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Margini ridotti per Quiksilver<br />

Al termine di questo secondo trimestre, Quiksilver sorride solo in una delle sue<br />

regioni. Si tratta della zona Asia-Pacifico, dove il gruppo vede progredire il suo<br />

fatturato netto del 24% prima del tasso di cambio. Dopo la conversione in dollari, il<br />

dato arriva a un +27% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e raggiunge i<br />

74 milioni di dollari USA (59 milioni di euro). L’area Asia-Pacifico vede pure diminuire<br />

radicalmente le proprie perdite (-4 milioni contro i -81 milioni dell’anno scorso).<br />

A livello europeo, il gruppo attribuisce l’incremento delle proprie vendite alla crescita<br />

del brand DC. A livello globale, il gruppo registra una progressione del 5%<br />

del giro d’affari prima del tasso di cambio, a 492 milioni di dollari USA (395 milioni<br />

di euro). Il mercato americano registra un aumento del 5%, a 221 milioni di<br />

dollari.<br />

La direzione europea ha riscontrato che le sue vendite sono state trascinate dal<br />

brand DC, oltre che dai suoi siti internet. Secondo il management del Vecchio<br />

Continente: “Il margine commerciale si è ridotto, passando da un record del<br />

60,6% nei primi sei mesi dell’esercizio 2011 al 57,8% sullo stesso periodo del<br />

2012, in linea con le attese. Il tasso di copertura sul dollaro è stato meno favorevole<br />

dell’anno precedente e le pressioni inflazionistiche sui costi delle materie prime<br />

e della mano d’opera sono state solo parzialmente trasferite ai clienti. Lo stretto<br />

controllo delle spese generali, la chiusura di alcuni negozi non redditizi dall’inizio<br />

dell’esercizio 2010 e i massicci investimenti nell’e-commerce sono i principali fattori<br />

per il mantenimento di un elevato livello di redditività.”<br />

La redditività è chiaramente la spina nel fianco del gruppo, in quanto, mentre il<br />

fatturato rimane in crescita, essa si sta erodendo. Il margine lordo internazionale<br />

cala dal 54,8 al 49,2%. Se si guarda all’attività europea, dopo il tasso di cambio,<br />

in questo secondo trimestre l’utile operativo alla fine è andato a calare dagli oltre<br />

43 milioni di dollari dell’anno scorso ai meno di 26 milioni quest’anno.<br />

Anche negli Stati Uniti l’utile operativo è in calo, dai quasi 18 milioni di dollari<br />

dell’anno scorso ottenuti nel secondo trimestre, si è arrivati a meno di 9 milioni<br />

quest’anno.<br />

Robert McKnight, PDG di Quiksilver, si aspetta nella seconda metà del 2012<br />

una concretizzazione degli sforzi e dei sacrifici sostenuti nel terzo trimestre 2011:<br />

“Stiamo cominciando a consegnare per l’attesissima stagione Back to school,<br />

in particolare per DC. Ci aspettiamo anche di ridurre gli stock e prevediamo una<br />

stagione autunnale proficua”, ha dichiarato l’AD. Ma, dato che le condizioni meteorologiche<br />

