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la battaglia di trafalgar - Marina Militare

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OSSERVATORIO<br />

colta delle informazioni”.<br />

Sebbene il Giappone sia ancora<br />

<strong>la</strong> seconda potenza economica del<br />

mondo ed abbia <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong><br />

destinare risorse adeguate ai suoi<br />

programmi spaziali, deve compiere<br />

un grande sforzo per riconquistare<br />

il suo vantaggio tecnologico.<br />

In<strong>di</strong>a e Pakistan<br />

Gli sforzi <strong>di</strong> questi due paesi<br />

nel<strong>la</strong> ricerca spaziale sono essenzialmente<br />

orientati allo sviluppo<br />

del settore <strong>di</strong>fesa. L’agenzia spaziale<br />

in<strong>di</strong>ana sta già realizzando un<br />

micro-satellite sperimentale <strong>di</strong> 60<br />

chili, chiamato Anusat, da <strong>la</strong>nciare<br />

in orbita entro <strong>la</strong> fine del 2005 nell’ambito<br />

dello sviluppo <strong>di</strong> “satelliti<br />

killer”. Essa, inoltre, ha già <strong>la</strong>nciato<br />

in orbita vari satelliti per il telerilevamento<br />

nell’ambito del programma<br />

IRS (In<strong>di</strong>an Remote Sensing),<br />

fra cui uno sperimentale con una<br />

risoluzione <strong>di</strong> 1 metro.<br />

Sebbene il Pakistan sia meno<br />

avanzato tecnologicamente dell’In<strong>di</strong>a,<br />

ha anch’esso creato una propria<br />

agenzia, <strong>la</strong> Space and Upper<br />

Atmosphere Research Commission,<br />

per <strong>la</strong> realizzazione ed il <strong>la</strong>ncio<br />

<strong>di</strong> satelliti nazionali, firmando<br />

inoltre un accordo per rafforzare <strong>la</strong><br />

cooperazione con <strong>la</strong> Cina in questo<br />

settore.<br />

Occorre infine non <strong>di</strong>menticare<br />

che molti altri paesi, fra cui ad<br />

esempio <strong>la</strong> Corea del Nord, seppure<br />

oggi privi delle capacità tecniche<br />

necessarie per ambire al<strong>la</strong> competizione<br />

spaziale, cercano <strong>di</strong> seguire <strong>la</strong><br />

scia delle gran<strong>di</strong> potenze attraverso<br />

lo spionaggio, <strong>la</strong> desecretazione e<br />

forse anche il mercato nero. Senza<br />

considerare che mettere in campo<br />

uno schieramento ru<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong><br />

intercettori orbitali, mine spaziali,<br />

mini satelliti killer, potrebbe risultare<br />

né eccessivamente costoso, né<br />

tecnologicamente inarrivabile.<br />

IL RUOLO DELLE POTENZE<br />

MONDIALI NELLA<br />

SPARTIZIONE DEL<br />

TERRITORIO SPAZIALE<br />

Da quanto sopra esposto si intuisce<br />

come <strong>la</strong> competizione spaziale<br />

stia rapidamente espandendosi<br />

ed inizi a rappresentare un<br />

intreccio <strong>di</strong> preoccupazioni, euforie,<br />

col<strong>la</strong>borazioni e “fughe” in solitario.<br />

La spartizione dello Spazio<br />

è lontana dall’essere un processo<br />

rego<strong>la</strong>rizzato o gestito <strong>di</strong> comune<br />

accordo fra i paesi interessati.<br />

Si sta ripetendo quanto accadde<br />

per l’Antartide dopo il secondo<br />

conflitto mon<strong>di</strong>ale, quando molti<br />

governi, intuendo l’esistenza <strong>di</strong><br />

notevoli risorse nel continente <strong>di</strong><br />

ghiaccio, inviarono numerose spe<strong>di</strong>zioni<br />

a scopo esplorativo dando<br />

inizio al<strong>la</strong> corsa per l’acquisizione<br />

<strong>di</strong> aree strategicamente importanti<br />

nel suddetto continente (si riporta<br />

in Allegato A un approfon<strong>di</strong>mento<br />

sul caso Antartide come parallelo<br />

con <strong>la</strong> corsa al<strong>la</strong> conquista dello<br />

Spazio).<br />

In questo contesto <strong>la</strong> responsabilità<br />

che incombe oggi sui governi<br />

mon<strong>di</strong>ali è <strong>di</strong> proporzioni enormi,<br />

anche perchè, nell’era del<strong>la</strong> conoscenza,<br />

<strong>la</strong> mancata valutazione<br />

<strong>di</strong> errori fatti in casi analoghi del<br />

passato e <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> effettuare<br />

