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La Toscana nuova Marzo + POLA

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Nuove proposte dell’arte

contemporanea

A cura di

Margherita Blonska Ciardi

Kinga Lopot Dzierwa

Un invito ad entrare nel cuore della natura tra misteri e ricordi

di Margherita Blonska Ciardi

Artista e professoressa d’Arti visive e Pedagogia all’Università

di Cracovia, Kinga Lopot Dzierwa ha scoperto l’amore

per l’arte grazie a due fortunati incontri avvenuti

uno tra i banchi di scuola e l’altro in un circolo culturale. Nata a

Włoszczow, piccolo paese in Polonia, è qui che da ragazza ha

seguito un corso di disegno organizzato presso la Casa della

Cultura (in polacco “Dom Kultury”) sotto la guida della giovane

insegnante Maria Dudkiewicz. Questo corso, che sembrava essere

soltanto un intrattenimento per bambini, si è rivelato invece

fondamentale per la sua crescita. Successivamente, mentre

frequentava le scuole dell’obbligo nella città di Kielce, un insegnante

d’arte pieno di entusiasmo le ha permesso di scoprire

e valorizzare le sue doti artistiche. Negli anni, alla passione per

l’arte si è affiancato anche l’interesse per l’insegnamento e per la

pedagogia che sono diventate la sua ragione di vita e l’hanno vista

intraprendere una brillante carriera didattica. «L’essere umano

– afferma Kinga Lopot Dzierwa – può diventare artista solo

se la sua ricchezza interiore viene scolpita dall’ambiente esterno».

Dopo la maturità si è trasferita a Cracovia dove ha terminato

gli studi universitari, frequentato alcuni master e conseguito

l’abilitazione all’insegnamento universitario. Parallelamente ad

una strepitosa carriera didattica ha sempre portato avanti l’attività

artistica. Le sue opere destano attenzione per la particolare

tecnica e il velo di mistero che le avvolge. Non usa grandi formati

e preferisce lavorare in serie, tipo patchwork, oppure creare

trittici per organizzare al meglio lo spazio del suo atelier. Tecniche

come olio su tela, collage e acquarello sono le sue preferite

e se ne serve per catturare le bellezze naturalistiche di luoghi

legati alla sua infanzia. I quadri ad olio spesso si sviluppano in

serie dedicate a paesaggi in verticale e in orizzontale. I primi sono

realizzati a spatola con sfumature prese dai colori della terra

e stratificazioni che ricordano la corteccia degli alberi. Si avverte

il riferimento alla vita delle piante, alla linfa che le alimenta e

al loro forte legame con l’ambiente circostante e con il terreno.

I paesaggi orizzontali, ispirati sempre dagli alberi, alludono invece

all’effimera bellezza delle vedute panoramiche, delle colline

brune e spesso innevate. In queste opere sembra di sentire il

respiro della terra e del vento che percorre spaziosi campi trac-

Paesaggio monocromatico (2020), olio su tela e carta

Paesaggio monocromatico 0211 (2020), olio su tela e carta di riso, cm 80x80

di riso, cm 80x40

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KINGA LOPOT DZIERWA

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