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SACRAMENTUM CARITATIS BENEDETTO XVI - Figlie della Chiesa

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2,8), si è compiuta la nuova ed eterna alleanza. La libertà di Dio ela libertà dell'uomo si sono definitivamente incontrate nella suacarne crocifissa in un patto indissolubile, valido per sempre.Anche il peccato dell'uomo è stato espiato una volta per tutte dalFiglio di Dio (cfr Eb 7,27; 1 Gv 2,2; 4,10). Come ho già avutomodo di affermare, « nella sua morte in croce si compie quelvolgersi di Dio contro se stesso nel quale Egli si dona per rialzarel'uomo e salvarlo – amore, questo, nella sua forma più radicale».(18) Nel Mistero pasquale si è realizzata davvero la nostraliberazione dal male e dalla morte. Nell'istituzione dell'EucaristiaGesù stesso aveva parlato <strong>della</strong> « nuova ed eterna alleanza »,stipulata nel suo sangue versato (cfr Mt 26,28; Mc 14,24; Lc22,20). Questo scopo ultimo <strong>della</strong> sua missione era già benevidente all'inizio <strong>della</strong> sua vita pubblica. Infatti, quando sullerive del Giordano, Giovanni il Battista vede Gesù venire verso dilui, esclama: « Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie ilpeccato del mondo » (Gv 1,29). È significativo che la stessaespressione ricorra, ogni volta che celebriamo la santa Messa,nell'invito del sacerdote ad accostarsi all'altare: « Beati gli invitatialla cena del Signore, ecco l'agnello di Dio che toglie i peccati delmondo ». Gesù è il vero agnello pasquale che ha offertospontaneamente se stesso in sacrificio per noi, realizzando così lanuova ed eterna alleanza. L'Eucaristia contiene in sé questaradicale novità, che si ripropone a noi in ogni celebrazione.(19)L'istituzione dell'Eucaristia10. In tal modo siamo portati a riflettere sull'istituzionedell'Eucaristia nell'Ultima Cena. Ciò accadde nel contesto di unacena rituale che costituiva il memoriale dell'avvenimentofondante del popolo di Israele: la liberazione dalla schiavitùdell'Egitto. Questa cena rituale, legata all'immolazione degliagnelli (cfr Es 12,1-28.43-51), era memoria del passato ma, nellostesso tempo, anche memoria profetica, ossia annuncio di unaliberazione futura. Infatti, il popolo aveva sperimentato che quellaliberazione non era stata definitiva, poiché la sua storia era ancora8(210) Opportunamente nota al riguardo il Compendio <strong>della</strong> dottrinasociale <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>, 258: « All'uomo, legato alla necessità del lavoro, ilriposo apre la prospettiva di una libertà più piena, quella del sabatoeterno (cfr Eb 4,9-10). Il riposo consente agli uomini di ricordare e dirivivere le opere di Dio, dalla Creazione alla Redenzione, diriconoscersi essi stessi come opera sua (cfr Ef 2,10), di rendere grazie<strong>della</strong> propria vita e <strong>della</strong> propria sussistenza a Lui, che ne è l'autore ».(211) Cfr Propositio 10.(212) Cfr ibidem.(213) Cfr Benedetto <strong>XVI</strong>, Discorso ai Vescovi <strong>della</strong> Conferenzaepiscopale del Canada – Quebec in visita ad limina Apostolorum (11maggio 2006): L'Osservatore Romano, 12 maggio 2006, p. 5.(214) N. 10: AAS 71 (1979), 414-415.(215) Benedetto <strong>XVI</strong>, Udienza generale del 29 marzo 2006:L'Osservatore Romano, 30 marzo 2006, p. 4.(216) Propositio 39.(217) Cfr Relatio post disceptationem, 30: L'Osservatore Romano, 14ottobre 2005, p. 6.(218) Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla <strong>Chiesa</strong> Lumengentium, 39-42.(219) Cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Christifideles laici(30 dicembre 1988), 14.16: AAS 81 (1989) , 409-413; 416-418.(220)Cfr Propositio 39.(221) Cfr ibidem.(222) Pontificale Romano. Ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri edei Diaconi, Rito dell'ordinazione del presbitero, n. 150.101

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