Tecnologie Alimentari 6 Settembre 2017

trend
La generazione
compresa tra i 15
e i 35 anni sta
influenzando le
strategie dell’industria
alimentare,
attraverso la scelta
di un’alimentazione
attenta, sostenibile
e spesso slegata
dal tradizionale
consumo a tavola.
SANO, DI QUALITÀ E ON THE ROAD:
ECCO IL CIBO DEI MILLENNIAL
di
Explorer
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.6 2017
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Millennial si riferisce al gruppo demografico (denominata
anche Generazione Y) nato verso la fine del secolo
scorso e formato quindi da quegli utenti che attualmente
si trovano nella fascia d’età 15-35 anni.
Corrisponde a circa il 15% in Usa e al 24% in Europa
(fonte: GfK Eurisko). In riferimento all’alimentazione,
sono aggiornati e attenti alla qualità e in generale cercano
clean label. Ricercano e selezionano il cibo e tendono
a offrirlo reciprocamente (fonte: Pew Research).
Un’abitudine diffusa è quella appunto di mangiare “per
strada”, nonostante essi siano attenti alla qualità e alla
composizione del prodotto scelto.
Sono interessati a quello che racchiude ingredienti “naturali”,
ma anche innovativi nella composizione per la
presenza, ad esempio, di specifici elementi che influenzano
il contenuto nutrizionale.
In sostanza, cercano “power nutrition in mobilità”.
Tutto il food può essere snack e ogni occasione è stimolante
per sgranocchiare. Generalmente, non vivono il
mangiare come qualcosa di connesso alla tradizione
della tavola familiare. Lo snack deve essere gustoso,
nutriente e semplice. Molti di essi sono a conoscenza
della provenienza del cibo e, nella scelta, preferiscono
provenienze regionali.
Sono consumatori di frutta e anche in questo caso si
informano sulla provenienza, in particolare se si tratta di
un prodotto esotico. Cercano informazioni sulla sostenibilità
del processo di produzione. Risultano essere ben
informati sull’importanza di elementi nutrizionali come
vitamine, polifenoli e sali minerali. Il tutto non solo per
scegliere qualità nutrizionale ma anche, ad esempio, per
il beneficio dell’alimento sulla pelle, dettaglio collegato
con la vita on the road. Tutto questo fa escludere la
presenza di integratori nel cibo.
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