Da documenti storici tramandati si desume il legame della Chiavennasca con il territorio:“… obligati sint fundum suprascriptum vineatum re<strong>di</strong>mere et plantatum vitibus vulgarisermone appellatis Chiuinasche exceptibus vitibus numero vigenti cuiuslibet alteriusgeneris uvarum arbitrio <strong>di</strong>ctorum emphitheoatarum reservato tamem genere uvarumvulgo nominatarum Bottazzere ” … “ Fundum pre<strong>di</strong>ctum laborent seu aptent ut <strong>di</strong>citur, adopoli, … et laboris necessarijs teneant …vites suis debitis temporibus, ut <strong>di</strong>citur sbrattardelle foglie, ut uvae maturare possint …et fundum mantenere bene plantatum,munitumque palis castaneis …” vale a <strong>di</strong>re [ “… vigna concessa a livello a regimeoppolivo piantando viti dette in <strong>di</strong>aletto locale “Ciuvinasca,” salvo venti piante <strong>di</strong> altrogenere a <strong>di</strong>screzione dell’investito, con esclusione comunque della varietà detta“Bottagera” e con varie altre prescrizioni, tra le quali quelle <strong>di</strong> operare la sfogliatura,affinché le uve possano maturare, e <strong>di</strong> munirle <strong>di</strong> pali <strong>di</strong> castagno”].Da un altro documento <strong>di</strong> locazione dell’epoca si riba<strong>di</strong>sce il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> tenere nel fondouve <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong>versa dalla Chiavennasca, Pignola o Rossola.La comparsa in Valtellina della “Crittogama” (Oi<strong>di</strong>um Tuckeri), il perdurare della virulenzanel decennio 1849-1859 e la successiva comparsa della Fillossera (Philloxera vastatrix) nel1906, parassiti della vite fino all’epoca sconosciuti, causarono la <strong>di</strong>struzione quasi totaledei vigneti e delle viti.Nella ricostruzione dei vigneti il vitigno Chiavennasca è stato prescelto,meravigliosamente preferito dai viticoltori locali, sulla base dell’esperienza acquisita, tra lenumerose varietà <strong>di</strong> antica coltivazione e non c’è stata la sua sostituzione con altrevarietà provenienti da fuori provincia.2.2 Descrizione contemporaneaLa Valtellina è una valle alpina situata all’estremo nord della Regione Lombar<strong>di</strong>a, siidentifica con la Provincia <strong>di</strong> Sondrio e corrisponde al bacino imbrifero dell’alto corso delfiume Adda. Geograficamente si presenta come una lunga ed ampia valle longitu<strong>di</strong>naleche si apre da est ad ovest, posizionata al centro delle Alpi.E’ delimitata da due catene alpine che corrono parallelamente: le alpi Orobie a sud, lealpi Retiche, confinali con la Confederazione Elvetica, a nord, che si uniscono ad est,mentre ad ovest si aprono sull’alto lago <strong>di</strong> Como. Il capoluogo è Sondrio le cui coor<strong>di</strong>nategeografiche sono 46°10' <strong>di</strong> latitu<strong>di</strong>ne nord e 9°54' <strong>di</strong> longitu<strong>di</strong>ne est <strong>di</strong> Greenwich.Per inquadrare il settore <strong>di</strong> riferimento riportiamo i seguenti dati relativi alla situazionevitivinicola in provincia <strong>di</strong> Sondrio.• Superficie coltivata a vite in Provincia <strong>di</strong> Sondrio (anni 1970 – 2001)Anno 1970 * 1982 * 1990 * 2001 **Superficie ha 2.781,41 2.298 1.771,85 1.020** / ***1.200* fonte: censimento agricoltura** fonte: catasto viticolo*** Superficie stimata calcolando gli ettari non denunciati al catasto vigneti• Numero <strong>di</strong> aziende agricole attive nella produzione <strong>di</strong> uva (anni 1970 – 2001)Anno 1970 * 1982 * 1990 * 2001 **Aziende n° 12.537 9.817 7.329 3.040*** fonte: censimento agricoltura** fonte: catasto viticolo• Superficie me<strong>di</strong>a aziendaleLa superficie me<strong>di</strong>a aziendale viene ricavata per stima ed è valutata attorno ai 2.800 mq.5
