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Scenari di sviluppo

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varie e imprevisti 2604) STIPENDI<strong>di</strong>rezione, amm/ne,sorveglianza 4% PLV 4,1 1,95 6285) TRIBUTI(R.A.+R.D xIRPEF) aliquota 75 91 0,1 17contributi già calcolati neisalari 14490,16)INTERESSEsul capitale <strong>di</strong> anticipazione 11280 0,02 6 do<strong>di</strong>c. 112,8sugli attrezzi 2 terzi 1550 0,02 20,67) BENEFICIO FONDIARIO1,5%valorefon<strong>di</strong>ario 30000 0,015 450TOTALE € 15.073,5La produzione ottenibile da <strong>di</strong>sciplinare è pari a 80 q ad ha, i costi <strong>di</strong> produzione dell’uvarisultano 1,88 €/kg, <strong>di</strong> fatto si verifica sul territorio una produzione ad ettaro leggermenteinferiore e realisticamente quantificabile in 60 – 70 q/ha. Come anticipato però i vignetisoffrono <strong>di</strong> quel fattore <strong>di</strong> criticità in<strong>di</strong>cato come reimpianto del vigneto; vieneconsiderata la piena produzione in riferimento a vigneti <strong>di</strong> nuovo impianto realizzati conmateriale vegetale selezionato.La sostenibilità della coltivazione della vite in queste con<strong>di</strong>zioni, è pertanto legata ad unared<strong>di</strong>tività superiore al costo <strong>di</strong> produzione; è una situazione che fattivamente solo inalcuni casi oggi si verifica con la ven<strong>di</strong>ta dell’uva. La prospettata chiusura della filiera convinificazione ed imbottigliamento può essere una ipotesi <strong>di</strong> maggior remunerazione dellavoro del coltivatore, purché il prodotto ottenuto sia <strong>di</strong> elevata qualità.Si ritiene che per raggiungere tali obiettivi sia necessario <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> strutture e<strong>di</strong>nfrastrutture <strong>di</strong> trasformazione moderne ed innovative, al punto che tale soluzione non ècerto attuabile dai piccoli produttori anche se riuniti in consorzi o cooperative.Esiste tuttavia una formula in grado <strong>di</strong> superare questa <strong>di</strong>fficoltà strutturale: la vinificazioneeseguita in conto terzi da cantine già esistenti e attive sul territorio.Queste strutture sono <strong>di</strong>sponibili ad effettuare la vinificazione applicando un costo <strong>di</strong>trasformazione e riconsegnando al proprietario delle uve la bottiglia finita. In questo casoil produttore deve preoccuparsi esclusivamente della commercializzazione, magariutilizzando la specificità dei propri fabbricati rurali.Sarebbe significativo in questo specifico momento <strong>di</strong> congiuntura tra produzione e valoredelle uve, costo <strong>di</strong> trasformazione e investimenti in cantina, richiesta <strong>di</strong> qualità da partedel consumatore, l’acquisizione <strong>di</strong> un assunto fondamentale: è necessario che il“vigneron” attivo nelle zone DOC e DOCG non utilizzi energie finanziarie per allestirecantine <strong>di</strong> trasformazione, ma deve preoccuparsi <strong>di</strong> investire in luoghi <strong>di</strong> valorizzazione delprodotto, immagine e commercializzazione.Entrando nel dettaglio dell’ipotesi della chiusura della filiera, <strong>di</strong> seguito si riportano i costi<strong>di</strong> produzione sino all’ottenimento della bottiglia.10

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