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La coesione interna può essere favorita se i componenti del gruppo accettano gli obiettivi e i mezzi usati per raggiungerli, cooperano tra loro per riuscire a raggiungere gli obiettivi, > la stima reciproca e difendendosi dalle minacce esterne. Ad es. un forte spirito di coesione si manifesta in quelle comunità che sono state colpite da calamità naturali con risultati correlati al rendimento collettivo. La coesione interna può essere ostacolata quando nascono delle competizioni o antagonismi tra i membri del gruppo, ostacolando i loro obiettivi con scarsa stima reciproca, mancanza di simpatia e poco entusiasmo di lavorare insieme, con risultati correlati al rendimento individuale. Tutto ciò spesso favorisce la formazione di sottogruppi costituiti da membri che si considerano migliori degli altri e tendono a discriminarli, riducendo ulteriormente la coesione interna. In realtà possono insorgere dei problemi anche nei gruppi caratterizzati da un alto livello di coesione interna nel momento in cui si devono prendere delle decisioni importanti con tendenza a far prevalere un atteggiamento unanime e a trascurare eventuali alternative, legate alla mentalità di gruppo, senza dare spazio a dubbi e incertezze sulle decisioni prese. Il funzionamento del gruppo dipende anche dal Modello di Comunicazione adottato dal gruppo: il massimo vantaggio si ha con il metodo di comunicazione flessibile cioè passare da un metodo di comunicazione ad un altro in base alle esigenze imposte dalle circostanze. In caso di compiti molto semplici ma che richiedono delle decisioni immediate i risultati migliori si hanno con il modello di comunicazione centralizzato (a ruota) cioè il leader del gruppo si trova in una posizione centrale e raccoglie tutte le informazioni provenienti dai membri periferici, consentendo di prendere una decisione in tempi brevi, utile soprattutto quando il gruppo è costituito da numerose persone ed è più difficile lo scambio di informazioni. In caso di compiti più complessi i risultati migliori si hanno con il modello di comunicazione decentralizzato (a catena, a Y, a cerchio) in cui i membri del gruppo discutono sulle scelte senza accentrare il potere decisionale sulla figura leader. L’efficienza del gruppo dipende dalla scelta dei membri, scelta della strategia, scelta della funzione, ruoli e atteggiamenti dei membri del gruppo, leadership nei gruppi: scelta dei membri: non è importante la scelta delle persone ma il compito che si vuole perseguire, che viene raggiunto più facilmente dai gruppi ad alto rendimento che secondo Bales dipende dallo stile relazionale, cioè apparire amico, essere d’accordo o in disaccordo, dare o chiedere informazioni, suggerimenti, esprimere opinioni, considerando che alcuni soggetti sono attivi, sicuri delle proprie idee, socievoli, d’accordo con le opinioni degli altri, sensibili ai problemi ed obiettivi del gruppo, collaborativi, altri sono passivi, timidi e riservati, ostili o in disaccordo, indifferenti ai problemi ed obiettivi del gruppo e si interessano prevalentemente a se stessi. scelta della strategia: i membri del gruppo devono pianificare il modo con cui lavoreranno ad un certo progetto, valutando criticamente tutte le possibili soluzioni e conseguenze. scelta della funzione: gruppi autocentranti che rivolgono la loro attenzione al gruppo dotati di una funzione espressiva attraverso cui ognuno esprime i propri problemi, gruppi eterocentrati che rivolgono la loro attenzione all’esterno per valutare ciò che avviene al di fuori del gruppo dotati di una funzione esecutiva, come i gruppi di supervisione, Baliant, arteterapia, musicoterapia, gruppi di discussione, gruppi esperenziali o di sensibilizzazione e gruppi di formazione o T-groups che hanno il compito di apprendere le tecniche di gruppo utili per la loro formazione professionale. ruoli e atteggiamenti dei membri del gruppo: nascono all’interno del gruppo per difendersi da soggetti esterni o membri del gruppo più deboli che possono ostacolare l’attività del gruppo. Tra i ruoli abbiamo quello del monopolizzatore cioè una persona che reclama a tutti i costi l’attenzione degli altri membri del gruppo, compreso lo psicoterapeuta, il capro espiatorio cioè il membro a cui vengono attribuiti tutti i difetti e su cui si concentra l’aggressività degli altri membri del gruppo, il deviante è il soggetto che non accetta le norme del gruppo e che in genere viene escluso da ogni tipo di comunicazione o rapporto interpersonale. leader del gruppo: gruppo autocratico o dittatoriale in cui tutte le decisioni e valutazioni critiche sono prese dal leader, gruppo democratico in cui le decisioni vengono prese tra i membri del gruppo e il leader senza imposizioni, il gruppo laissez faire (lascia fare) con scarsa partecipazione del leader anche quando bisogna prendere delle decisioni importanti, gruppo senza leader cioè il gruppo nasce senza leader, ma spesso la figura leader emerge spontaneamente durante il lavoro del gruppo. 42
