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Quattro passi nel fiume - Agenzia provinciale per la protezione dell ...

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Fiume... funzioni e servizi gratuitiSuggerimento didattico 11 - Paesaggi e loro risorse, in evoluzioneObiettivoConoscere le risorse ambientali caratterizzanti il proprio territorio, intuire i processiche le sostengono. In altre parole, comprendere che il paesaggio è costituito daelementi e processi, fisici e antropici, connessi e interdipendenti e che l’intervento<strong>dell</strong>’uomo (e il non intervento) su uno solo di questi elementi si ri<strong>per</strong>cuote a catenasu tutti gli altri.MaterialiFotocopie di carta topografica <strong>dell</strong>’area di studio, carte tematiche re<strong>la</strong>tive al rischioidrogeologico, carte vegetazionali, carte faunistiche, (eventualmente) programmadi visualizzazione e analisi di mappe tematiche digitali (software GIS).SvolgimentoNel<strong>la</strong> prima fase si propone un brainstorming (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Brainstorming) sulle risorse ambientali del proprio territorio-paesaggio, sia quello<strong>per</strong>sonale (analogamente a quanto fatto <strong>nel</strong> suggerimento didattico “Mappa delmio paesaggio”) sia quello condiviso dal<strong>la</strong> comunità locale. Per esempio si puòrispondere a domande come: cosa vorremo conservare? O migliorare o trasformare?Cosa non esiste più e ci dispiace? Si può anche riflettere su quali risorse cercanoo trovano i visitatori di questo territorio, ad esempio i turisti (Perché arrivano?Cosa trovano?).Definite le risorse, <strong>per</strong> gruppi, si cerca di “mapparle”, cioè di localizzarle su unacarta geografica colorando a matita le re<strong>la</strong>tive aree, con colori diversi quante sonole risorse. Il risultato atteso è una o più mappe tematiche che possono anche riguardareuna so<strong>la</strong> risorsa <strong>per</strong> volta. Prima è bene definire una comune legendache associ colori e risorse in modo uniforme <strong>per</strong> tutti i gruppi.Nel<strong>la</strong> seconda fase si cerca di individuare i processi di cambiamento del paesaggio,sia in termini di cambiamento di uso del suolo (es. conversione <strong>dell</strong>e areecoltivate in area urbana) sia in termini di cambiamento di risorsa-processo (es.abbandono di un parco o abbandono <strong>dell</strong>o sfalcio di un prato e conseguentecrescita di arbusti). In questa fase sarebbe utile raccogliere osservazioni dirette,interpel<strong>la</strong>re diversi “attori” del proprio territorio (interviste ad agricoltori, forestali,architetti), e consultare diverse fonti di dati (comune, servizi e uffici provinciali,re<strong>la</strong>tivi siti internet). Se possibile localizzare i processi o gli effetti di essi, i cambiamentiin atto e recenti su altre carte topografiche.Nel<strong>la</strong> terza fase si cerca di analizzare le re<strong>la</strong>zioni qualitative tra i cambiamenti e lerisorse attuali, chiedendosi se i primi rinforzano le seconde, se costituiscano unaminaccia. Definite alcune re<strong>la</strong>zioni, si cerca di costruire una mappa concettualein cui si visualizzano catene di cause-effetti ed eventuali feed-back positivi o negativi.66

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