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FuoriAsse #22

Officina della cultura

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Jason Aaron<br />

Southern Bastards<br />

Jason Aaron aveva già ampiamente<br />

dimostrato di essere a suo agio nel<br />

disarticolare l’immaginario legato al<br />

“nero” con la sua serie capolavoro Scalped.<br />

È tornato successivamente alla<br />

carica con Southern Bastards, serie<br />

gemella della precedente per la forza<br />

eterodossa di una narrazione che continua<br />

a calare il noir nei contesti più ideal-tipici,<br />

e contemporaneamente squallidi,<br />

dell’America profonda. Se in Scalped<br />

il luogo dove veniva setacciato il<br />

nero era la riserva-nazione indiana, in<br />

SB è l’Alabama (terra natia di Aaron)<br />

a ospitare le gesta di una società chiusa,<br />

ottusa e criminale. Il sud degli Stati Uniti<br />

è sempre stato territorio di grandi<br />

epopee immaginifiche, anche nell’orchestrazione<br />

di malsani noir letterari e cinematografici;<br />

fin qui, nulla di nuovo. La<br />

grandezza di Southern Bastards sta nel<br />

fare implodere (per assorbimento) gli<br />

stilemi del meta-genere nei luoghi comuni<br />

del Grande Sud: i diner senza<br />

grosse pretese, cattivi che prima di<br />

essere tali vantano storie di miserevoli<br />

sconfitte e umiliazioni, il football come<br />

panacea e metafora di vite mediocri. Ne<br />

risulta un noir diluito che, senza smarrire<br />

la sua carica eversiva, si ri-articola in<br />

piccole storie private, in slanci di odioso<br />

riscatto, in finte resistenze verso ciò che<br />

si dovrebbe essere. Una fotografia efferata<br />

di un luogo per eccellenza dell’immaginario<br />

che la scrittura di Aaron e<br />

il tratto spigoloso di Jason Latour trasportano<br />

in un set provinciale, rabbioso<br />

e indifferente, in cui c’è il rischio elevatissimo<br />

di un’identificazione erotica con<br />

il villain. È il noir che ammalia e seduce,<br />

non con lo standardizzato e per certi<br />

versi idilliaco intreccio tra l’Humphrey<br />

Bogart di turno e la femme fatale, ma<br />

con una ferocia pulp che lascia indifesi e<br />

storditi.<br />

FUOR ASSE<br />

121 Tracce di noir

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