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La Toscana nuova Marzo + POLA

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Racconti dalla

pandemia

Sopravvissuta alla pandemia, la rosticceria

La Nuova Luna a Firenze racconta una storia

di dedizione al lavoro e alla famiglia

di Doretta Boretti

Fino a qualche anno fa, Via

Domenico Maria Manni a

Firenze era costellata di

negozi. La crisi economica prima

e il Covid-19 dopo hanno messo

in seria difficoltà molti commercianti.

I pochi sopravvissuti alle

numerose vicissitudini, non ultime

quelle personali, sono da considerarsi

veri e propri eroi. Tra

questi, i proprietari della rosticceria

La Nuova Luna, della quale ho

avuto il privilegio di conoscere il

fondatore che purtroppo è venuto

a mancare all’affetto dei suoi cari

troppo prematuramente. I figli,

per il grande amore verso il padre,

stanno cercando di portare

avanti quello che lui, con straordinaria

determinazione, è riuscito

a creare.

Sara, se non sbaglio, sei la secondogenita.

Quando siete arrivati

in Italia? È stato difficile

integrarsi?

Sì, è vero, sono la secondogenita.

Prima di me c’è Simone e,

dopo di me, la piccola, ormai

grande, Nur. Noi tre siamo nati

tutti a Firenze, io e Simone alla

Maternità a Fiesole, Nur invece

alla Maternità dell’Ospedale

di Torregalli. I miei genitori

sono arrivati in Italia nel 1975.

Io e i mei fratelli, essendo nati,

cresciuti e avendo studiato qui,

sinceramente, non abbiamo mai

avuto difficoltà ad integrarci.

Per i miei invece è stato un pochino

più difficile, ma non più di tanto perché fin da subito

i fiorentini, vedendo il loro estremo rispetto e la loro

educazione, li hanno accolti volentieri. Mio padre e mia

madre mi hanno raccontato che negli anni Settanta gli

stranieri a Firenze erano considerati come una novità perché

ce n’erano pochi in giro e la gente era curiosa di conoscere

nuove culture, nuovi usi e costumi.

Puoi dirci che lavoro svolgi?

Sono laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Cardiologia

e svolgo la mia professione medica con tanto amore

perché quando ero in terza elementare mio padre ebbe il primo

infarto e da lì iniziò il nostro calvario negli ospedali. Nur

ancora non era stata concepita, ma ricordo che io, mamma e

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LA NUOVA LUNA

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