hanno disturbato l’attività di Quiksilver e Roxy nel primo semestre,<br />

bisognerà contare su un clima mite per confermare queste buone intenzioni.<br />

Djokovic lascia Tacchini<br />

Grande ‘colpo’ per Uniqlo a pochi<br />

giorni dal Roland Garros. Uno dei<br />

grandi favoriti del torneo dello Slam,<br />

Novak Djokovic, è infatti diventato<br />

dallo scorso mercoledì 23 maggio il<br />

nuovo testimonial del marchio giapponese.<br />

Sponsorizzato dal 2009 dal<br />

brand italiano Sergio Tacchini, il tennista,<br />

diventato in seguito numero uno<br />

del mondo (e dunque troppo caro da<br />

rinnovare, si vocifera), ha firmato con<br />

Uniqlo un contratto della durata di cinque<br />

anni.<br />

In passato Uniqlo era già stato in due<br />

occasioni sponsor di tennisti, ma giapponesi<br />

e solamente a livello nazionale.<br />

Al tennista serbo invece, tenuto<br />

conto della sua enorme popolarità, è<br />

stato affidato il ruolo di testimonial ‘a<br />

tutto tondo’, perché oltre a vestire la<br />

sua nuova tenuta e ad interpretare il<br />

ruolo di protagonista delle campagne<br />

pubblicitarie, Djokovic collaborerà anche<br />

all’elaborazione dei suoi completi<br />

da gara e della linea tecnica di Uniqlo;<br />

non si escludono però anche progetti<br />

più ‘casual’.<br />

Infatti, il marchio nipponico ha in mente<br />

di far evolvere il nuovo assunto al di<br />

là del semplice universo sportivo. Cominciando,<br />

in un primo tempo, con il<br />

prossimo lancio di una linea di magliette<br />

il cui ricavato andrà alla Fondazione<br />

Novak Djokovic, che promuove in Serbia<br />

l’istruzione avanzata dei bambini.<br />

Uniqlo vuole anche coinvolgere il giocatore<br />

nelle sue iniziative di responsabilità<br />

sociale a livello mondiale.<br />

Inserto economIa - settembre 2012<br />

Aperto il primo Bogner<br />

Fire + Ice store al mondo<br />

Oltre al lancio del nuovo shop on-line<br />

sul sito fire-and-ice.com, Bogner apre il<br />

primo “Bogner Fire + Ice store” al mondo.<br />

Lo spazio di Alte Meierei (Old Dairy),<br />

a Tinnum sull’isola di Sylt (la suggestiva<br />

meta di vacanze della Germania settentrionale<br />

che fa parte del Nordfriesland,<br />

regione dello Schleswig-Holstein, vicino<br />

alla Danimarca) è stato totalmente<br />

rinnovato ed ora può ospitare, su una<br />

superficie di oltre 150 m 2 , la collezione<br />

completa Bogner Fire + Ice, che spazia<br />

dal beachwear ai giubbotti.<br />

Per questo primo Bogner Fire + Ice store<br />

é stato appositamente sviluppato un<br />

nuovo concetto di spazio espositivo. “Va<br />

da sé che Bogner Fire + Ice, in quanto<br />

outdoor brand, è chiaramente associato<br />

alla natura, tuttavia non sarebbe giusto<br />

un contesto troppo alpino. Anche la<br />

fattura e i tessuti devono essere di alta<br />

qualità, proprio come le collezioni stesse”,<br />

commenta Willy Bogner.<br />

Lo Store planner Stefan Losch della<br />

Hofmann & Losch aggiunge: “L’intero<br />

concetto é basato su materiali allo stato<br />

grezzo che tuttavia producono un effetto<br />

elegante. Abbiamo, inoltre, aggiunto<br />

elementi d’atmosfera, come pezzi d’epoca<br />

e una parete vintage con immagini<br />

storiche di Bogner Fire + Ice.”<br />

Un angolo salotto, davanti ad un muro in<br />

feltro, ha enormi blocchi di legno naturale<br />

provenienti da querce secolari che<br />

fungono da seduta. La pavimentazione<br />

è costituita da assi di varie dimensioni<br />

arricchite da nodi del legno che contribuiscono<br />

a creare un’atmosfera accogliente.<br />

Gli abiti sono esposti su barre<br />

d’acciaio nero non trattato e blocchi<br />

con superfici di cemento. Willy Bogner<br />

GmbH & Co. KGaA, con sede a Monaco<br />

di Baviera, è un’azienda che produce<br />

abbigliamento sportivo, moda sportiva di<br />

lusso e fashion design. L’azienda impiega<br />

oltre 700 dipendenti e nel 2010/11<br />

ha prodotto un volume di affari di 213<br />

milioni di euro in oltre 30 nazioni attraverso<br />

le sue linee di prodotto, Sônia<br />

Bogner, Bogner (Donna, Uomo, Sport,<br />

Bambini) e Bogner Fire + Ice, oltre che<br />

grazie alle sue licenze. L’azienda, nata<br />

nel 1932, é guidata dal managing director<br />

e azionista di maggioranza, Willy<br />

Bogner Junior, figlio appunto del fondatore,<br />

insieme alla moglie, Sônia.<br />

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