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il problema dell’impermeabilità e<br />
oggi si può camminare, arrampicarsi<br />
o semplicemente restare all’aria<br />
aperta per giorni interi, sotto la<br />
pioggia, senza bagnarsi. La traspirazione<br />
resta un obiettivo per molte<br />
aziende e ad OutDoor 2012 non<br />
sono mancate le proposte in tal<br />
senso, ricorrendo a nuovi materiali<br />
Il potere dei numeri<br />
Cambiano le misure del pubblico e le aziende<br />
guardano con interesse a questa variazione<br />
che incide sulle taglie tradizionalmente intese<br />
Il benessere, la migliore alimentazione e l’evoluzione hanno fatto<br />
sì che il corpo umano abbia subito modifiche in questi ultimi decenni.<br />
Un dato confermato dall’ultima misurazione effettuata in Germania,<br />
il progetto “size Germany”, a cui hanno collaborato il Centro di<br />
ricerche tessili di Hohenstein e la ditta specializzata in ergonomia, la<br />
Human solutions GmbH. Per poter verificare le misure medie applicabili<br />
alle confezioni, sono stati misurati nel 2009 con l’ausilio<br />
delle più moderne tecnologie, la lunghezza di braccia e<br />
gambe e la circonferenza di fianchi e petto di un totale<br />
di 13.362 uomini, donne e bambini, di età compresa tra<br />
i 6 e gli 87 anni.<br />
I risultati hanno attirato l’attenzione del mondo tessile,<br />
dal momento che dall’ultima misurazione, effettuata nel<br />
1994, le donne hanno abbandonato l’ideale di bellezza<br />
degli anni sessanta, con una vita stretta. Il girovita medio è<br />
aumentato di 4,1 centimetri, i fianchi di 1,8 centimetri e la circonferenza<br />
del petto di 2,3 centimetri. Per gli uomini l’ultima misurazione<br />
risaliva a ben 30 anni fa. Per questi il girovita è aumentato di 4,4<br />
centimetri, i fianchi di 3,6 centimetri e il petto di 7,3 centimetri. Anche<br />
l’altezza media è cambiata: le donne sono aumentate in altezza<br />
di circa un centimetro, gli uomini di 3,2 centimetri.<br />
sebbene la modifica delle misure comporti operazioni molto complesse,<br />
il mondo produttivo dell’outdoor ha preso coscienza di questa<br />
variazione, specie per le confezioni femminili, vista la maggiore attenzione<br />
del gentil sesso per la vestibilità dei capi. nascono così modelli<br />
di intimo ampliati in genere di 1 - 2 centimetri, nelle confezioni Xl e<br />
XXl addirittura di 3 - 4 centimetri; praticamente di quasi<br />
un’intera misura. Di fatto ogni marchio effettua regolari<br />
controlli delle misure e test interni, in modo tale da<br />
evitare che sia necessario modificare sensibilmente le<br />
misure. le imprese si vedono quindi costrette ad adattare<br />
le proprie misure ai requisiti internazionali. Certo,<br />
ciò non significa che esistano nell’abbigliamento outdoor<br />
speciali misure per ogni Paese. Tuttavia i marchi individuali<br />
di confezioni per donna e per uomo in Paesi come Francia e Italia<br />
hanno misure diverse e alcune società attive a livello internazionale<br />
hanno identificato una media europea, un modello<br />
di base, senza differenziare tra i diversi Paesi, fissando una<br />
media tra le misure di Italia, Francia e Germania. Alcune<br />
aziende, specie nell’ambito pantaloni per donna, hanno<br />
cercato il taglio perfetto come risultato di una gamma di<br />
misure calcolate nel corso degli anni, in base alle classiche<br />
ma anche a elementi più tradizionali,<br />
come il sughero, recuperato<br />
da tappi di bottiglie, a testimoniare<br />
la tendenza da parte delle imprese<br />
a fare sempre maggiore uso<br />
di materiali riciclati e di tessuti<br />
prodotti con metodi puliti, per poter<br />
soddisfare le esigenze di ecocompatibilità.<br />
Se i tessuti si lanciano quindi in<br />
ricerche sempre nuove, anche<br />
il mondo della calzatura, con un<br />
25% sul fatturato totale del mondo<br />
outdoor, non rimane a guardare. In<br />
mostra si è riscontrata un’im- >><br />
misure di confezioni, anche quelle speciali per donne alte e meno<br />
alte, con valenza europea. Così pur confermando le ultime misurazioni<br />
che uomini e donne, in generale, sono aumentati in altezza e in<br />
larghezza, le modifiche alle misure sono state inserite gradualmente<br />
per evitare che le clienti vengano confrontate improvvisamente con la<br />
necessità di dover acquistare una misura più grande.<br />
Anche le calzature non sono immuni a queste variazioni che, vista<br />
la ricerca di comfort, sono determinanti per fornire un prodotto<br />
sempre più aderente alle aspettative del pubblico. Alcuni brand hanno<br />
studiato nei particolari le differenze anatomiche dei piedi femminili<br />
rispetto ai piedi maschili, riscontrando come la circonferenza della<br />
suola nelle donne è più snella e più stretta, il collo del piede è più<br />
alto, la parte delle dita più lunga e il tallone e la parte della suola nel<br />
complesso anch’essa più snella. nell’ambito specifico della calzatura<br />
esistono pochi dati documentati. l’ultima misurazione risale al 2009.<br />
sono state effettuate misurazioni su 5200 donne e uomini tedeschi,<br />
che indicano come i piedi negli ultimi decenni non sono aumentati in<br />
lunghezza, ma, e non di poco, in larghezza, rispetto all’ultima<br />
misurazione, effettuata nel 1966 nella ex-DDr.<br />
Occorre tener presente però che se le misure delle<br />
scarpe variano, ciò comporta modifiche molto costose<br />
nella realizzazione delle nuove forme, con un costo<br />
di alcune decine di euro per singola forma e senza<br />
dimenticare che per un solo marchio sono necessarie<br />
centinaia di forme di calzature femminili. Un fattore che<br />
incide notevolmente sui costi e forse anche il motivo per cui<br />
alcuni marchi hanno tardato tanto prima di realizzare forme<br />
specifiche per calzature femminili.<br />
I motivi di questa variazione sono da individuare forse nel<br />
fatto che oggigiorno si indossano sempre più sneaker e calzature<br />
sportive. Il metatarso è diventato più largo, più piatto,<br />
il tallone, in genere, più snello. Un tempo vi era una notevole<br />
difformità a livello internazionale, con grosse differenze tra i<br />
singoli Paesi europei, ma soprattutto nei confronti degli UsA.<br />
Tuttavia la generazione dei coloro che indossano sneaker ha unificato<br />
i piedi di tutto il mondo. I piedi degli americani, infatti, risultavano,<br />
in genere, più snelli, con un metatarso e dita più lunghe. Motivo per<br />
cui si sono realizzate forme specifiche per il mercato americano che<br />
dopo alcuni anni si sono rivelate superate, in quanto<br />
anche le clienti americane hanno iniziato a preferire<br />
scarpe europee, che calzano perfettamente,<br />
per l’ambito outdoor.<br />
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