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L'arte di amare-Erich Fromm.pdf

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in cui la pigrizia non dovrebbe trovar posto. La situazione paradossale per<br />

un gran numero <strong>di</strong> persone, oggi, è quella <strong>di</strong> essere mezzo addormentate<br />

quando sono sveglie, e mezzo sveglie quando vogliono dormire. Essere ben<br />

desti è con<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabile per non annoiarsi e in verità, non annoiarsi<br />

e non annoiare è una delle con<strong>di</strong>zioni principali per <strong>amare</strong>. Essere attivi nel<br />

pensiero, nel sentimento, con gli occhi e con le orecchie, durante tutto il<br />

giorno, evitare <strong>di</strong> perdere il proprio tempo, è con<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabile per<br />

la pratica dell'arte d'<strong>amare</strong>. È una illusione credere che si possa scindere la<br />

vita in modo tale da essere produttivi nella sfera dell'amore e improduttivi in<br />

tutte le altre sfere. Se non si è produttivi nelle altre sfere, non si può esserlo<br />

neppure in quella dell'amore.<br />

La <strong>di</strong>scussione sull'arte d'<strong>amare</strong> non può essere circoscritta solo alla sfera<br />

personale <strong>di</strong> conquista e sviluppo <strong>di</strong> quelle caratteristiche e attitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> cui<br />

ho parlato in questo capitolo. È in<strong>di</strong>ssolubilmente unita alla sfera sociale. Se<br />

<strong>amare</strong> significa avere un atteggiamento amoroso verso tutti, tale<br />

atteggiamento deve necessariamente esistere nei rapporti non solo con la<br />

famiglia e con gli amici, ma con coloro coi quali si hanno dei contatti <strong>di</strong><br />

lavoro o <strong>di</strong> affari. Non esiste "scissione" tra l'amore per la propria gente e<br />

l'amore per lo straniero. Al contrario, la con<strong>di</strong>zione per l'esistenza del primo<br />

è l'esistenza del secondo. Accettare questo principio significa apportare un<br />

cambiamento ra<strong>di</strong>cale nei propri rapporti umani. Mentre per la maggior<br />

parte della gente l'amore per il prossimo non è altro che ipocrisia, i nostri<br />

rapporti devono basarsi sul principio della sincerità. Sincerità significa non<br />

servirsi della frode e dell'usura nello scambio della merce e dei sentimenti.<br />

"Io ti do quanto tu mi dai", in beni materiali come in amore, è la prevalente<br />

massima etica della società capitalistica.<br />

Le ragioni che determinano questo fatto stanno nella natura stessa <strong>di</strong> tale<br />

tipo <strong>di</strong> società. Nelle società precapitalistiche lo scambio <strong>di</strong> beni era<br />

determinato da forze <strong>di</strong>rette, dalla tra<strong>di</strong>zione, o da vincoli personali d'amore<br />

e d'amicizia. Nel capitalismo il fattore predominante è lo scambio <strong>di</strong> mercato.<br />

Sia che si abbia a che fare col mercato propriamente detto o col mercato <strong>di</strong><br />

lavoro, ognuno scambia ciò che ha da vendere con quello che vuole<br />

acquistare, alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mercato, senza l'uso della forza o della frode.<br />

Si tende a confondere l'etica <strong>di</strong> onestà con l'etica della regola aurea. La<br />

massima "fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te" può essere<br />

interpretata come "essere leali nello scambio con gli altri". Ma in realtà fu<br />

coniata originariamente come una versione più popolare del biblico "ama il<br />

tuo prossimo come te stesso". In verità, la norma ebraico-cristiana dell'amore<br />

fraterno è completamente <strong>di</strong>versa dalla giustizia etica. Significa <strong>amare</strong> il<br />

proprio vicino, vale a <strong>di</strong>re, rispondere <strong>di</strong> lui e con lui, mentre l'etica <strong>di</strong><br />

giustizia non significa essere responsabile, ed essere uno, ma essere <strong>di</strong>stante e<br />

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