la battaglia di trafalgar - Marina Militare
la battaglia di trafalgar - Marina Militare
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OSSERVATORIO<br />
Definizione <strong>di</strong> cliente<br />
La convergenza tra, <strong>la</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />
dei bisogni del cliente e un<br />
processo <strong>di</strong> produzione efficiente<br />
ed economico, chiarisce questa definizione<br />
<strong>di</strong> qualità in cui <strong>la</strong> coerenza<br />
e <strong>la</strong> conformità allo scopo per cui il<br />
servizio è stato creato restano un<br />
elemento centrale. Tuttavia, a chi<br />
compete allora <strong>la</strong> messa in <strong>di</strong>scussione<br />
degli scopi e delle finalità <strong>di</strong><br />
un’istituzione formativa?<br />
Se pure il meccanismo <strong>di</strong> miglioramento<br />
continuo del<strong>la</strong> struttura<br />
che si vuole attivare non può non<br />
tenere conto del “cliente interno”<br />
del servizio (l’insegnante) che è<br />
coinvolto in prima persona in ogni<br />
fase del processo <strong>di</strong> TQM, tuttavia<br />
tale approccio sembra <strong>la</strong>sciare in<br />
ombra aspetti re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> qualità intrinseca<br />
del<strong>la</strong> situazione educativa.<br />
L’accento sul<strong>la</strong> qualità centrata sul<br />
cliente soprattutto “esterno” è inteso<br />
come un approccio “rivoluzionario”,<br />
che introduce in un contesto troppo<br />
spesso centrato su se stesso nuove<br />
concezioni del successo formativo.<br />
Stabiliamo chi sono i clienti del<br />
Corso Normale <strong>di</strong> Stato Maggiore<br />
all’ISMM:<br />
Cliente Esterno<br />
• il frequentatore;<br />
• <strong>la</strong> società o l’organizzazione.<br />
Cliente Interno<br />
• il personale <strong>di</strong>rettivo;<br />
• il personale docente e <strong>di</strong>dattico<br />
in genere;<br />
• il personale <strong>di</strong> segreteria ed<br />
amministrativo;<br />
• gli esperti e i professionisti<br />
chiamati dall’esterno;<br />
• gli organismi <strong>di</strong>versi che offrono<br />
servizi, come riscaldamento,<br />
telefonia, manutenzione e<br />
riparazione, sicurezza, pulizia<br />
e <strong>la</strong>vanderia, rifiuti or<strong>di</strong>nari e<br />
speciali, sussi<strong>di</strong>, strumenti<br />
e materiali <strong>di</strong>dattici, polizze<br />
assicurative, viaggi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />
comunicazione e pubbliche<br />
re<strong>la</strong>zioni, ecc.<br />
Strategie applicate: il KAIZEN<br />
Il Daily Routine Work (DRW) costituisce<br />
uno strumento gestionale<br />
che mira al mantenimento delle prestazioni<br />
ma anche al miglioramento,<br />
per piccoli passi e a tutti i livelli<br />
(Kaizen) del<strong>la</strong> struttura aziendale,<br />
attraverso un sistema giornaliero<br />
<strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzazione<br />
delle procedure che permettano <strong>di</strong><br />
“fare le cose giuste <strong>la</strong> prima volta”.<br />
Il Kaizen interessa tutto il personale<br />
e per questo richiede un forte<br />
coinvolgimento umano; si produce<br />
principalmente per fattori endogeni<br />
(interni all’organizzazione).<br />
Metodologie e strumenti operativi<br />
del miglioramento continuo<br />
Re<strong>la</strong>zione causa-effetto<br />
I <strong>di</strong>agrammi causa-effetto furono<br />
messi a punto in Giappone da<br />
Kauru IshiKawa nel 1943 e sono<br />
gli strumenti più impiegati per <strong>la</strong> soluzione<br />
<strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> qualità nelle<br />
aziende.<br />
Questo strumento è utilizzato<br />
per in<strong>di</strong>viduare le cause <strong>di</strong> un problema<br />
me<strong>di</strong>ante il coinvolgimento <strong>di</strong><br />
tutti gli operatori <strong>di</strong>rettamente interessati<br />
e permette <strong>di</strong> visualizzare in<br />
modo semplice l’insieme delle cause<br />
potenziali <strong>di</strong> un qualsiasi effetto<br />
16<br />
osservato. La visualizzazione dei<br />
dati, in un solo <strong>di</strong>agramma, aiuta a<br />
stu<strong>di</strong>are le re<strong>la</strong>zioni esistenti tra un<br />
effetto e le cause presunte raggruppate<br />
per famiglia.<br />
Partendo dal presupposto che<br />
per ogni effetto esistono una molteplicità<br />
<strong>di</strong> cause, questo strumento<br />
consiste nell’enumerare quante più<br />
possibili cause ritenute collegate<br />
ad un determinato effetto oggetto<br />
<strong>di</strong> analisi. Attraverso un “facilitatore”<br />
(figura specifica che conduce il<br />
<strong>la</strong>voro), con <strong>la</strong> tecnica <strong>di</strong> brainstorming,<br />
sono selezionate le cause<br />
sul<strong>la</strong> base dell’importanza che si<br />
vuole loro dare nel collegamento<br />
con quel dato effetto.<br />
Una volta definite le cause più<br />
importanti si chiede agli operatori<br />
<strong>di</strong> formu<strong>la</strong>re delle ipotesi o contromisure<br />
che riducano le cause considerate<br />
. Lo strumento serve anche<br />
per motivare e responsabilizzare gli<br />
operatori e dare al gruppo uno strumento<br />
che possa aiutare a risolvere<br />
i problemi quoti<strong>di</strong>ani in maniera organizzata<br />
e sistemica. Il problema è<br />
“l’effetto” e viene scritto in un rettangolo<br />
sul<strong>la</strong> destra, “le cause” sono<br />
scritte nello spazio bianco verso<br />
sinistra.<br />
Diagramma po<strong>la</strong>re<br />
Permette <strong>di</strong> visualizzare su un<br />
solo <strong>di</strong>agramma un insieme <strong>di</strong> parametri<br />
che definiscono le varie<br />
<strong>di</strong>mensioni dell’oggetto in esame.<br />
Evidenzia in modo contemporaneo<br />
tutti i vari parametri stu<strong>di</strong>ati e rappresenta<br />
<strong>la</strong> situazione <strong>di</strong> insieme.<br />
È anche possibile valutare l’evoluzione<br />
dei parametri nel tempo introducendo<br />
nel grafico <strong>la</strong> situazione<br />
passata e presente.