>dell</strong>e loro codifiche locali, o “localizzate”.Ogni processo culturale determina da una parte l’evoluzione del suo paesaggio,dall’altra reagisce e si adatta ad esso. Persino le espressioni più esteriori del<strong>la</strong> nostracultura contemporanea, come <strong>la</strong> moda, non possono fare a meno del contestoambientale. Così, si ha una moda <strong>per</strong> ogni stagione, una moda <strong>per</strong> ogni tipologiadi attività, una moda <strong>per</strong> ogni luogo: <strong>per</strong> il <strong>la</strong>voro in città o <strong>per</strong> il <strong>la</strong>voro inpaese, <strong>per</strong> il tempo libero in pianura o <strong>per</strong> il tempo libero in montagna.L’UNESCO ha riconosciuto certi paesaggi importanti come espressione del<strong>la</strong> culturadi un popolo e ne ha raccomandato <strong>la</strong> loro conservazione e valorizzazione.Questi “paesaggi culturali” o “paesaggi storici” rappresentano <strong>la</strong> testimonianza dipassati usi del territorio (o matrice ambientale) che <strong>per</strong> <strong>la</strong> loro storia di utilizzohanno mantenuto una loro identità. I paesaggi culturali sono quindi l’espressionedel<strong>la</strong> profonda conoscenza del sistema naturale che l’uomo ha avuto lungo <strong>la</strong>storia.La cultura <strong>per</strong>mea un territorio fino a definire l’informazione posseduta daun paesaggio; un paesaggio ci dice “qualcosa” al solo guardarlo, al solo entrarci,ovviamente, bisogna affinare lo sguardo e arricchire gli strumenti diosservazione.Più riferimenti e conoscenze sulle risorse di un paesaggio abbiamo e più riusciremoa interpretare e capire i segni <strong>dell</strong>’identità di quel paesaggio. Conoscendoi legami tra risorse territoriali e usi di quelle risorse potremo aspirare ad un lorosviluppo durevole.Quelle società che hanno in qualche modo ridotto <strong>la</strong> matrice ambientale trovanograndi difficoltà ad evolvere verso mo<strong>dell</strong>i sociali durevoli. Al contrario, l’autolimitazioneè tanto più efficace ed efficiente quanto più è elevato il grado culturale di15