La PSICOTERAPIA di GRUPPO si basa su metodi psicoterapeutici come le terapie psicoanalitiche basate sul metodo delle libere associazioni, interpretazione dei sogni e meccanismi di difesa e sulla psicoterapia relazionale studiando le problematiche relazionali del pz nella famiglia e nella società, nel gruppo e nei confronti del leader. Nella psicoterapia di gruppo abbiamo i gruppi naturali costituiti dal pz e dai suoi familiari e gruppi di estranei per il trattamento di pz affetti dagli stessi problemi. Le regole del gruppo (setting) sono: luogo dove avverranno le sedute, durata totale della terapia, n° sedute/settimana, durata di ogni seduta, scelta dei membri del gruppo in base ai disturbi di cui sono affetti i pz, obiettivi da raggiungere e mezzi usati per raggiungerli. Il Vantaggio delle terapie di gruppo è la possibilità di curare più pz contemporaneamente, utile per il trattamento di psicosi, nevrosi, tossicomanie, difficoltà sessuali, malattie psicosomatiche, mentre gli insuccessi della terapia di gruppo sono dovuti alle stesse cause di insuccesso della terapia individuale cioè il pz non è pronto a migliorare e a sopportare i cambiamenti. Possiamo fare una distinzione tra psicoterapia di gruppo e gruppi di crescita e di sviluppo: Psicoterapia di Gruppo: terapia di gruppo basata sulle dinamiche di gruppo, modello esistenziale-esperenziale (Binwanger), psicogramma di Moreno, Gestalt, comportamentale. Gruppi di crescita e di sviluppo: Gruppo-T (Training-group), gruppi di incontro e sensibilizzazione alle dinamiche di gruppo per migliorare le competenze interpersonali e l’efficacia del gruppo. Test Mentali e Psicologici (Psicodiagnostica) I Test Mentali e Psicologici sono strumenti usati sia nel campo della ricerca come test attitudinali per la selezione di individui per programmi di lavoro, training formativi, avanzamenti di carriera, orientamento scolastico e professionale, sia nel campo medico per la valutazione della personalità, intelligenza, comportamento e altre caratteristiche dei pz affetti da disturbi psichici, rispetto ad una popolazione standard di riferimento, utile per la diagnosi, monitorare la risposta ai programmi terapeutici col passare del tempo. Le Caratteristiche principali del test sono: ─ attendibilità: ripetendo lo stesso test nello stesso individuo a distanza di un certo periodo di tempo, otteniamo sempre lo stesso risultato. ─ validità: è la capacità di un test di misurare ciò che vogliamo misurare, ad es. il test di intelligenza deve misurare le capacità logiche e il rendimento intellettivo. I test psicodiagnostici sono distinti in test di personalità e test di intelligenza. I TEST di PERSONALITÀ sono distinti in test oggettivi e soggettivi utili per valutare sia le personalità normali che patologiche. Il Test di Personalità Oggettivo più diffuso nella clinica e nella ricerca è il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI), questionario a risposta multipla (V/F), distinto in una forma standard con 502 item, forma ridotta con 350 item e forma abbreviata con 170 item. La forma standard comprende 3 scale di controllo e 11 scale cliniche. Le Scale di Controllo consentono di analizzare la sincerità delle risposte date dal soggetto, infatti, se il soggetto cerca di mascherare alcune sue problematiche si ottiene un punteggio alto, per cui bisogna invalidare il test ed escluderlo dalla diagnosi. Le scale di controllo sono: ─ scala L, Lie, bugia, menzogna: misura la tendenza del soggetto a falsificare l’immagine di sé. ─ scala F, Frequency, frequenza: misura le esperienze poco comuni nella popolazione nomale. ─ scala K, Correction, correzione: misura i meccanismi difensivi del soggetto nei confronti del test. Le Scale Cliniche consentono di esplorare diverse aree psicopatologiche e sono rappresentate da: ─ scala Ipocondria (Hs): consente di valutare un esagerato interesse per la propria salute. ─ scala Depressione (D): valuta il livello di autostima, tristezza, disperazione o pessimismo. ─ scala Isteria (Hy): consente di valutare la tendenza del soggetto di negare qualsiasi tipo di problema a causa del suo evidente ottimismo nonostante la presenza di patologie. ─ scala Deviazione-psicopatica (Pd): consente di valutare i disturbi di personalità antisociali con indifferenza alle regole sociali, comportamenti aggressivi, violenti. 43
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