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Teologia fondamentale I

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3. Sinossi Comparata e Commento3.1. La Rivelazione in "Dei Filius" e "Dei Verbum"Presentiamo nelle due colonne gli aspetti e i contenuti nelle due costituzioni, riguardo allaRivelazione.Concilio Vaticano I, Sessione III (24 aprile 1870),Costituzione dogmatica sulla fede cattolica (DeiFilius)Introduzione {indicata sopra}Cap. I. Dio creatore di tutte le coseCap. II. La Rivelazione1. Dio, principio e fine di ogni cosa, può essereconosciuto con certezza con la luce naturale dellaragione umana a partire dalle cose create. Le sueinvisibili perfezioni, infatti, si fanno palesiall'intelletto fin dalla creazione del mondoattraverso le sue opere (Rm 1,20).2. È piaciuto alla sua sapienza e bontà rivelare sestesso e gli eterni decreti della sua volontà per altravia soprannaturale (Eb 1,1-2).{Dei Verbum accentua maggiormente l'aspettotrinitario, la partecipazione dell'uomo alla natura ecomunione con Dio e il dialogo di amicizia}3. Si deve a questa divina Rivelazione, se le veritàche per loro natura non sono inaccessibili allaragione umana nell'ordine divino, nella presentecondizione del genere umano, possono essereconosciute da tutti facilmente, con assoluta certezzae senza alcun errore.{Dei Filius, sottolinea gli aspetti di conoscenza, veritàaccessibilità alla ragione, Dei Verbum gli eventi, parole,storia e mistero}4. Non è per questo motivo che la Rivelazione,assolutamente parlando, è necessaria; ma perchéDio nella sua infinita bontà, ha ordinato l'uomo aun fine soprannaturale, a partecipare, cioè, ai benidivini che superano del tutto le possibilitàdell'umana intelligenza (1Cor 2,9)Concilio Vaticano II, sessione VIII (18 novembre1965), Costituzione dogmatica sulla divinaRivelazione (Dei Verbum)Proemio {indicato sopra }[1.]{Nella Dei Verbum il tema di Dio creatore non è trattato}Cap. I. La Rivelazione (Natura e oggetto) [2.]{Dei Filius, insiste molto su conoscenza, certezza eragione naturale, assai meno accentuate in Dei Verbum}1. Piacque a Dio nella sua bontà e sapienzarivelare se stesso e far conoscere il mistero dellasua volontà (Ef 1,9) mediante il quale gli uomini,per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, nelloSpirito santo hanno accesso al Padre e sono resipartecipi della divina natura (Ef 2,18; 2Pt 1,4).2. Con questa Rivelazione Dio invisibile (Col1,15; 1Tm 1,17) nel suo immenso amore parla agliuomini come ad amici (Es 33,11; Gv 15,14-15) es'intrattiene con essi (Bar 3,38) per invitarli eammetterli alla comunione con sé.3. Questa economia della Rivelazione avviene coneventi e parole intimamente connessi tra loro, inmodo che le opere, compiute da Dio nella storiadella salvezza, manifestano e rafforzano la dottrinae le realtà significate dalle parole, e le paroledichiarano le opere e chiariscono il mistero in essecontenuto.4. La profonda verità, poi, su Dio e sulla salvezzadegli uomini, per mezzo di questa Rivelazionerisplende a noi nel Cristo, il quale è insieme ilmediatore e la pienezza di tutta la Rivelazione (Mt11,27; Gv 1,14. 17; 14,6; 17,1-3; 2Cor 3,16; 4,6; Ef1,3-14).50

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