2. Profilo aziendale - Azienda Ospedaliera di Parma
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<strong>2.</strong> <strong>Profilo</strong> <strong>aziendale</strong><br />
mondo sono gli adulti che lo circondano e da loro <strong>di</strong>pendono il suo presente e il suo futuro. Numerose<br />
<strong>di</strong>scipline (psicoendocrinologia, epidemiologia, etologia e altre) invitano a riscoprire i bisogni <strong>di</strong> base della<br />
partoriente e del neonato, suggeriscono l’introduzione <strong>di</strong> nuovi criteri <strong>di</strong> valutazione della nascita e<br />
apportano molteplici ragioni per interferire il meno possibile nelle fasi del parto.<br />
I lavori del convegno erano articoltati in due sezioni: “Ripensare la nascita” rivolta allo stu<strong>di</strong>o dei<br />
momenti prenatali e “Ripensare il futuro” de<strong>di</strong>cata alle interazioni genitori – figlio, hanno partecipato<br />
figure <strong>di</strong> rilievo internazionale come Michel Odent, chirurgo ginecologo, fondatore del “Prime health<br />
research centre”, centro <strong>di</strong> ricerca che ha l’obiettivo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are le conseguenze a lungo termine delle<br />
prime esperienze <strong>di</strong> vita e Thomas Verny neuropsichiatria, Università <strong>di</strong> Santa Barbara in California.<br />
L’Anno del neonato<br />
Rivelano un’importante valenza culturale e sociale anche le iniziative, rivolte al territorio citta<strong>di</strong>no e<br />
provinciale, pensate per evidenziare l’importanza della nascita e inserirla in un contesto collettivo e<br />
comunitario (citta<strong>di</strong>nanza, intesa come nuclei familiari, operatori sanitari, istituzioni e tessuto sociale).<br />
Si<br />
tratta <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> eventi de<strong>di</strong>cati alla nascita e al bambino capaci <strong>di</strong> coinvolgere tutta la città: è<br />
questa l’idea che ha ispirato<br />
l’evento “Anno del neonato”, che ha avuto inizio nel 2009 per proiettarsi nel<br />
2010, il progetto organizzato da <strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria e <strong>Azienda</strong> Usl in collaborazione con<br />
Comune e Provincia <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, con le adesioni dei Comuni <strong>di</strong> Fidenza, Salsomaggiore e Borgo Val <strong>di</strong> Taro.<br />
L’in<strong>di</strong>scussa e comprovata importanza <strong>di</strong> quel periodo <strong>di</strong> tempo che va dalla gravidanza al primo anno <strong>di</strong><br />
vita del bambino in termini <strong>di</strong> salute psico-fisica dell’in<strong>di</strong>viduo futuro ha indotto la necessità <strong>di</strong> riflettere<br />
sul concetto <strong>di</strong> “genitorialità <strong>di</strong>ffusa”, che deve coinvolgere e responsabilizzare l’intera comunità sul<br />
benessere del neonato, “citta<strong>di</strong>no del domani”, e sulla creazione <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> crescita sussi<strong>di</strong>aria. La<br />
genitorialità<br />
è “<strong>di</strong>ffusa” quando, oltre a genitori e familiari, coinvolge la popolazione con la quale il<br />
bambino e la sua famiglia vengono in contatto, quando cioè la maggior parte della comunità si sente<br />
responsabile del benessere <strong>di</strong> un nuovo in<strong>di</strong>viduo.<br />
A questo fine <strong>di</strong>venta necessario il ripensamento della modalità <strong>di</strong> offerta sanitaria, in sempre maggiore<br />
integrazione e sinergia con il tessuto sociale. Il progetto si è proposto come percorso <strong>di</strong> apertura delle<br />
Aziende sanitarie verso la città e la provincia, fondato sulle potenzialità che possono derivare dalla<br />
sensibilizzazione e dal fare insieme le “cose giuste”. Si identifica nei concetti <strong>di</strong> responsabilità sociale e<br />
cooperazione.<br />
Primo momento dell’Anno del neonato è stato il concerto <strong>di</strong> musica lirica “La vita nascente”.<br />
Protagoniste della serata a scopo benefico saranno le cantanti liriche Paola Sanguinetti, Lucetta Bizzi,<br />
Yumi A.Yàginuma e Cristina Melis, il coro delle Voci Bianche della Corale Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, <strong>di</strong>retto da<br />
Beniamina Carretta,<br />
e la poetessa Patrizia Fazio.<br />
Il ricavato dell’iniziativa contribuirà alla costruzione, presso l’Ospedale, <strong>di</strong> una culla per l'abbandono<br />
protetto. La culla, già realizzata in altre città d’Italia, è una struttura in cui le madri che non vogliono<br />
o<br />
non possono riconoscere il proprio figlio, hanno la possibilità <strong>di</strong> lasciare il bimbo nel completo anonimato<br />
e in assoluta sicurezza per il piccolo. Riscaldata e dotata <strong>di</strong> un allarme acustico attivato da un sensore che<br />
avvisa tempestivamente il personale me<strong>di</strong>co nel caso<br />
<strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> neonato, sarà installata in un locale<br />
appositamente pre<strong>di</strong>sposto per l'abbandono anonimo.<br />
Durante le feste natalizie è stato <strong>di</strong>stribuito in alcune librerie citta<strong>di</strong>ne il volume fotografico “Life”, sul<br />
Percorso Nascita dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria. Gli scatti sono stati realizzati in stu<strong>di</strong>o e<br />
all’interno dell’ospedale e ritraggono le mamme in attesa, durante alcune fasi del parto e insieme al<br />
neonato. Parte del ricavato del volume è stato destinato alla culla per l’abbandono protetto.<br />
Altre<br />
specifiche iniziative troveranno realizzazione nel 2010.<br />
Altre iniziative<br />
Anche nel 2009 è stato confermato l’impegno della Cappellania <strong>Ospedaliera</strong> nell’organizzazione <strong>di</strong> incontri<br />
formativi rivolti ad operatori sanitari, ma aperti a tutta la cittan<strong>di</strong>nanza. Nel 2009, la Cappellania<br />
dell’ospedale ha organizzato un corso intensivo sul tema del<br />
lutto, strutturato in quattro incontri per<br />
approfon<strong>di</strong>re<br />
le inevitabili conseguenze e i cambiamenti che il lutto provoca nell’operatore sanitario e in<br />
generale nella persona.<br />
Il corso è stato condotto da Arnaldo Pangrazzi, camilliano, docente universitario<br />
ed esperto <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> elaborazione del lutto. Il programma ha previsto la trattazione dei seguenti<br />
temi: la morte oggi: atteggiamenti e sfide culturali; educarsi ai <strong>di</strong>stacchi; l’esperienza luttuosa: variabili<br />
importanti; elaborazione del lutto: problemi e percorsi <strong>di</strong> guarigione; il supporto nel lutto.<br />
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