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Teologia fondamentale I

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conoscenza e il riconoscimento di Dio, nella sua potenza salvatrice e dominatrice, rivelata nella storia,unita alla fiducia in lui e nelle sue promesse e all'obbedienza ai suoi comandamenti e ai suoi disegni.Ciò si riflette pure nella parola culturale amen. Essa, da parte di Dio, indica che quanto proviene da luie dalla sua parola è sicuro, vero, da credersi, solido, e merita fiducia per indirizzare bene la vita.Da parte dell'uomo, indica l'impegno solenne, preciso, irrevocabile di fiducia, fede, fedeltà a Dio,rafforzato dalla ripetizione, solennizzato dal rinnovamento dell'alleanza (Ne 8,6,), reso sacro nell'iniziodel culto a Gerusalemme (1Cr 16,36), ufficializzato nel salterio (Sal 41,14; 72,19; 89,53; 106,48).Esprime, quindi, la responsabilità giurata (Nm 5,22) e la conferma pubblica, comunitaria, liturgica diosservare i comandamenti (Dt 27, 15-26) e praticare la giustizia (Ne 5,13) 21 .2.2. 'mn, sicurezza, fede, veritàAlcuni, sottolineano l'accostamento dei concetti di stabilità, sicurezza e verità. Secondo H.Wildberger, la radice 'mn indica stabile, sicuro nel senso di durata, ma soprattutto di saldezza e, insenso etico-religioso, come sicurezza e fedeltà (Is 22,23-25) 22 . Benché nella LXX non sia mai tradottocon verità, molti passi l'accostano ad essa, che si basa sulle idee di stabilità, sicurezza e fedeltà (Gen42,20; Re 8,26; 1Cr 17,23; 2Cr 1,9; 6,17) 23 . Nel chiarire questi termini, va ricordato che l'AnticoTestamento non enumera qualità di Dio, bensì suoi atteggiamenti verso il suo popolo, e ciò vale pureper la fedeltà. La fede, quindi, si fonda sulla conoscenza di Dio e della sua promessa: "chi crede nonverrà meno" (Is 28,16), pronunciata contro la teologia cultuale, che fondava la sicurezza nel tempio diGerusalemme. Per Dio, invece, essa si fonda nel diritto e la giustizia.I profeti non usarono molto il concetto di fede, che rischiava di divenire un facile surrogato dellavera dedizione a Jhwh e della pratica della giustizia. Perciò i profeti non annunciarono solo fiducia efede ma, obbedienza a Lui (Am 5,14; Os 10,12; Is 9,12; 31,1; Ger 10,21; 30,16; Sal 24,6; Am 6,1; Is32, 9-11; Ger 7,9). L'uso della parola esprime diverse tradizioni e segue i mutamenti verificatisi nellastoria religiosa d'Israele 24 . Quanto al termine 'amen, indica che ciò che si è asserito è certo, vero,valido e vincola chi lo pronuncia. Il suo uso più frequente è la risposta a una maledizione. L'amen delpopolo ha lo stesso valore di quello pronunciato da chi stipula l'alleanza 25 . Le varie articolazioni dellaradice e del vocabolo consentono di rilevare come significati fondamentali: stabilità, certezza, fedeltà,rettitudine, ufficio stabile.Sovente viene opposto al termine di ingenuo e allora si avvicina al senso di veracità. 26 Nei Proverbia volte esprime "chi dice il vero" (Pr 12,17). Soprattutto riferito alle cose, significa vero, senzaricorrere all'astratto "verità". Il fatto che l'ebraico non abbia un termine specifico per indicare la verità,non significa che non ne conosca il concetto, che è legato invece all'idea di attendibilità 27 .2.3. 'mn etimologia e uso linguisticoJepsen ritiene che l'etimologia di 'mn non dia il significato, per cui le preferisce l'accurato esamedell'uso linguistico, sia profano che teologico, nella Sacra Scrittura 28 . L'uso profano del participio e del21 NDTB, 536-537.22 H. Wilberger, "'mn Stabile, sicuro", DTAT, I, 155-183.23 DTAT, I, 160-161.24 DTAT, I, 168-170.25 DTAT, I, 171.26 GLAT, I, 675: veracità e attendibilità dell'annuncio profetico rimangono un problema. Criterio diveridicità è l'adempimento della promessa contenuta nel messaggio, cf. DTAT, I, 168.27 GLAT, I, 695: derivati dalla radice 'mn sono: stabilità, affidabilità, attendibilità, fare affidamentosu qualcuno, credere alla sua parola. Riferiti agli uomini includono dubbio e scetticismo. Riferiti a Dioindicano valore assoluto della sua opera e parola, perciò conducono al significato di verità stabile eincrollabile.28 A. Jepsen, 'aman, in GLAT, I, 625-636.15

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