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Scenari di sviluppo

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Questi due esempi esprimono la presenza nella zona <strong>di</strong> risorse culturali <strong>di</strong> tipo molto<strong>di</strong>fferente. Il Santuario della Sassella, come il Masso <strong>di</strong> Triangia, potrebbero esserevalorizzati all’interno <strong>di</strong> un percorso culturale o attraverso <strong>di</strong>verse modalità inrelazione al target che si vuole raggiungere.In ogni caso, come si <strong>di</strong>ceva all’inizio, non è questa la sede per una ricognizione deivalori culturali dell’area che sicuramente va affrontata attraverso il coinvolgimentodegli abitanti.I passi da seguire, infatti, sembrano prevedere innanzitutto una ricercaapprofon<strong>di</strong>ta sull’identità e la storia del luogo, seguita da una ricerca sul patrimonioculturale che testimonia questa storia. Una volta effettuata tale ricognizione, saràimportante fare emergere le eccezionalità dell’area, vale a <strong>di</strong>re le risorse chepossono destare curiosità nel visitatore e che siano in qualche modo “uniche” equin<strong>di</strong> interessanti da conoscere.E’ a partire dagli elementi <strong>di</strong> eccezionalità, i veri punti <strong>di</strong> forza dell’area, che si puòcostruire un’offerta turistica articolata su un percorso o secondo un <strong>di</strong>fferentemodello <strong>di</strong> fruizione. In questa fase è possibile (e forse opportuno) ricorrere alsupporto <strong>di</strong> professionisti che, non solo svolgano un’attività <strong>di</strong> guida allaprogettazione, ma contribuiscano alla formazione degli operatori.La ricerca storico-culturale quin<strong>di</strong>, in quest’ottica esce dal puro esercizio scientificoper <strong>di</strong>venire uno strumento dello <strong>sviluppo</strong> economico dell’area. L’approccio deveessere molto <strong>di</strong>fferente da quello dello stu<strong>di</strong>oso, perché lo sfruttamento dellacultura a fini turistici chiede a volte <strong>di</strong> scendere a compromessi con il visitatore e aricamare intorno alla risorsa storie e leggende che, pur partendo da una basestorica, spesso necessitano <strong>di</strong> essere ampliate per poter maggiormente attirare lacuriosità del visitatore.3. Linee guida per la progettazioneQuanto detto per il settore culturale può essere ripreso in un’ottica più allargata pertutte le tematiche illustrate in questo paragrafo come possibili basi per lacostruzione <strong>di</strong> percorsi. Infatti l’approccio metodologico è simile anche se ciascunatematica presenterà poi delle specificità <strong>di</strong>fferenti.In seguito si cercherà <strong>di</strong> esplicitare uno schema logico dei passi da compiere per laprogettazione degli itinerari turistici:1) Stu<strong>di</strong>o delle tra<strong>di</strong>zioni e della storia dell’areaCome si è già detto per quanto riguarda le risorse culturali, prima <strong>di</strong>promuovere il proprio territorio presso potenziali visitatori, è necessarioconoscerlo.Lo stu<strong>di</strong>o del territorio deve essere condotto secondo modalità <strong>di</strong>fferentianche in relazione al tema indagato: per alcuni argomenti è inevitabilel’ausilio <strong>di</strong> professionisti esperti del settore. In ogni caso risulta fondamentalecoinvolgere gli abitanti perché solo chi vive nella zona tutti i giorni è in grado<strong>di</strong> farne emergere le specificità. Il coinvolgimento della popolazione apparequin<strong>di</strong> fondamentale in primo luogo perché i residenti sono tra i miglioriconoscitori del territorio e delle sue tra<strong>di</strong>zioni e in secondo luogo perché illoro intervento risulta necessario ai fini della manutenzione del territorio taleda consentirne la “leggibilità”, quin<strong>di</strong> la fruizione turistica.57

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