<strong>2.</strong> <strong>Profilo</strong> <strong>aziendale</strong> Grafico 2 Percentuali dei progetti sud<strong>di</strong>visi per tipologia <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno Grafico 3 Numero progetti <strong>di</strong> tipo osservazionale e sperimentale sud<strong>di</strong>visi per Dipartimento Grafico 4 Numero progetti <strong>di</strong> tipo osservazionale e sperimentale sud<strong>di</strong>visi per Area tematica 124
Le Pubblicazioni È ormai ampiamente <strong>di</strong>mostrato che le raccomandazioni scientifiche spesso non vengono introdotte tempestivamente nella pratica e che sono necessarie strategie per favorire l’implementazione della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza. La pubblicazione dei risultati degli stu<strong>di</strong> è uno degli interventi fondamentali <strong>di</strong> tale processo <strong>di</strong> trasferimento, in quanto permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere le conoscenze acquisite (in<strong>di</strong>pendentemente se i risultati sono positivi o negativi) alla comunità scientifica [Graham et al. J Contin Educ Health Prof 2006]. Eppure, solo una ridotta quota <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> realizzati viene in effetti pubblicati. L’analisi <strong>di</strong> 100 protocolli presentati consecutivamente al Comitato Etico del Royal College of General Practitioners inglese [Wise & Drury. BMJ 1996] ha rivelato che solo il 27% degli 82 stu<strong>di</strong> approvati dal CE era stato <strong>di</strong>ffuso formalmente tramite pubblicazione scientifica. Particolarmente rilevante è la nota tendenza a non pubblicare stu<strong>di</strong> con risultati negativi (es. che non <strong>di</strong>mostrano l’efficacia <strong>di</strong> un farmaco in sperimentazione), il che può avere conseguenze gravi, soprattutto quando non vengono resi noti eventi avversi derivanti dal trattamento in stu<strong>di</strong>o [Chalmers & Glasziou. Lancet 2009]. Alla luce <strong>di</strong> tali considerazioni, la Direzione <strong>aziendale</strong> ritiene importante promuovere e favorire la <strong>di</strong>ffusione delle conoscenze, anche attraverso la valorizzazione della produzione scientifica. Nella tabella seguente è riportato il numero totale delle pubblicazioni effettuate negli ultimi tre anni dai professionisti dell’AOU <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, estratte interrogando la banca dati Science Citation Index® (SCI) della Thomson ISI <strong>di</strong> Philadelphia. Non sono stati considerati gli articoli pubblicati su riviste non censite da Medline. Per ciascun anno, sono in<strong>di</strong>cati anche i valori totali <strong>di</strong> Impact Factor (IF) grezzo, <strong>di</strong> Impact Factor me<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> Impact Factor normalizzato. Si evidenzia nel 2009 un incremento del numero <strong>di</strong> pubblicazioni (399, pari a +25% rispetto al 2008 e +36% rispetto al 2007) e dell’impact factor, grezzo e normalizzato, risultato <strong>di</strong> particolare rilievo se rapportato al numero <strong>di</strong> professionisti dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria: 191 professori universitari convenzionati, 499 <strong>di</strong>rigenti me<strong>di</strong>ci e sanitari, 109 tra contrattisti e borsisti. Tabella 2 Numero pubblicazioni realizzate, anni 2007-2009 Anno N° pubblicazioni Impact Factor grezzo Impact Factor grezzo me<strong>di</strong>o 2007 294 731,89 2,49 928,32 1,15 2008 319 684,55 2,15 914,42 1,13 2009 399 885,04 2,22 1068,40 1,37 Nota: L’IF è un in<strong>di</strong>catore che valuta numericamente, in base alle citazioni che gli articoli <strong>di</strong> un giornale ricevono e al numero <strong>di</strong> lavori pubblicati nello stesso periodo, la posizione <strong>di</strong> una rivista rispetto ad altre della stessa categoria o <strong>di</strong>sciplina: si stabilisce così una graduatoria delle riviste basata su tale punteggio. Tanto maggiore è l’IF assegnato alla rivista, e quin<strong>di</strong> agli articoli in essa pubblicati, tanto maggiore è il peso della pubblicazione. Dal momento che esistono <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong>sciplinari, alcuni <strong>di</strong> più ampia portata, <strong>di</strong>venta problematica la valutazione <strong>di</strong> singoli lavori e la loro confrontabilità. Questo problema è emerso in maniera netta quando si è trattato <strong>di</strong> valutare, da parte del Ministero della Salute, la produttività scientifica degli IRCCS (a partire dal 1997), su cui basare la ripartizione del finanziamento della ricerca corrente. Per ridurre, almeno in parte, la <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> valutazione tra <strong>di</strong>versi settori <strong>di</strong> ricerca, si effettua una “normalizzazione” dell’Impact Factor (Impact Factor normalizzato - IFn). Per ogni <strong>di</strong>sciplina o categoria si identificano le riviste ad essa riferibili e si calcola l’intervallo dei valori che l’IF assume, isolandovi dei centili, a cui sono stati fatti corrispondere altrettanti punteggi. Questo processo ha consentito <strong>di</strong> superare l’ostacolo dell’eterogeneità <strong>di</strong>sciplinare e rendere così più omogeneo il confronto della produzione scientifica. In tabella 3 sono riportate le <strong>di</strong>eci aree <strong>di</strong> ricerca con il maggior numero <strong>di</strong> pubblicazioni realizzate nel 2009, selezionate utilizzando le “subject categories” della banca dati ISI Web of Knowledge. Si evidenzia che l’Ematologia, seguita dalla Car<strong>di</strong>ologia, sono le area nelle quali nel 2009 si è registrata la maggior produzione scientifica. Tabella 3 Principali aree per numero <strong>di</strong> pubblicazioni su riviste recensite e con IF Area N. % sul totale pubblicazioni Ematologia 43 11% Car<strong>di</strong>ologia e apparato car<strong>di</strong>ovascolare 38 10% Enodcrinologia e metabolismo 28 7% Neurologia clinica 26 7% Oncologia 26 7% Ra<strong>di</strong>ologia, me<strong>di</strong>cina nucleare e per immagini 22 6% Urologia e nefrologia 18 5% Gastroenterologia ed epatologia 17 4% Farmacologia e farmacia 14 4% Immunologia 13 3% 125 Impact Factor normalizzato (IFn) IFn per professionista <strong>2.</strong> <strong>Profilo</strong> <strong>aziendale</strong>