FRATRUM MINORUM - OFM
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Tenendo presenti questi principi e guardando<br />
al modo di comportarsi di Gesù, possiamo<br />
tranquillamente affermare che l’autorità<br />
che viene dal Vangelo è un’autorità<br />
che si relaziona, libera e liberatoria, che<br />
motiva e orienta, soprattutto che è spirituale<br />
e che sa decidere22.<br />
Tutto questo, tradotto nelle concrete<br />
espressioni del servizio e dell’autorità,<br />
comporta lo stare con i Frati23, l’essere sensibili<br />
alle loro necessità, mostrando con le<br />
opere il proprio amore24 come fece Gesù,<br />
che, mosso a compassione, curava gli infermi<br />
(Mt 14,14) e correggeva coloro che avevano<br />
peccato (cf Mt 18,15-17; Gal 6,1)25.<br />
3. La missione del Ministro<br />
Alla luce di quanto detto possiamo affermare<br />
che la nostra missione come Ministri,<br />
come lo stesso termine indica, è quella di<br />
servire. Gesù ha invertito il senso dell’autorità:<br />
dal potere-dominio si passa al potereservizio.<br />
La lavanda dei piedi non è solo un<br />
modello per la Chiesa (cf Gv 13,14), soprattutto<br />
per noi Francescani, è un paradigma<br />
da seguire in ogni momento, soprattutto per<br />
coloro che sono stati “costituiti sopra gli altri”26.<br />
È molto significativo a questo riguardo<br />
che Francesco faccia diretto riferimento<br />
a questo episodio parlando della “prelatura”<br />
o autorità, così come è significativo che nei<br />
suoi scritti il termine “ministro” si accompagni<br />
molte volte a quello di “servo”27.<br />
L’autorità è sempre servizio, minorità, e<br />
non privilegio o predominio. Nasce dall’amore,<br />
come l’amore del buon pastore che<br />
giunge a dar la vita per le sue pecore (cf Gv<br />
10,11)28. Per questo, per esercitare il ministero<br />
dell’autorità nella Chiesa e nell’Ordine<br />
non basta aver la qualità della leadership,<br />
è necessario aggiungere molti altri<br />
aspetti. L’autorità evangelica e francescana<br />
comprende, sostiene, stimola, corregge,<br />
perdona, aiuta a crescere, apri orizzonti e<br />
indica il cammino29.<br />
Tra i molti aspetti in cui si concretizza la<br />
missione del Ministro mi limito a segnalarne<br />
due: il Ministro a servizio della comunione<br />
tra i Frati e il servizio di sviluppo del carisma.<br />
EX ACTIS MINISTRI GENERALIS<br />
15<br />
1. Il Ministro a servizio della comunione<br />
tra i Frati<br />
Il Consiglio plenario dell’Ordine, celebrato<br />
a Guadalajara (Messico), ha definito<br />
il Frate Minore come “persona in relazione”30.<br />
In questo modo il Consiglio Plenario<br />
ci ricordava che la nostra realizzazione come<br />
Frati Minori passa necessariamente per<br />
il vissuto delle relazioni interpersonali e che<br />
questa realizzazione sarà ogni volta più<br />
completa in rapporto alla profondità, all’autenticità,<br />
e alla gioia con cui vengono vissute,<br />
facendo così in modo che la vita fraterna<br />
in comunità sia una vera «schola Amoris …<br />
ove si impara ad amare Dio e ad amare i fratelli»31.<br />
Perché questo “miracolo” sia possibile,<br />
tutti e ciascuno dei Frati devono impegnarsi<br />
nel portare i pesi gli uni degli altri (cf Gal<br />
6,2) e nel coltivare alcune qualità richieste<br />
in ogni relazione umana, quali: «educazione,<br />
gentilezza, sincerità, controllo di sé, delicatezza,<br />
senso dell'umorismo e spirito di<br />
condivisione … la lieta semplicità, la chiarezza<br />
e la fiducia reciproca, la capacità di<br />
dialogo, l'adesione sincera ad una benefica<br />
disciplina comunitaria»32. È anche necessario<br />
ricordare e riconoscere che questo “miracolo”<br />
si realizza a prezzo della riconciliazione33,<br />
che comporta il morire a se stessi<br />
«perché rinasca la vita fraterna»34 e che tutto<br />
questo è «un cammino di liberazione interiore»35.<br />
Comporta, inoltre, di guardarsi<br />
«da ogni azione che possa danneggiare l’unione<br />
fraterna»36.<br />
In questo compito chi esercita il servizio<br />
dell’autorità deve lavorare intensamente,<br />
considerando la creazione di queste relazioni<br />
come una delle sue principali e fondamentali<br />
responsabilità. Il Ministro deve essere il<br />
servo della comunione per eccellenza.<br />
In questo senso il Ministro, che esercita<br />
una missione fondamentale nella crescita<br />
della vita fraterna, dovrà sentirsi inviato37 a:<br />
curare le ferite causate dalle esperienze negative<br />
nella vita comunitaria; creare ponti<br />
tra i Frati che conducono una vita indipendente<br />
e al margine della Fraternità; rinsaldare<br />
le relazioni tra i Frati che vivono sotto<br />
lo stesso tetto; creare una vera fraternità tra<br />
i Frati che vivono nella medesima comu-