verosimili previsioni sugli effetti <strong>di</strong><br />

future scelte sbagliate, sarebbero<br />

un’aggravante pesantissima.<br />

Lo sviluppo dei tre fattori <strong>di</strong><br />

spinta nel<strong>la</strong> conquista dello Spazio<br />

(prestigio, ricchezza e soprattutto<br />

sicurezza) rappresenta per qualsiasi<br />

potenza in gioco una impresa<br />

titanica sul piano tecnologico,<br />

che comporterà dei costi proibitivi<br />

e che potrebbe alienare eventuali<br />

simpatie fra nazioni, ponendo le<br />

basi per conflitti fra i governi mon<strong>di</strong>ali.<br />

Sebbene lo Spazio sia già militarizzato<br />

in qualche misura, ovvero<br />

utilizzato a scopi <strong>di</strong> supporto<br />

dell’apparato bellico <strong>di</strong> vari paesi,<br />

nessuno vi ha finora introdotto de-<br />

39<br />

gli armamenti. Ciò significherebbe,<br />

infatti, oltrepassare una soglia<br />

mai finora varcata, con il probabile<br />

effetto <strong>di</strong> provocare uno scontro<br />

per il predominio nello Spazio che<br />

minerebbe seriamente <strong>la</strong> sua attuale<br />

e già precaria rego<strong>la</strong>mentazione<br />

giuri<strong>di</strong>ca.<br />

Ma tutti sanno che un conflitto<br />

per il controllo dello Spazio oggi<br />

si concluderebbe senza vincitori e<br />

con soli perdenti. Tutte le gran<strong>di</strong><br />

potenze mon<strong>di</strong>ali e<strong>la</strong>borano giornalmente,<br />

tramite i loro strateghi,<br />

decine <strong>di</strong> scenari basati su altrettante<br />

ipotesi scaturite dal costante<br />

monitoraggio del<strong>la</strong> situazione internazionale.<br />

Essi valutano fattori<br />

<strong>di</strong> potenza, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vulnerabilità,<br />

fattibilità ed accettabilità <strong>di</strong><br />

eventuali linee <strong>di</strong> azione nei confronti<br />

<strong>di</strong> potenziali competitors testate<br />

all’interno dei suddetti scenari<br />

in un continuo wargaming. E, a<br />

quanto pare, <strong>la</strong> conclusione è che<br />

l’eventualità <strong>di</strong> uno scontro “violento”<br />

per il primato spaziale produrrebbe<br />

inevitabili, pesanti ripercussioni<br />

anche sui propri governi,<br />

senza pensare alle pericolose ed<br />

incontrol<strong>la</strong>bili esca<strong>la</strong>tions che ne<br />

deriverebbero .<br />

Così, da parte dei contendenti,<br />

si continua <strong>la</strong> lenta, progressiva,<br />

control<strong>la</strong>ta conquista <strong>di</strong> obiettivi<br />

interme<strong>di</strong> che consentano, in modo<br />

<strong>di</strong>screto e spesso mascherato da nobili<br />

passi per il progresso umano, <strong>di</strong><br />

mantenere, nel<strong>la</strong> competizione del<br />

secolo, primati settoriali per alcuni<br />

e <strong>di</strong>stacchi accettabili per altri.<br />

Rimanere in<strong>di</strong>etro significherebbe<br />

perdere cre<strong>di</strong>bilità, influenza e<br />

quin<strong>di</strong> potere deterrente; in poche<br />

parole significherebbe passare dal<strong>la</strong><br />

parte dei soggiogabili.<br />

Gli effetti del<strong>la</strong> globalizzazione<br />

economica<br />

Ma contemporaneamente a<br />

questo processo “control<strong>la</strong>to”, sta<br />

sempre più prendendo campo un<br />

fenomeno incontrol<strong>la</strong>bile ed inevi-

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