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Teologia fondamentale I

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10. TEOLOGIA DELLA FEDE: TEMI E PROBLEMILa fede cristiana, per la sua essenziale importanza nella vita della Chiesa e dell'umanità, hasollevato sempre nuovi problemi teologici. Nel corso del tempo, alcuni di essi hanno visto diminuire laloro importanza, altri permanere e altri ancora aumentare. Ci soffermeremo, perciò, su alcuni, più utiliin se stessi o per le loro conseguenze sul dibattito teologico e sulla vita di fede dei singoli e dellacomunità.1. Rapporto fra ragione umana e fede soprannaturaleFra questi problemi rimane <strong>fondamentale</strong> quello dei rapporti fra fede cristiana e ragione umana. Viabbiamo già accennato alcune volte nei precedenti capitoli. Qui lo esaminiamo un po' più in dettaglio.Va intanto precisato che i problemi indicati come: due forme di conoscenza, due saperi, rapportoscienza e fede, non si possono considerare identici o equivalenti, poiché ma rappresentano le formediverse e specifiche assunte, di volta in volta, dal problema più generale del rapporto fra ragioneumana e fede soprannaturale. È nella modernità che esso ha assunto, sempre più, la forma di rapportofra credere, sapere e conoscere. La mentalità moderna, impregnata di razionalismo e scientismo,(ideologia moderna) accettò con estrema acriticità l'idea che credere fosse sinonimo di non sapere o,quanto meno, di sapere dimezzato, inattendibile, immotivato. Soggiacente a questo arbitrario giudiziodi valore era il pregiudizio illuministico, negativo, che solo la scienza fosse una conoscenza sicura,perché fondata su osservazioni, esperimenti e penetrazione intellettiva.La fede, invece, era vista come una rinuncia a vedere, un rifugiarsi nei contenuti invisibili,inaccessibili e inverificabili. Una volta posto il problema in questi termini, se ne cercò, di volta involta, la soluzione nell'ipotesi della doppia verità; nella soppressione di ogni ponte fra ragione, scienzae fede; nell'assolutizzazione della scienza a unica base del sapere. Ciò portò a respingere tutte leaffermazioni ritenute incompatibili con essa 1 . Le ultime due posizioni, solo recentemente identificate econfutate come parte dell'ideologia scientista, furono di fatto ritenute la soluzione definitiva. Leconseguenze negative di questi errori gravano a tutt'oggi sia sull'ambito della ragione che della fede.Se però guardiamo la storia del pesniero, dai tempi più remoti alle soglie della modernità, nel pensierocristiano non si riscontrano tracce di tale problema. Alle origini, nel Nuovo Testamento, Giovanni,l'autore più profondo per le sue riflessioni su Logos, conoscenza e verità, non presenta taleopposizione. Per lui, credere e conoscere sono una cosa sola. Tale situazione perdurò per tutta l'erapatristica, giungendo incontrastata fino al medioevo. Dalla fine del medioevo all'età moderna, nellacultura si svolse un processo di crescente alienazione e divisione. Il culto dell'assoluta autonomia esupremazia della ragione portò progressivamente a credere, che scienza e conoscenza si attuino, insenso stretto, solo nell'esperimento, la matematica, le scienze naturali 2 .Perciò, i dati delle scienze naturali, giudicati "certi e sicuri", furono contrapposti alle affermazionidella Rivelazione e della fede. Fino a tutto il secolo XIX e parte del XX, regnò indisturbato ildogmatismo scientista, per il quale scienze naturali e concezione tecnoscientifica del mondo potesserorisolvere tutti i problemi, mentre religioni e fede cristiana era solo vecchie ideologie in vestimitologiche.2. Fede e crisi del sapere scientificoSolo alla metà del secolo XX si ammise che la scienza, in ogni ambito, è ben lontana da unaconoscenza esaustiva, che non potrà mai conseguire. Infatti, oltre a essere limitata è pure parziale,provvisoria, sempre dimostrabile falsa (falsificabile) e mai definitivamente vera (verificabile,giustificabile). Inoltre, come disse suggestivamente Wittgenstein, quand'anche essa risolvesse tutti isuoi problemi, non avrebbe neppure sfiorato uno solo dei veri problemi umani 3 . Oggi, più1 H. Fries, "Fede e sapere scientifico", Sacramentum Mundi (SM), Brescia 1975, III, 758.2 Fries, "Fede e sapere scientifico", 759.3 Fries, "Fede e sapere scientifico", 760.

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