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NUOTO FACCE DA BUSINESS
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della crisi economica. Come conferma
Michele Rossi, business
Unit Manager di Speedo: “Nonostante
l’innegabile impatto della
crisi sull’economia nazionale, il
mercato del nuoto non ne risente
in modo particolare o comunque
non in proporzioni maggiori rispetto
alla media del mercato complessivo.
Si tratta infatti del secondo
sport più praticato a livello nazionale
e conserva tutte le sue caratteristiche
di attività facilmente ac-
Gestire e supportare
atleti di elevata caratura
internazionale rappresenta
una garanzia di credibilità
e valore del marchio,
anche quando esso non
è il principale sponsor
di un evento
cessibile, fattori che hanno determinato
la sua tenuta nel tempo.” È
allora più corretto analizzare la
contrazione dei fatturati in relazione
a fasce precise del target. Il
maggiore calo di vendite si è avuto
infatti sul segmento adulto, molto
più attento alla leva del prezzo,
mentre meno ridimensionati risultano,
al contrario, gli acquisti sul
comparto bambino. Da sempre il
nuoto è infatti considerato lo sport
più completo ed il migliore da praticare
in età infantile, motivo per
cui i genitori, nonostante le difficoltà
economiche del momento, continuano
ad iscrivere i propri figli a
corsi in piscina, per contribuire a
farli crescere in modo sano. “Il
maggior scoglio da superare –
spiega il direttore generale di Arena
Italia, Enrico Tricarico – è lo
scetticismo del consumatore, a cui
risulta sempre più necessario vendere
non solo prodotti ma anche
benefici, oltre che vere e proprie
esperienze di consumo.” Sensibilizzando
i buyer che, sia per la grande
insegna, sia per il normal trade,
tendono a considerare il nuoto co-
Beachwear, nuova frontiera
Grandi soddisfazioni per Colmar, sempre più azienda di riferimento
nell’abbigliamento mare e spiaggia
Una nicchia, ma ricca di vendite. È il
beachwear, segmento affine, ma
diverso dal nuoto tradizionale, un
settore collaterale che, per chi sa
come lavorarci, può regalare grandi
soddisfazioni. È il caso di Colmar che
si impegna nella linea mare con molte
aspettative, come conferma
l’amministratore delegato dell’azienda,
Giulio Colombo. “Rispetto al mercato
piscina, questo è un settore più
stagionale che sta soffrendo anche
per i saldi sempre anticipati, ma lo
curiamo con molto interesse.”
Investendo sull’aspetto estetico e su
quello tecnologico. “Sono due
elementi che vanno a braccetto. La
me una merceologia di ‘seconda
fascia’, dando poca attenzione alle
novità proposte, orientandosi sempre
più verso una selezione conservativa
del prodotto. Un fenomeno
determinato dalla caduta del
potere di acquisto di molte famiglie
italiane, confermato dal sensibile
calo nella affluenza del consumatore
nei punti vendita, con conseguenti
riduzioni delle vendite. Un
significativo campanello di allarme
evidenziato dalla ridotta presenza
di acquirenti all’avvio dei saldi, generalmente
ritenuti una vera cartina
di tornasole degli acquisti. Oggi il
consumatore desidera infatti
spendere sempre meno, in quasi
tutte le categorie merceologiche,
per cui, per un’azienda che opera
nel settore del nuoto, diventa
necessario rendere il proprio
brand riconoscibile. “Per questo
– afferma infatti tricarico – si deve
puntare sempre di più sulla dimostrazione
del valore aggiunto presente
nei propri prodotti e nelle
proprie iniziative rispetto a quelli
dei vari competitor.” L’importante è
catturare l’interesse di un con- >>
tradizione Colmar comprende prodotti
ad alto contenuto tecnologico, ma
sempre con un occhio al lato estetico.
Non parlerei di moda, ma di un
rinnovamento continuo della gamma.”
Che si associa ad un interessante
concept tecnologico, considerando
che, nella linea che Colmar ha
realizzato per la FISW, la Federazione
Italiana Sci Nautico e Wakeboard, di
cui è sponsor per il secondo anno, si
utilizza una Lycra particolare, che
permette un’asciugatura rapida del
prodotto, in grado di proteggere dai
raggi UV, di resistere al cloro e di
avere una grande elasticità. “Per
l’anno prossimo – rivela Colombo –