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Teologia fondamentale I

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che il suo amore, suscita la stessa libera risposta di amore nell'uomo 17 . Questa fede è legata allasperanza, oltre che all'amore, perché attende la salvezza come definitiva rivelazione di Dio, in Cristo(Rm 5,1-10; 8,19-24; Gal 5,5). Allora, l'eterna beatitudine divina colmerà il credente, come confermadel suo abbandono assoluto al mistero inesauribile della comunione trinitaria 18 . In questo modo, lafede conferma che la nostra trascendenza sul mondo, la sconfinata aspirazione del nostro spirito el'esigenza di sopravvivenza illimitata, non sono né proiezioni né illusioni, ma le espressioni piùautentiche del nostro essere spiriti finiti, incarnati e vere "immagini di Dio".6. Fede come impegno continuo di vitaLa trasformazione del mondo e il progresso dell'umanità, letti in questa prospettiva, perdono i loroconnotati ideologici e utopici, per collegarsi all'instaurazione del Regno come servizio d'amore per lasalvezza dell'uomo nel tempo e nell'eternità. Così intesa, la fede non aliena, ma invera le dimensionifondamentali dell'esistenza umana: fraternità, comunione e trasformazione del mondo, conferendo lorodefinitiva pienezza, illimitatezza spirituale e trascendenza. Dimostra pure come sia l'incredulità adalienare l'uomo dalla propria autenticità, perché fuggendo da Dio smarrisce le proprie dimensioni, piùvere, autentiche e profonde 19 . Questo, purtroppo, è sempre possibile nella nostra storia terrena. Perciòla fede cristiana deve sempre impegnarsi, nella vita di ogni giorno e nelle circostanze più diverse, consempre nuove scelte, decisioni e attuazioni. Senza tale quotidiana tensione rinnovatrice, vita e fedecristiana s'impoveriscono e decadono. Al contrario, quanti si considerano non credenti ma, nelprofondo, ispirano la proria vita e azione a un valore assoluto di cui, senza colpa, ignorano l'origine oil nome, come pure quanti sono sinceramente disposti a seguire la voce della propria coscienza,ancorano implicitamente il loro destino a un futuro assoluto oltre la morte 20 . Al riguardo, sono assaisignificative due importanti affermazioni del Concilio Vaticano II. La prima, in Lumen Gentium,riguarda la sorte dei non cristiani e dei non credenti in Dio. Per i non cristiani dice che:"Dio non è neppure lontano dagli altri che cercano il Dio ignoto nelle ombre e sotto leimmagini, poiché egli dà a tutti la vita e il respiro a ogni cosa (At 17,25-28), e come Salvatorevuole che tutti gli uomini si salvino (1Tm 2,4). Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelodi Cristo e la sua Chiesa, ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia sisforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza,possono conseguire la salvezza eterna".Riguardo ai non credenti in Dio soggiunge:"Né la divina provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancoraarrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina,di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dallaChiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo e come dato da Colui che illumina ogniuomo, affinché abbia finalmente la vita" 21 .Anche Gaudium et Spes nell'invito conclusivo al dialogo, ricorda: "coloro che hanno il culto di altivalori umani, benché non ne riconoscano ancora l'autore" 22 . Perciò, per tutte le forme di vita di fede:esplicita o implicita, impegnata o languente, gioiosa o sofferente e per ogni atto di fede, il Vangelo e laChiesa invitano alla preghiera <strong>fondamentale</strong>: Signore aiuta la mia incredulità (Mc 9,24). La fede deicristiani può vincere il mondo, solo riconoscendo la propria debolezza e la potenza del Signore e17 S. Th., I, q.19, a.5; Cont. Gent., I, 86-87; De Ver., q.6, a.2; Alfaro, Rivelazione, fede e teologia,110-111.18 L. Malevez, "Le Christ et la foi", in Nouvelle Révue de Théologie, 88 (1966) 1038-1040.19 Alfaro, Rivelazione, fede e teologia, 112.20 Alfaro, Rivelazione, fede e teologia, 114; Fries, La fede tra impegno e speranza, 45-47.21 Lumen Gentium, 16.22 Gaudium et Spes, 92.46

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