UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista
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Tra gli altri Disturbi Psicotici abbiamo il disturbo schizofreniforme, disturbo schizoaffettivo,<br />
disturbo delirante e disturbo psicotico breve, che possono essere associati alla schizofrenia o<br />
presentano caratteristiche simili alla schizofrenia o evolvono verso la schizofrenia.<br />
Il Disturbo Schizofreniforme è caratterizzato dai sintomi tipici della schizofrenia ma di durata<br />
< 6 mesi, che dopo i 6 mesi evolve nel 60% dei casi verso la schizofrenia vera e propria, nel 20%<br />
verso il disturbo schizoaffettivo, nel 20% verso la remissione.<br />
Il Disturbo Schizoaffettivo è una psicosi mista caratterizzata dalla coesistenza o alternanza tra<br />
sintomi schizofrenici, soprattutto deliri e allucinazioni, e disturbi affettivi, soprattutto depressione e<br />
stato maniacale o ipomaniacale, per cui la terapia si basa sull’associazione tra antipsicotici,<br />
stabilizzatori dell’umore cioè sali di litio + carbamazepina o valproato, e terapia socioriabilitativa.<br />
Il Disturbo Delirante è caratterizzato da deliri ben strutturati, ricchi di particolari e vissuti con<br />
intensa partecipazione emotiva, in particolare deliri di grandezza, erotomanico, gelosia,<br />
persecuzione, somatico, con umore e comportamento del pz coerenti al contenuto del delirio,<br />
non associati ad allucinazioni e dissociazioni del pensiero.<br />
Il Disturbo Psicotico Breve è un grave disturbo mentale che insorge in modo brusco dopo un<br />
evento molto stressante o traumatico come un lutto, con comparsa improvvisa di deliri,<br />
allucinazioni, discorsi senza senso, comportamenti inadeguati, ma si risolve rapidamente nel<br />
giro di alcuni minuti o giorni, senza esiti e con completo recupero psichico del pz.<br />
Disturbi dell’Umore<br />
I Disturbi dell’Umore sono delle reazioni affettive patologiche, incongrue, inadeguate agli<br />
eventi ed alle situazioni che possono presentarsi in maniera episodica, sporadica o transitoria<br />
per cui si parla di episodio depressivo maggiore, episodio ipomaniacale, episodio maniacale,<br />
episodio misto, mentre il DSM-IV fa una distinzione tra disturbi monopolari e bipolari:<br />
disturbi monopolari o depressivi: disturbo depressivo maggiore in forma episodica o<br />
ricorrente, disturbo distimico, altri disturbi depressivi non classificabili.<br />
disturbi bipolari o maniaco-depressivi caratterizzati da periodi di depressione alternati a periodi<br />
di eccitamento maniacale, tra cui abbiamo il disturbo bipolare I, disturbo bipolare II, ciclotimia, altri<br />
disturbi bipolari non classificabili.<br />
L’Episodio Depressivo Maggiore è un periodo circoscritto di tempo durante il quale l’umore<br />
è costantemente depresso in modo grave, rispetto al tono dell’umore tipico del soggetto.<br />
Spesso si tratta di un episodio sporadico seguito da periodi di benessere oppure nasce come<br />
complicanza di altri disturbi psicopatologici cioè attacchi di panico, disturbo ossessivocompulsivo,<br />
disturbi del comportamento alimentare, disturbo somatoforme.<br />
Dal punto di vista Clinico l’esordio dell’episodio depressivo maggiore può essere subacuto ad<br />
evoluzione lenta e progressiva o acuto ad insorgenza brusca.<br />
Il pz presenta una caduta del tono dell’umore cioè umore depresso da cui derivano le<br />
manifestazioni cliniche tipiche della depressione cioè sintomi di tipo emotivo-affettivo,<br />
cognitivo-percettivo, somatovegetativi e cronobiologici.<br />
I Sintomi di tipo emotivo-affettivo sono:<br />
─ pz depresso, triste, scoraggiato, abbattuto, giù di morale, si dispera e piange oppure si chiude<br />
in se stesso e soffre con senso di morte interiore.<br />
─ anedonia: incapacità a provare piacere e gioia in qualunque situazione, con indifferenza<br />
totale, mancanza di sentimenti ed emozioni verso le persone con cui vive, mancanza di<br />
interessi per le normali attività quotidiane e per gli hobby, fino a provocare una compromissione<br />
del funzionamento psicosociale la cui entità dipende dalla gravità della depressione, condizioni<br />
fisiche generali, età, fattori culturali, carattere del pz, infatti, alcune volte il pz riesce a<br />
condurre una vita normale, sopporta la sofferenza, riesce a lavorare, a curare la propria<br />
persona, mantiene i contatti con le persone più care, altre volte si ha un marcato rallentamento<br />
psicomotorio, il pz è completamente inattivo, trascorre l’intera giornata a letto o in poltrona, in<br />
silenzio, senza curare l’igiene personale, è disordinato, si veste male.<br />
─ ansia con eccessiva preoccupazione e sconforto, spesso associata ad agitazione psicomotoria.<br />
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