• Produzione totale <strong>di</strong> uva in Provincia <strong>di</strong> Sondrio (anno 2002)La produzione <strong>di</strong> uva totale proviene da un’analisi <strong>di</strong> stima generale e comprende anchele quote relative all’autoconsumo.Calcolo: 1200 ha <strong>di</strong> superficie coltivata a cui è possibile attribuire una produzione me<strong>di</strong>a<strong>di</strong> 85ql/haProduzione stimata q102.000Numero <strong>di</strong> cantine <strong>di</strong> trasformazione: 21Numero <strong>di</strong> cantine <strong>di</strong> trasformazione che acquistano uve dai conferenti: 12Età me<strong>di</strong>a dei vigneti: In considerazione della <strong>di</strong>setaneità dei vigneti valtellinesi, siattribuisce un’età me<strong>di</strong>a degli impianti alta e stimabile oltre i sessant’anni.• Costo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> produzione delle uve (dettaglio <strong>di</strong> calcolo in tabella)Costo dell'uva calcolato al KgCosto ad ha Produzione kg/ha €/kgCon rese <strong>di</strong> rese <strong>di</strong> 80 q/ha 15.401,83 8.000 1,93Con rese <strong>di</strong> rese <strong>di</strong> 100 q/ha 15.401,83 10.000 1,54• Bottiglie prodotte (anni 1998 – 2000 – 2001 potenziali)1998 1999 2000 2001* 2002*Bottiglie Valtellina 1.750.000 1.760.000 1.800.000 2.184.878 2.070.000Superiore DOCGBottiglie Valtellina 900.000 750.000 650.000 393.429 830.000DOCBottiglie <strong>di</strong> Sforzato 210.000 235.000 290.000 530.000 380.000Bottiglie <strong>di</strong> IGT - - - 224.267 -dati Consorzio Tutela Vini <strong>di</strong> Valtellina* bottiglie potenziali• Anno 2000 percentuale <strong>di</strong> uva prodotta dalle cantine e conferita dai privatiAnnata 2000Q% produzioneda parte delle cantine% consegnatadai privati43.000 32 68Un quadro generale sulle coltivazioni tra<strong>di</strong>zionali registra la presenza, come per tutte lezone prealpine <strong>di</strong>:• Viticoltura - enologia• Arboricoltura da frutto• Foraggicoltura e cerealicoltura• Zootecnia da latte e da carneDovendo fotografare lo stato evolutivo dei settori, sebbene non si possa parlare <strong>di</strong>trasformazione vera e propria degli in<strong>di</strong>rizzi produttivi, all’interno <strong>di</strong> questi si evidenzia uncambiamento dell’assetto generale: i nuovi agricoltori, affrontano le strategie aziendaliragionando in termini <strong>di</strong> filiera e pensano da subito ad una valorizzazione del prodotto<strong>di</strong>rettamente in azienda e con tutti i possibili valori aggiunti del caso.Nella filiera vite vino le aziende si stanno orientando verso le produzioni <strong>di</strong> qualità e lepiccole tirature, <strong>di</strong> conseguenza l’imbottigliamento dei vini e la valorizzazione in bottigliadel prodotto è un passaggio a cui molti impren<strong>di</strong>tori vitivinicoli si affacciano. In frutticolturasi pensano a nuove coltivazioni come ad esempio i piccoli frutti o le produzioni biologicheda vendere in azienda o nei luoghi turistici; molti valorizzano il patrimonio aziendaleattraverso l’agriturismo o il turismo rurale.6
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Schema 1: Reticolo storico di gover
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anzi, studiare e avanzare qualche c
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Ancora oggi, nelle zone coltivate,
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La quantità di energia elettrica p
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elazione descrittiva, corredata da
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BIBLIOGRAFIA37° Rapporto Censis, 2