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2. Profilo aziendale - Azienda Ospedaliera di Parma

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dell’<strong>Azienda</strong> su un fronte particolarmente <strong>di</strong>fficile come quello della <strong>di</strong>fesa delle donne che subiscono<br />

violenza, le azioni in tema <strong>di</strong> molestie sui luoghi <strong>di</strong> lavoro, ma anche le sinergie che consentono <strong>di</strong><br />

garantire, per i bambini che affrontano l’esperienza del ricovero, la Scuola in Ospedale e iniziative<br />

collegate, che si situano sul crinale fra <strong>di</strong>mensione sociale e culturale.<br />

Accogliere le donne che hanno subito violenza<br />

Da <strong>di</strong>versi anni la nostra <strong>Azienda</strong> partecipa attivamente alla rete territoriale <strong>di</strong> servizi e realtà <strong>di</strong><br />

accoglienza con ambiti <strong>di</strong> intervento e competenze <strong>di</strong>fferenti, in grado <strong>di</strong> dare risposte alle donne che<br />

subiscono violenza. La nostra struttura (in particolare con Pronto Soccorso, 118, unità operative <strong>di</strong><br />

Ostetricia e Ginecologia e quelle pe<strong>di</strong>atriche) è, infatti, uno dei no<strong>di</strong> importanti nella rete, attivata a livello<br />

provinciale, per il sostegno alle vittime <strong>di</strong> violenza. La rete (oltre alle aziende sanitarie, coinvolge le forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne, i servizi sociali e l’associazionismo) si propone come strumento per arricchire le competenze<br />

dei soggetti che già operano nel territorio provinciale, con l’intento <strong>di</strong> definire un comune denominatore<br />

nell’approccio alle donne vittime <strong>di</strong> violenza, orientato alla messa in opera <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> sistema,<br />

partendo dalla consapevolezza che, solo lavorando in rete, in un’azione congiunta e coor<strong>di</strong>nata, si<br />

possono raggiungere risultati <strong>di</strong> reale efficacia.<br />

Le sinergie si attuano a <strong>di</strong>versi livelli, anche mettendo a <strong>di</strong>sposizione del Centro Antiviolenza, nell’ambito<br />

dell’area ospedaliera, al pa<strong>di</strong>glione Rasori, gli spazi per uno sportello attivo quoti<strong>di</strong>anamente, che è<br />

raggiungibile anche telefonicamente grazie ad un numero verde (800.090.258).<br />

Nel corso del 2009, è stato garantito supporto al Centro Antiviolenza nell’organizzazione e realizzazione <strong>di</strong><br />

un seminario sul tema "Insieme contro la violenza", che è stato ideato nell'ambito del progetto omonimo,<br />

finanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale.<br />

Una della finalità del seminario è stata quella <strong>di</strong> costituire un momento <strong>di</strong> incontro, confronto e riflessione<br />

per istituzioni e servizi che fanno parte della rete, dando visibilità alle azioni avviate dai vari soggetti<br />

coinvolti nel supporto alle donne che subiscono violenza, e le prassi operative concordate. È stato<br />

presentato, inoltre, un opuscolo multilingue, che contiene tutti i riferimenti <strong>di</strong> aiuto <strong>di</strong>sponibili a <strong>Parma</strong> e<br />

provincia, rivolto alle donne maltrattate e a chi sta loro vicino, come parenti, amici e conoscenti.<br />

L'opuscolo è scritto in italiano, inglese, francese, arabo e cinese.<br />

La prevenzione delle molestie sessuali nei luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />

Le aziende sanitarie <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> (Ausl e <strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria) hanno messo a punto alcuni<br />

strumenti per favorire le pari opportunità e contrastare le <strong>di</strong>scriminazioni sul luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Tra queste vi è il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> condotta contro le molestie sessuali, adottato nel 2008 dall'<strong>Azienda</strong><br />

Ospedaliero-Universitaria, e che definisce un percorso per tutelare chi dovesse subire molestie in ambito<br />

lavorativo.<br />

Le molestie sessuali sono una costante <strong>di</strong> genere molto frequente nei rapporti tra uomini e donne e<br />

rappresentano una forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione sessuale endemica in tutte le organizzazioni del lavoro.<br />

Il co<strong>di</strong>ce, già presentato in queste pagine nella precedente e<strong>di</strong>zione in quanto realizzato appunto alla fine<br />

del 2008, prevede la figura del consigliere <strong>di</strong> fiducia, preferibilmente <strong>di</strong> sesso femminile, al quale la<br />

vittima <strong>di</strong> molestie può rivolgersi per consigliarsi sulla modalità più idonea per il suo caso, valutando <strong>di</strong><br />

volta l'opzione <strong>di</strong> una procedura informale o formale interna all'<strong>Azienda</strong>.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> condotta sottolinea l’impegno che le aziende sanitarie si assumono per<br />

contrastare questo fenomeno e favorire, attraverso percorsi interni anche non formali, la tutela <strong>di</strong> chi è<br />

molestato, nel massimo rispetto della riservatezza personale.<br />

Il co<strong>di</strong>ce anti-molestie dell'<strong>Azienda</strong> è stato presentato nell'ambito <strong>di</strong> un incontro pubblico dal titolo "La<br />

prevenzione delle molestie sessuali nei luoghi <strong>di</strong> lavoro" (cfr. il paragrafo Comitato Pari Opportunità del<br />

capitolo 4), cui hanno preso parte oltre a rappresentanti aziendali (anche dei Comitati Pari Opportunità),<br />

anche gli assessori del comune <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e della provincia <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e la consigliera provinciale <strong>di</strong> parità.<br />

Infatti anche azioni rivolte in prima istanza al proprio interno, alle persone che lavorano in <strong>Azienda</strong>,<br />

hanno una evidente e necessaria rilevanza pubblica, e assumono una particolare salienza nel rendere<br />

concreto l’impatto dell’<strong>Azienda</strong> sul contesto sociale.<br />

La Scuola in Ospedale<br />

Nell’anno scolastico 2008-2009 la Scuola in Ospedale ha impegnato 4 docenti <strong>di</strong> scuola primaria e 4<br />

docenti <strong>di</strong> scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado, tutti appartenenti all’Istituto Comprensivo “G. Ferrari”.<br />

L’attività è ufficialmente riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione e permette ai bambini, specie<br />

a quelli costretti a lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> degenza, <strong>di</strong> non perdere anni scolastici, né il contatto con la classe <strong>di</strong><br />

appartenenza e così <strong>di</strong> esercitare appieno il <strong>di</strong>ritto costituzionale relativo all’assolvimento dell’obbligo<br />

scolastico. Le insegnanti della Scuola in Ospedale operano infatti in collegamento con i docenti della<br />

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<strong>2.</strong> <strong>Profilo</strong> <strong>aziendale</strong>

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