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SACRAMENTUM CARITATIS BENEDETTO XVI - Figlie della Chiesa

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come compito proprio quello di implorare dal Signore il dono<strong>della</strong> pace e dell'unità per se stessa e per l'intera famiglia umana.La pace è certamente un anelito insopprimibile, presente nel cuoredi ciascuno. La <strong>Chiesa</strong> si fa voce <strong>della</strong> domanda di pace e diriconciliazione che sale dall'animo di ogni persona di buonavolontà, rivolgendola a Colui che « è la nostra pace » (Ef 2,14) eche può rappacificare popoli e persone, anche dove falliscono itentativi umani. Da tutto ciò si comprende l'intensità con cuispesso il rito <strong>della</strong> pace è sentito nella Celebrazione liturgica. Aquesto proposito, tuttavia, durante il Sinodo dei Vescovi è statarilevata l'opportunità di moderare questo gesto, che può assumereespressioni eccessive, suscitando qualche confusionenell'assemblea proprio prima <strong>della</strong> Comunione. È bene ricordarecome non tolga nulla all'alto valore del gesto la sobrietànecessaria a mantenere un clima adatto alla celebrazione, peresempio facendo in modo di limitare lo scambio <strong>della</strong> pace a chista più vicino.(150)Distribuzione e ricezione dell'Eucaristia50. Un altro momento <strong>della</strong> celebrazione a cui è necessarioaccennare è la distribuzione e la ricezione <strong>della</strong> santa Comunione.Chiedo a tutti, in particolare ai ministri ordinati e a coloro che,adeguatamente preparati, in caso di reale necessità, vengonoautorizzati al ministero <strong>della</strong> distribuzione dell'Eucaristia, di fareil possibile perché il gesto nella sua semplicità corrisponda al suovalore di incontro personale con il Signore Gesù nel Sacramento.Per quanto riguarda le prescrizioni per la corretta prassi rimandoai documenti recentemente emanati.(151) Tutte le comunitàcristiane si attengano fedelmente alle norme vigenti, vedendo inesse l'espressione <strong>della</strong> fede e dell'amore che tutti dobbiamo averenei confronti di questo sublime Sacramento. Inoltre, non vengatrascurato il tempo prezioso del ringraziamento dopo laComunione: oltre all'esecuzione di un canto opportuno, assai utilepuò essere anche il rimanere raccolti in silenzio.(152)42senso le sfida (217). Occorre riconoscere il carattere interculturaledi questo nuovo culto, di questa logiké latreía. La presenza diGesù Cristo e l'effusione dello Spirito Santo sono eventi chepossono stabilmente confrontarsi con ogni realtà culturale, perfermentarla evangelicamente. Ciò comporta conseguentementel'impegno di promuovere con convinzione l'evangelizzazionedelle culture, nella consapevolezza che Cristo stesso è la verità diogni uomo e di tutta la storia umana. L'Eucaristia diviene criteriodi valorizzazione di tutto ciò che il cristiano incontra nelle varieespressioni culturali. In questo importante processo possiamosentire quanto mai significative le parole di san Paolo che invitanella sua Prima Lettera ai Tessalonicesi a « esaminare ogni cosae a tenere ciò che è buono » (cfr 5,21).Eucaristia e fedeli laici79. In Cristo, Capo <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> suo Corpo, tutti i cristianiformano « la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, ilpopolo che Dio si è acquistato perché proclami le operemeravigliose di Lui » (1 Pt 2,9). L'Eucaristia, come mistero davivere, si offre a ciascuno di noi nella condizione in cui egli sitrova, facendo diventare la sua situazione esistenziale luogo in cuivivere quotidianamente la novità cristiana. Se il Sacrificioeucaristico alimenta ed accresce in noi quanto ci è già dato nelBattesimo per il quale tutti siamo chiamati alla santità (218),allora questo deve emergere e mostrarsi proprio nelle situazioni ostati di vita in cui ogni cristiano si trova. Si diviene giorno pergiorno culto gradito a Dio vivendo la propria vita comevocazione. A partire dalla convocazione liturgica, è lo stessosacramento dell'Eucaristia ad impegnarci nella realtà quotidianaperché tutto sia fatto a gloria di Dio.E poiché il mondo è « il campo » (Mt 13,38) in cui Dio pone isuoi figli come buon seme, i cristiani laici, in forza del Battesimoe <strong>della</strong> Cresima, e corroborati dall'Eucaristia, sono chiamati avivere la novità radicale portata da Cristo proprio all'interno delle67

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