FuoriAsse #22
Officina della cultura
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protezione della madre e l’autorità del<br />
padre, guardava con simpatia questo<br />
clima che si stava creando.<br />
“È quel balengo che ti fa girare nella<br />
testolina idee grame,” diceva sempre<br />
suo padre quando lei fin da piccola manifestava<br />
uno spirito di ribellione.<br />
All’età di undici anni Maria aveva incominciato<br />
a conoscere la durissima vita<br />
della risaia. Era un lavoro molto faticoso<br />
per una bambina, per questo sua madre<br />
non era d’accordo, ma Maria insisteva<br />
perché già allora sentiva il peso di una<br />
grossa responsabilità e voleva contribuire<br />
al sostentamento della famiglia.<br />
Nell’inverno precedente l’epidemia di<br />
influenza spagnola aveva colpito il paese,<br />
spingendo le autorità locali a imporre<br />
un periodo di quarantena. Le famiglie,<br />
d’altra parte, conoscevano bene le<br />
disastrose conseguenze della malattia,<br />
così le meno disperate si erano convinte<br />
a evitare alle mate la stagione della<br />
monda.<br />
Il fratello aveva incominciato a dieci<br />
anni a imparare il mestiere del fabbro,<br />
altro lavoro durissimo, sotto la guida del<br />
padre. Giuseppe con la sorella condivideva<br />
la linearità dei tratti. Bel portamento,<br />
capelli a spazzola, profilo duro e<br />
marcato e due baffetti spioventi molto<br />
ben curati. Il carattere era quello di<br />
Alfonso e anche lui non approvava le<br />
scelte di Maria.<br />
Le condizioni di estremo disagio pesavano<br />
sulla famiglia e i genitori non avevano<br />
potuto permettersi l’istruzione dei<br />
figli. A scuola non erano andati.<br />
Il padre cominciò a tossire, bevve<br />
mezzo bicchiere e scosse la testa. Protese<br />
le labbra in avanti, tamburellò le dita<br />
sul tavolo e alzò gli occhi.<br />
La madre servì il latte con una forma di<br />
pane. Lui non toccò cibo. Bevve appena<br />
due sorsate, poi versò il vino. Subito<br />
dopo spinse la scodella con il pollice,<br />
©André Maynet<br />
rovesciandola, per rollarsi il suo trinciato<br />
dopo essersi appoggiato allo schienale<br />
della sedia. Alzò gli occhi in direzione<br />
della figlia e cominciò a inveire.<br />
“Avete intenzione di scioperare anche<br />
oggi? Sciopero a oltranza quindi? Tu<br />
non esci di casa a costo di legarti al<br />
trave dei buoi!”.<br />
Giuseppe era seduto vicino al tavolo<br />
davanti a lui, faceva finta di nulla e continuava<br />
a dondolarsi da un lato all’altro<br />
come se non gli arrivasse all’orecchio<br />
nemmeno una parola.<br />
Maria non ebbe subito il coraggio di<br />
replicare al tono duro e minaccioso di<br />
suo padre. Forse dopo avrebbe assaggiato<br />
la cinghia sulla schiena, ma tutto<br />
sarebbe passato, le ferite che non si<br />
lavano e che lasciano il segno sono<br />
quelle dell’anima. Infilò l’ago per rammendare<br />
il vestito. Diede l’ultimo punto,<br />
tagliò il filo con i denti avvertendo l’odore<br />
del tessuto impregnato del suo sudore<br />
e con lentezza ripose l’ago e la<br />
bobina del filo nella scatola di ferro<br />
arrugginito. Poi, a passi misurati andò<br />
davanti all’unica finestra che dava sulla<br />
strada, dando le spalle a tutti.<br />
Suo padre sedeva fumando la sigaretta<br />
rollata grossolanamente. Maria continuava<br />
a stare in silenzio sotto lo sguardo<br />
apprensivo della madre.<br />
Alfonso guardava la figlia aspettando<br />
FUOR ASSE 133<br />
Redazione Diffusa