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chetti pieni di gadget tra le mani<br />
dei visitatori, le attività all’aperto.<br />
Più in generale, si è avvertito un<br />
tono dimesso, quasi timido o<br />
intimidito, senza quelle esternazioni<br />
a volte fracassone che hanno sempre<br />
contraddistinto l’esposizione<br />
sul lago di Costanza.<br />
Poche bandiere tricolore nei padiglioni,<br />
nonostante il made in Italy<br />
sia ancora un elemento trainante.<br />
L’Italia vince ancora, con un brand<br />
che è sinonimo di qualità e stile.<br />
Tuttavia vero è anche che il sistema<br />
Paese desta un po’ di preoccupazioni.<br />
Le aziende straniere<br />
guardano con un po’ di sospetto<br />
agli acquirenti italiani, a causa di<br />
una tendenza a pagamenti lunghi<br />
che in molti casi non viene più ac-<br />
cettata. All’estero, infatti, il saldo<br />
avviene in tempi estremamente<br />
più contenuti e le imprese, complici<br />
anche le informazioni che<br />
circolano sulla salute economica<br />
italiana, non se la sentono più di<br />
esporsi e fare credito come è avvenuto<br />
nel passato. Un declassamento,<br />
quello dell’Italia, che non è<br />
solo dovuto allo spread. Il mercato<br />
reagisce, cerca di imporre nuove<br />
regole e il vizio al pagamento lungo<br />
non viene più tollerato. Spesso si<br />
arriva al pagamento anticipato, premiato<br />
da sconti ulteriori, ma resta<br />
il fatto che se la nomea dell’Italia<br />
non cambia, la sua solvibilità non<br />
ottiene più la fiducia di cui godeva<br />
in passato.<br />
Anche in questo caso la riflessione<br />
Per quanto ci riguarda possiamo dirci soddisfatti<br />
dell’andamento della fiera. La Germania è un<br />
mercato in fase di crescita e grazie al lavoro<br />
fatto nell’ultimo biennio lo stand è stato molto<br />
visitato. Abbiamo anche incontrato i clienti italiani<br />
anche se il dato generale segna una minor<br />
partecipazione dei connazionali. Un po’ la crisi<br />
e un po’ un processo di trasformazione naturale<br />
della distribuzione stanno modificando gli assetti,<br />
e chi si sta specializzando o ha in programma di<br />
farlo potrà meglio resistere agli effetti di questa<br />
contingenza economica così negativa, che<br />
probabilmente investirà e porterà via una parte<br />
della distribuzione generalista, lasciando spazio<br />
a un’acquisizione significativa di quote da parte<br />
della grande distribuzione.<br />
Noi abbiamo puntato su un<br />
profondo rinnovamento della<br />
collezione, presentando quasi<br />
il 40% di modelli nuovi, tra<br />
prodotti, rivisitazioni e varianti<br />
colore su modelli esistenti. Un<br />
enorme lavoro è stato fatto<br />
anche per la creazione di nuovi contenuti tecnici<br />
sulla categoria del trekking che è il target su cui<br />
lavoriamo abitualmente. In particolare abbiamo<br />
presentato una scarpa che si chiama Transalpina<br />
– frutto della collaborazione tra l’ufficio design di<br />
Aku e lo studio Stilesens Designer, specializzato<br />
nella progettazione di calzature sportive –<br />
dedicata al trekking e a un utilizzatore che cerca<br />
il comfort in ogni circostanza, ma che trova<br />
il suo ambiente ideale nel trekking facile. È<br />
stata costruita con un sottopiede morbido che<br />
alloggia all’interno di una struttura rigida che<br />
mantiene la stabilità del<br />
piede durante la rullata. Il<br />
primo strato è costituito da<br />
un sottopiede posto tra il<br />
plantare e il sottopiede di<br />
montaggio, solitamente<br />
assente nella maggior parte<br />
delle calzature presenti sul<br />
mercato. La particolarità<br />
tecnica di questo modello<br />
si ritrova nella suola,<br />
costruita utilizzando una<br />
soluzione strutturale<br />
esterna in poliuretano detta<br />
Exoskeleton, collegata<br />
è d’obbligo e non si può non pensare<br />
al fatto che anche altri stati,<br />
come la Spagna, versino in cattive<br />
acque ma come nonostante tutto<br />
si sforzino di adottare un atteggiamento<br />
differente, più in linea con<br />
i caratteri europei. Come dire che<br />
in Europa l’Italia c’è, ma se vuole<br />
continuare ad esserci occorre che<br />
rispetti le regole comuni che un po’<br />
tutti si sono dati. Nessuno mette<br />
in dubbio la bellezza e la validità<br />
delle proposte made in Italy, ma al<br />
tempo stesso si chiede agli acquirenti<br />
italiani di regolare i conti alla<br />
stregua dei clienti degli altri Paesi.<br />
Il che genera non pochi imbarazzi e<br />
anche tante rinunce, oltre alle tante<br />
giustificazioni, in parte reali, come<br />
per la mancanza di appoggio >><br />
LA RIVOLUZIONE AI NOSTRI PIEDI<br />
Un prodotto estremamente<br />
innovativo come plus<br />
vincente che dà<br />
maggior valore alla<br />
progettazione<br />
ViTTorio ForaTo - akU<br />
direttamente al<br />
battistrada. All’interno di<br />
questa struttura che, grazie<br />
al particolare design ‘a<br />
gabbia’ conferisce alla calzata<br />
particolare stabilità e protezione,<br />
alloggiano, oltre al normale<br />
sottopiede Aku Ims (Internal Midsole Sistem),<br />
costruito per garantire un ottimale comfort di<br />
base, un ulteriore strato morbido in EVA stampata<br />
che ha la funzione di amplificare la sensazione<br />
di comfort, assorbendo gli urti. Questo sistema<br />
esclusivo Aku per il comfort di calzata prende il<br />
nome di IMS3. La suola, realizzata da Vibram<br />
con una mescola speciale, garantisce inoltre<br />
un ottimo grip. Un plus della collezione molto<br />
apprezzato anche per la sicurezza, specie in<br />
discesa, come hanno confermato i tanti test<br />
effettuati prima della presentazione ufficiale.<br />
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