FRATRUM MINORUM - OFM
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pessimismo immobilista, una delle sfide<br />
principali per un Ministro è quella di motivare<br />
i Frati, riportando alla memoria e riproponendo<br />
la nostra identità carismatica,<br />
sostenendo e animando il loro cammino<br />
nella quotidianità, orientando e stimolando<br />
la realizzazione della loro missione specifica.<br />
A noi è toccata una missione delicata: fare<br />
memoria della meta e dei valori che hanno<br />
permesso al nostro Ordine di nascere e<br />
mantenere una grande vitalità durante questi<br />
otto secoli di storia, che non solo non<br />
possiamo dimenticare, ma che danno senso<br />
e significato al nostro essere Frati Minori.<br />
Come Ministri, se vogliamo davvero contribuire<br />
allo sviluppo del carisma, dobbiamo<br />
mettere in evidenza le due condizioni<br />
fondamentali per l’esistenza di una vera fraternità:<br />
un progetto esistenzialmente condiviso<br />
e delle relazioni interpersonali a livello<br />
di valori e di affetto veramente significative.<br />
Siamo custodi della meta. Dobbiamo<br />
quindi ricordare e indicare a tutti in che direzione<br />
si deve camminare e giudicare se il<br />
cammino scelto porta o no alla meta indicata<br />
dal nostro progetto di vita57. Non possiamo<br />
aver paura nel momento di trasmettere<br />
il senso della nostra vocazione e missione e<br />
il senso del dovere. Siamo custodi del carisma<br />
e di questo dobbiamo rendere conto al<br />
Signore, a Francesco, ai Frati, alla Chiesa e<br />
al mondo.<br />
Per essere fedeli custodi della meta e del<br />
carisma, come Ministri dobbiamo assumere<br />
con umiltà e con molta responsabilità il<br />
nostro servizio di animazione e di governo,<br />
usando al massimo la nostra immaginazione,<br />
sognando nuovi progetti, che siano al<br />
servizio della vita e missione dei Frati e ci<br />
restituiscano o rafforzino la nostra visibilità<br />
e la nostra significatività evangelica, così da<br />
poter rispondere alle nuove sfide che oggi si<br />
presentano.<br />
4. Alcune attenzioni particolari<br />
Nel nostro servizio non possiamo fare<br />
tutto né dare a tutto la stessa importanza.<br />
Dobbiamo avere una chiara gerarchia di valori<br />
o di “attenzioni particolari”. Tra le altre,<br />
personalmente penso che il Ministro debba<br />
EX ACTIS MINISTRI GENERALIS<br />
19<br />
prestare una particolare attenzione ai seguenti<br />
aspetti:<br />
1. La formazione permanente e iniziale<br />
Senza formazione permanente non può<br />
esserci rifondazione. Ci saranno accomodamenti,<br />
faremo rammendi, prolungheremo<br />
l’agonia, ma non creeremo vita, non saremo<br />
creativi, non potremo rispondere alle esigenze<br />
dell’evangelizzazione del mondo attuale.<br />
D’altra parte, senza formazione permanente<br />
non ci sarà una vera formazione<br />
iniziale e nemmeno l’humus della cura pastorale<br />
delle vocazioni. Vi chiedo di dare<br />
priorità alla formazione permanente nelle<br />
vostre Fraternità. Solo da qui potremo pensare<br />
qualcosa di nuovo.<br />
2. L’attenzione ai Frati in difficoltà<br />
Frati in difficoltà non sono solo quelli<br />
che soffrono di qualche tipo di problema affettivo<br />
e di dipendenza (es., alcolismo). Frati<br />
in difficoltà sono anche quelli che si sentono<br />
soli, che rifiutano qualsiasi discorso –<br />
in teoria e in pratica – sulla vita fraterna, vivendo<br />
fissi nell’individualismo, nel mutismo,<br />
in un’aggressività sistematica, in assoluta<br />
autonomia nella gestione del tempo,<br />
dei beni e delle attività. Frati in difficoltà<br />
sono quelli che non si interessano delle cose<br />
comuni, che rifiutano progetti di rinnovamento,<br />
per giustificare i propri atteggiamenti<br />
o comportamenti, che scelgono le<br />
proprie relazioni dentro e fuori dalla Fraternità<br />
solo per la propria convenienza; che<br />
giudicano e condannano tutto ancora prima<br />
di provarlo… In tutti questi casi il Ministro<br />
non può “incrociare le braccia”, deve aver il<br />
coraggio di chiamare le cose con il proprio<br />
nome e prendere le decisioni opportune, anche<br />
se non fossero sempre popolari. Al Ministro,<br />
in questi casi, si chiede la massima<br />
disponibilità – pazienza, dialogo, mettendo<br />
a disposizione di questi Frati qualsiasi tipo<br />
di aiuto umano e spirituale – ma anche un<br />
intervento chiaro, di fare chiarezza, anche<br />
se per questo dovesse pagare.<br />
3. Economia<br />
L’attenzione all’economia è importante<br />
per il buon funzionamento della Fraternità.