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Renzo Penna

IL SINDACATO SCUOLA DELLA CGIL

Tra i primi a condividere i motivi di fondo degli scioperi e la mobilitazione degli

studenti è il “Comitato promotore” del sindacato scuola CGIL che sostiene, soprattutto,

la richiesta dell’assemblea d’istituto, in quanto: “vede in essa uno strumento

di controllo di massa su tutte le attività della scuola e il dibattito permanente sulla

prospettiva di mutamento delle strutture scolastiche e sociali in senso antiautoritario

e quindi anticapitalistico”. Al contempo il Comitato condanna preventivamente:

“ogni tentativo dell’autorità scolastica e pubblica teso a catturare il movimento studentesco

con proposte ambigue che scavalchino o sviliscano il momento assembleare

e ogni tendenza alla repressione degli studenti scioperanti”. 58 Risulta

indubbiamente significativo che nel “Comitato promotore” numerosi siano gli insegnanti

che aderiscono al PSIUP. Un partito, come sostiene Aldo Agosti, che, essendo

“nato in opposizione al centro-sinistra e all’integrazione riformista del

movimento operaio nel sistema capitalistico”, è, fra tutti i partiti politici italiani,

quello “maggiormente in sintonia con i fermenti sociali del periodo” e più vicino

alle rivendicazioni del movimento studentesco. Il dibattito sulla situazione del sindacalismo

scolastico e sui problemi di trasformazione della scuola e della società,

volto al superamento dei sindacati di settore considerati corporativi, subalterni al

governo e inadeguati a guidare i cambiamenti in atto, si era avviato, in diverse realtà

del Paese, nel marzo 1966, con un documento di dodici “tesi” di analisi della situazione

e dettagliati obiettivi rivendicativi per una riforma democratica della scuola.

Alla stesura del documento lavorò soprattutto il prof. Giorgio Canestri, tra i primi,

secondo la puntuale analisi della prof.ssa Patrizia Nosengo, a comprendere e interpretare

l’istanza di riforme strutturali del sistema scolastico emerse, a partire dalla fine degli

anni Cinquanta, in un’Italia in rapida e profonda trasformazione. 59 Nella parte delle “tesi”

dedicata all’analisi politica, tra l’altro, si legge che: “Lo sviluppo della scuola è oggi

un’esigenza obiettiva del sistema capitalistico. Esso ha bisogno di un vasto mercato del

lavoro di elevata qualificazione, capace di corrispondere al rapido rinnovamento tecnologico

dei processi produttivi. Ma necessita pure di forze di lavoro docili e subalterne

che… non mettano mai in discussione il sistema, non si facciano mai portatrici di valori

alternativi, di modi diversi di organizzazione del lavoro e della società”. E, più avanti,

“occorre comprendere che i lavoratori della scuola non devono soltanto allearsi al proletariato

semplicemente perché sono già essi stessi, obiettivamente, proletariato. È infatti

la logica dello sviluppo capitalistico… che proletarizza strati sempre più vasti della società.

Ed oggi la scuola appare sempre più come la sede iniziale dell’uso capitalistico

delle forze di lavoro, della scienza, della tecnica, della cultura”. 60

Finalità del documento e del Comitato, che nella provincia di Alessandria aveva

come referente il professore Adriano Marchegiani, la costituzione di un sindacato

unico, aderente alla CGIL, di tutti i lavoratori della scuola – studenti, insegnanti,

personale non docente - per acquisire, soprattutto, una nuova coscienza del rapporto

scuola-società. L’assemblea costitutiva del Sindacato scuola della CGIL si tiene sabato

30 novembre 1968, nel salone della Camera del Lavoro di via Parma, e vi partecipa

per la Segreteria nazionale il professor Corrado Mauceri. Per la fase iniziale

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