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Scenari di sviluppo

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protetta Dop e Igp, si colloca al secondo posto tra iPaesi dell’Ue, preceduta dalla Francia con 132prodotti e seguita dal Portogallo con 83 prodotti.Le aziende biologiche - Le aziende biologiche nel 2001 sono 63.156;- dal 1993 le aziende italiane che aderiscono alsistema <strong>di</strong> certificazione biologica sono più chedecuplicate, con un incremento <strong>di</strong> quasi 59.000unità;- la superficie agricola utilizzata (Sau) per le colturebiologiche, <strong>di</strong> soli 70.674 ettari <strong>di</strong> estensione nel 1993,ha superato il milione <strong>di</strong> ettari nel 2001.Il turismo nei borghi - Nel 2003 il 58,2% degli italiani ha frequentato unborgo antico;- il 52% degli italiani valuta positivamente la possibilità<strong>di</strong> acquistare una casa <strong>di</strong> vacanza in un e<strong>di</strong>ficiostorico per il fascino <strong>di</strong> "abitare la storia".Una possibile spiegazione <strong>di</strong> questa voglia <strong>di</strong> tipicità si trova probabilmente in unatendenza a reagire a quei processi <strong>di</strong> globalizzazione che hanno progressivamentesganciato i prodotti dai contesti <strong>di</strong> lavorazione. Infatti nel sempre maggioreinteresse verso gli agriturismi e le produzioni alimentari tipiche è evidente la ricerca<strong>di</strong> interazione tra consumatore e produttore. Il cliente viene spesso coinvolto, inchiave turistica, negli aspetti produttivi.Questo tipo <strong>di</strong> consumatore è un acquirente consapevole e in genere presentauna buona conoscenza riguardo a preparazioni, processi <strong>di</strong> lavorazione equant’altro. L’attenzione degli operatori <strong>di</strong> questi comparti quin<strong>di</strong> non è rivoltaunicamente al contenimento dei costi produttivi, ma soprattutto alla qualità e allatipicità del prodotto, che, grazie a queste caratteristiche, riesce spesso ad essereofferto sul mercato ad un prezzo che consente una buona remunerazione.Ecco allora che il mercato, iniziando a premiare tutti quei soggetti che fino aqualche anno fa presi<strong>di</strong>avano una nicchia, offre spazi interessanti per tutte quellearee produttive che, grazie alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> particolari risorse materiali o culturali,riescono ad imporsi all’attenzione.Inoltre, questi settori trovano oggi ampio sostegno nelle politiche comunitarie,nazionali e regionali, nella rinnovata filosofia che informa i programmi <strong>di</strong> <strong>sviluppo</strong>rurale, nei meccanismi premiali e contemporaneamente <strong>di</strong> garanzia rappresentatidai marchi comunitari a tutela delle produzioni tipiche, negli stessi incentiviall’attività agrituristica come elemento integrativo del red<strong>di</strong>to agricolo.I succitati comparti (agrituristimi e produzioni alimentari tipiche) sembrano essere ipiù interessanti per un possibile <strong>sviluppo</strong> turistico della zona in esame, perciò inseguito sono riportati alcuni dati (a livello nazionale) che scendono ad un grado <strong>di</strong>dettaglio maggiore rispetto ai precedenti.Le cifre dell’agriturismo (v.a. e val. %), 1985-20021985 2001 2002(1) Var. %1985-2002Var.%2002-2001Aziende agrituristiche 6.000 10.662 11.525 92,1 8,1Posti letto 55.000 110.000 119.000 116,4 8,2Arrivi 550.000 2.050.000 2.030.000 269,1 -1,0Di cui stranieri (val. %) 10 25 25 150,0 0,036

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