IL DOMINIO DEL COSMO E LA QUARTA DIMENSIONE GEOPOLITICA IL RUOLO DELLE POTENZE MONDIALI NELLA SPARTIZIONE DEL TERRITORIO SPAZIALE 34
OSSERVATORIO Tenente <strong>di</strong> Vascello Beniamino SCORCELLETTI INTRODUZIONE Da sempre l’uomo ha cercato <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare quel<strong>la</strong> che sembra essere una delle sue esigenze primarie, ovvero l’accaparramento dello spazio fisico circostante e l’imposizione del proprio predominio su <strong>di</strong> esso. Ce lo racconta <strong>la</strong> scienza, per quanto riguarda gli albori del<strong>la</strong> civiltà umana, attraverso lo stu<strong>di</strong>o dei nostri più antichi antenati che si spostavano in gruppi al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> siti adatti al<strong>la</strong> sopravvivenza e quin<strong>di</strong> da consolidare e <strong>di</strong>fendere; e ce lo racconta <strong>la</strong> storia, per quanto riguarda il nostro passato “documentato”, scan<strong>di</strong>to dal susseguirsi <strong>di</strong> civiltà <strong>la</strong>nciatesi, in nome del <strong>di</strong>ritto all’espansione, al<strong>la</strong> conquista <strong>di</strong> territori, culture, commerci, ricchezze e gloria attraverso lo strumento sempre più specializzato del<strong>la</strong> guerra come sopraffazione fra popoli. Ed oggi che questo impulso primor<strong>di</strong>ale dell’uomo è ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>ventato materia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sotto forma <strong>di</strong> geopolitica, il copione non sembra essere mutato sebbene si cominci ad intravedere il seme del cambiamento. Un cambiamento che, a mio parere, trae origine essenzialmente da tre fattori principali: - il grado <strong>di</strong> evoluzione tecnica, scientifica, sociale ed etico-spirituale finalmente raggiunto dall’umanità; - il continuo aumento delle re<strong>la</strong>zioni, interazioni e inter<strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> varia natura che “tagliano” i confini nazionali e vanno sotto il nome <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> globalizzazione; - l’evoluzione del concetto <strong>di</strong> strategia globale in cui si inserisce <strong>la</strong> scoperta/conquista del<strong>la</strong> cosiddetta quarta <strong>di</strong>- mensione geopolitica ovvero lo spazio cosmico così complesso, <strong>di</strong>fficile ed affascinante rispetto agli ormai familiari mari, territori e cieli “terrestri”. Negli ultimi cento anni il concetto <strong>di</strong> geopolitica ha subito cambiamenti profon<strong>di</strong> a causa <strong>di</strong> un tormentato assestamento degli equilibri politici globali passato attraverso due guerre mon<strong>di</strong>ali ed un periodo <strong>di</strong> conflittualità <strong>la</strong>tente fra le due super potenze USA-URSS. Ancora oggi i suddetti equilibri stentano a consolidarsi sulle fragili basi <strong>di</strong> un nuovo or<strong>di</strong>ne mon<strong>di</strong>ale orientato verso l’unanime riconoscimento <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> internazionali che fissino chiaramente ed in modo vinco<strong>la</strong>nte i principi rego<strong>la</strong>tori delle re<strong>la</strong>zioni fra i vari governi. E’ infatti evidente come gli interessi nazionali e <strong>la</strong> competizione fra Stati abbiano ancora il sopravvento sulle intenzioni dei sinceri fautori del suddetto or<strong>di</strong>ne mon<strong>di</strong>ale. Ed in questa ottica oggi sembra proprio che non ci sia prospettiva <strong>di</strong> sovranità sul<strong>la</strong> terra senza accesso allo Spazio. Da quando, il 4 ottobre 1957, l’Unione Sovietica <strong>la</strong>nciò in orbita il primo satellite artificiale, <strong>la</strong> geopolitica ha acquistato <strong>la</strong> sua quarta <strong>di</strong>mensione. Non si limita al<strong>la</strong> analisi dei conflitti per il controllo degli spazi terrestri (mare, terra, aria), ma deve integrare nei suoi ragionamenti lo spazio cosmico, in partico<strong>la</strong>re quello circumterrestre. Lungi ancora dal rappresentare <strong>la</strong> “provincia del<strong>la</strong> intera umanità”, come auspicato dal Trattato sullo Spazio esterno prodotto dalle Nazioni Unite nel 1967 , il cosmo è posta in gioco nel<strong>la</strong> competizione fra Stati. Ma perché lo Spazio interessa tanto i protagonisti del<strong>la</strong> geopolitica p<strong>la</strong>netaria? Quale è l’attuale regime giuri<strong>di</strong>co vigente in materia? E quali sono gli Stati che si possono permettere <strong>di</strong> competere per <strong>la</strong> 35 spartizione del cosmo? Sono queste le domande cui è necessario rispondere per poter analizzare propriamente il complesso tema del<strong>la</strong> spartizione del territorio spaziale. I MOTIVI DELLA CORSA ALLA CONQUISTA DEL COSMO Le ragioni per cui lo Spazio interessa i protagonisti del<strong>la</strong> geopolitica p<strong>la</strong>netaria sono essenzialmente tre: prestigio, ricchezza e sicurezza. E non è un caso che tali elementi si ritrovino all’interno <strong>di</strong> numerosi testi <strong>di</strong> strategia come definizione dei fattori <strong>di</strong> spinta degli interessi <strong>di</strong> uno stato . In una paro<strong>la</strong>, potremmo <strong>di</strong>re che l’interesse è il potere in gioco, quel potere che Friedrich Nietzche, nel<strong>la</strong> sua opera “Aurora” definisce il “dèmone degli uomini”: “Non lo stato <strong>di</strong> necessità, né <strong>la</strong> bramosia, ma l’amore del<strong>la</strong> potenza è il dèmone degli uomini. Si <strong>di</strong>a loro tutto, salute, nutrimento, abitazione, svago; essi sono e resteranno infelici e balzani: poiché il dèmone attende e vuole essere sod<strong>di</strong>sfatto. Si prenda loro tutto e si sod<strong>di</strong>sfi quest’ultimo: saranno quasi felici, tanto felici come proprio uomini e dèmoni possono essere.” Il prestigio La capacità <strong>di</strong> mandare l’uomo nello Spazio può essere considerata oggi <strong>la</strong> massima espressione <strong>di</strong> potenza per una nazione. Lo hanno <strong>di</strong>mostrato USA ed URSS negli anni del<strong>la</strong> guerra fredda quando l’esibizione <strong>di</strong> potenza serviva ad incutere il timore sull’avversario. Lo Sputnik 1 nel 1957 (primo satellite in assoluto ad essere inviato in orbita) e Jurij Gagarin il 12 aprile 1961 (primo cosmonauta nello Spazio) <strong>di</strong>edero all’URSS orgoglio e visibilità. Il mito del<strong>la</strong> superpotenza sovietica ne fu moltiplicato.