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SACRAMENTUM CARITATIS BENEDETTO XVI - Figlie della Chiesa

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queste scelte, è necessario precisare che esse devono esserearmonizzate con l'insieme <strong>della</strong> proposta pastorale <strong>della</strong> Diocesi.Infatti, tali esperienze perderebbero il loro carattere pedagogico,se fossero sentite in antagonismo o in parallelo rispetto alla vita<strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> particolare. A tale proposito, il Sinodo haevidenziato alcuni criteri ai quali attenersi: i piccoli gruppidevono servire a unificare la comunità, non a frammentarla; ciòdeve trovare convalida nella prassi concreta; questi gruppi devonofavorire la partecipazione fruttuosa dell'intera assemblea epreservare, per quanto possibile, l'unità <strong>della</strong> vita liturgica dellesingole famiglie.(185)La celebrazione interiormente partecipataCatechesi mistagogica64. La grande tradizione liturgica <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> ci insegna che, peruna fruttuosa partecipazione, è necessario impegnarsi acorrispondere personalmente al mistero che viene celebrato,mediante l'offerta a Dio <strong>della</strong> propria vita, in unità con il sacrificiodi Cristo per la salvezza del mondo intero. Per questo motivo, ilSinodo dei Vescovi ha raccomandato di curare nei fedeli l'intimaconcordanza delle disposizioni interiori con i gesti e le parole. Sequesta mancasse, le nostre celebrazioni, per quanto animate,rischierebbero la deriva del ritualismo. Pertanto occorrepromuovere un'educazione alla fede eucaristica che disponga ifedeli a vivere personalmente quanto viene celebrato. Di fronteall'importanza essenziale di questa participatio personale econsapevole, quali possono essere gli strumenti formativiadeguati? I Padri sinodali all'unanimità hanno indicato, alriguardo, la strada di una catechesi a carattere mistagogico, cheporti i fedeli a addentrarsi sempre meglio nei misteri che vengonocelebrati.(186) In particolare, per la relazione tra ars celebrandi eactuosa participatio si deve innanzitutto affermare che « lamigliore catechesi sull'Eucaristia è la stessa Eucaristia bencelebrata ».(187) Per natura sua, infatti, la liturgia ha una sua52Forme di devozione eucaristica68. Il rapporto personale che il singolo fedele instaura con Gesù,presente nell'Eucaristia, lo rimanda sempre all'insieme <strong>della</strong>comunione ecclesiale, alimentando in lui la consapevolezza <strong>della</strong>sua appartenenza al Corpo di Cristo. Per questo, oltre ad invitare isingoli fedeli a trovare personalmente del tempo da trascorrere inpreghiera davanti al Sacramento dell'altare, ritengo doverososollecitare le stesse parrocchie e gli altri gruppi ecclesiali apromuovere momenti di adorazione comunitaria. Ovviamente,conservano tutto il loro valore le già esistenti forme di devozioneeucaristica. Penso, ad esempio, alle processioni eucaristiche,soprattutto alla tradizionale processione nella solennità delCorpus Domini, alla pia pratica delle Quarant'ore, ai Congressieucaristici locali, nazionali e internazionali, e alle altre iniziativeanaloghe. Opportunamente aggiornate e adattate alle circostanzediverse, tali forme di devozione meritano di essere anche oggicoltivate.(195)Il luogo del tabernacolo nella chiesa69. In relazione all'importanza <strong>della</strong> custodia eucaristica edell'adorazione e riverenza nei confronti del sacramento delSacrificio di Cristo, il Sinodo dei Vescovi si è interrogatoriguardo all'adeguata collocazione del tabernacolo all'interno dellenostre chiese.(196) La sua corretta posizione, infatti, aiuta ariconoscere la presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento.È necessario pertanto che il luogo in cui vengono conservate lespecie eucaristiche sia facilmente individuabile, grazie anche allalampada perenne, da chiunque entri in chiesa. A tale fine, occorretenere conto <strong>della</strong> disposizione architettonica dell'edificio sacro:nelle chiese in cui non esiste la cappella del SantissimoSacramento e permane l'altare maggiore con il tabernacolo, èopportuno continuare ad avvalersi di tale struttura per laconservazione ed adorazione dell'Eucaristia, evitando dicollocarvi innanzi la sede del celebrante. Nelle nuove chiese è57

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