10.04.2018 Views

FuoriAsse #22

Officina della cultura

Officina della cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Incontri<br />

Roberto Barbolini<br />

Vampiri conosciuti di persona<br />

di Andrea Serra<br />

@Shane Balkowitsch<br />

Vampiri conosciuti di persona (La nave<br />

di Teseo, 2017) di Roberto Barbolini, è<br />

un libro che sorprende e cattura. È diviso<br />

in tre parti contrassegnate da tre<br />

differenti viaggi. Il filo rosso che li collega<br />

sono proprio i “vampiri conosciuti<br />

di persona”, ossia quelle persone che nel<br />

viaggio dell’esistenza hanno lasciato un<br />

segno e che in qualche modo hanno<br />

conficcato i loro canini nella nostra giugulare/emotiva<br />

(per rimanere in tema<br />

vampiresco) fino a riuscire a trasformarci.<br />

Il primo capitolo affronta un viaggio<br />

fisico in Transilvania, dove Barbolini era<br />

stato chiamato per una conferenza. I<br />

particolari del viaggio e del paesaggio<br />

della Romania fanno riaffiorare storie,<br />

aneddoti e ricordi che aprono alla seconda<br />

parte, vero e proprio viaggio interiore<br />

della e nella memoria. L’Autore si<br />

abbandona alla ricostruzione dell’affascinante<br />

storia dello Stradivari, il mitico<br />

violino che suo nonno Silvio diceva essere<br />

nascosto tra le mura domestiche,<br />

fino al dottor M. e al Barbiere degli dèi,<br />

dove tra ricordi di vita famigliare riemergono<br />

figure ancestrali e affetti antichi<br />

ma vivissimi, che dischiudono le porte<br />

alla terza parte, vero e proprio cuore<br />

pulsante del libro, in tutti i sensi. Perché<br />

Barbolini l’ha scritta proprio in<br />

seguito ad un doppio arresto cardiaco<br />

e ad un coma. «In principio era il buio.<br />

Buio e freddo», la discesa nell’aldilà<br />

inizia in un ospedale, poi in un altro,<br />

«entro pochi minuti sarò morto per<br />

l’ultima volta, morto definitivamente<br />

nella mia elegante cassa da morto». Il<br />

linguaggio si tinge di tonalità infere, e<br />

il viaggio si fa incubo, allucinazione,<br />

FUOR ASSE<br />

118 Incontri

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!