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Teologia fondamentale I

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Come si è visto, fu la fede dei poveri ad accogliere il primo annunzio della salvezza (Lc 1,46-55),in modo imperfetto in Zaccaria, esemplare in Maria, progressivo negli altri (Lc 1-2). Poiché la fede èin Gesù e nella sua parola, i vangeli mostrano che tutti potevano ascoltarne la parola e vederne lapersona e i gesti (segni). Tuttavia, ad ascoltare, credere e mettere in pratica furono, soprattutto e primadi tutti, i discepoli (Mt 11-13). La loro fede in Gesù: Tu sei il Cristo (Mt 16,16) unì i discepoli a Gesùe tra loro. Perciò, attorno a Gesù povero, si costituì una comunità di poveri (Mt 11,25-26) il cui legameera la fede in Lui e nella sua parola. E questa fede veniva da Dio (Mt 11,25; 16,16) 6 .I Vangeli, soprattutto i sinottici, raccontano i miracoli, perché tutti credano nella missione e nelpotere di Gesù di salvare l'uomo, liberandolo dal male. Gesù, però, non vuole solo guarire gli uominidai mali, ma renderli testimoni del suo operare salvifico. Egli è non solo colui che guarisce, ma anchecolui che, per missione divina, aiuta e salva. Di qui la sua richiesta di fede sconfinata, il suoinsegnamento sulla potenza della preghiera e sulla continua supplica e invocazione al Padre, comepresupposto della loro missione, per il servizio della parola e del Regno. Fede in Dio è essere aperti atutte le possibilità che Dio ci dà, è contare su di lui, che non si appaga mai di ciò che ci ha dato e hafatto per noi. Il contrasto tra piccoli e grandi (Lc 17,6; Mt 17,20) contrappone la pochezza dell'uomoalla grandezza delle promesse divine.Gesù chiama ognuno a decidersi per la fede (Lc 19,42). Ogni suo invito e affermazione chiedono:fede, fiducia, ascolto, accoglienza, conoscenza e decisione. Senza la quantità di aspetti già espressi neitermini ebraici dell'Antico Testamento, non si potrebbe capire la predicazione di Gesù sulla fede. Lafede in lui dev'essere il concreto orientamento, verso di lui, di tutti gli atti della nostra vita. Questa è lavera e totale adesione a Cristo, come Figlio di Dio incarnato, rivelatore, salvatore, mediatore. In lui, siaderisce alla sua Chiesa, suo popolo, suo mistico corpo e sacramento di salvezza per tutta l'umanità 7 . Ilmodello dell'adesione è Gesù, servo obbediente fino alla morte (Fil 2,7), che ha portato la fede alla suaperfezione, con la sua assoluta fiducia e obbedienza a Colui che poteva salvarlo dalla morte mediantela Resurrezione (Eb 5,7).3. Fede pasquale e fede della ChiesaI discepoli, ancora deboli nella fede e fiducia, che esclude ogni timore e preoccupazione, siscandalizzano agli annunci della sua passione, fuggono e lo abbandonano nella sua prova suprema (Mt26,41). La loro fede aveva bisogno di un passo decisivo per divenire la fede della Chiesa. Il passo fucompiuto quando, dopo le sue apparizioni e le loro molte esitazioni, credettero finalmente allaResurrezione di Gesù e, infine, quando furono investiti dall'alto, dalla potenza del suo Spirito Santo(Pentecoste). Allora divennero veri inviati (apostoli), testimoni (martiri) e lo proclamarono: Cristo,Signore, compimento e pienezza di tutte le promesse dell'Antico Testamento (At 2,35-36). Si sparseronel mondo a chiamare tutti alla fede, per essere salvati dal peccato e dalla morte (At 2,38; 10,43). Eranata la fede della Chiesa, fede nella sua Parola. D'ora in poi, credere vorrà dire accogliere lapredicazione dei testimoni: il Vangelo (At 15,7; 1Cor. 15,2) la parola (At 2,41; Rm 10,17; 1Pt. 2,8) econfessare che Gesù è il Signore (1Cor 12,3; Rm. 10,9; 1Gv 2,12).Il messaggio, accolto come tradizione (1Cor 15,1-9), si arricchisce e precisa nell'insegnamento chefa (1Tm 4,6; 2Tm 4,5): riconoscere che il Signore Gesù porta a compimento il disegno di Dio (At5,14; 13,27-37; 1Gv, 2,24); ricevere il battesimo, confessare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo (Mt28,19). Questa fede nella parola, fiducia e obbedienza, apre al credente e alla sua intelligenza, i tesoridi sapienza e scienza (conoscenza) che sono nel Cristo (Col 2,3). Allora partecipa alla liturgia dellachiesa, popolo di Dio e corpo mistico del Cristo (Christus totus) (At 2,41-46). Perciò la fede simanifesta nell'obbedienza al disegno divino, si esplica nella vita morale fedele alla legge di Cristo enella fedeltà fino alla morte, sull'esempio di Gesù. Essa è donata a tutti, in Dio (At 11,26; 16,14; 1Cor12,3) 8 .6 DTBD, 385.7 DCBNT, 631-632.8 DTBD, 386-387.20

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