UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista
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forma cronica: più frequente nel sesso M con esordio prima dei 25 anni, con prevalenza di<br />
rituali compulsivi, minore risposta e maggiore resistenza alla terapia, e comparsa dopo un certo<br />
periodo di tempo di sintomi depressivi (depressione secondaria).<br />
Nel 40-50% dei casi il decorso è cronico fluttuante con periodi di aggravamento dei sintomi<br />
ossessivo-compulsivi alternati a periodi di remissione parziale o incompleta, nel 20% è cronico<br />
stabile cioè costante nel tempo con persistenza dei sintomi ossessivo-compulsivi che permettono<br />
un minimo livello di funzionamento, nel 10% è cronico ingravescente con peggioramento<br />
progressivo del disturbo, deficit intellettivo, delle prestazioni cognitive, grave compromissione<br />
del funzionamento psicosociale del pz, associato alla scomparsa della capacità di critica del pz<br />
nei confronti dei sintomi ossessivo-compulsivi.<br />
La Terapia del disturbo ossessivo-compulsivo è complessa e di lunga durata: nelle fasi iniziali si<br />
ricorre alla terapia psicofarmacologica con SSRI a dosi piene o antidepressivi triciclici.<br />
Nel 60% dei casi si ha un miglioramento del quadro clinico e la remissione nel giro di qualche<br />
mese, ma bisogna continuare con una terapia di mantenimento per ~ 2 anni. In caso di remissione<br />
parziale, resistenza alla terapia, prevalenza di sintomi compulsivi, presenza di disturbo<br />
schizotipico di personalità o un tic, si associano gli antipsicotici a basso dosaggio, psicoterapia<br />
cognitivo-comportamentale e psicodinamica.<br />
Malattie Psicosomatiche<br />
Le Malattie Psicosomatiche in generale possono essere definite come malattie caratterizzate<br />
dalla presenza contemporanea di sintomi somatici e psichici, tra cui abbiamo:<br />
disturbi psichiatrici in cui i sintomi somatici costituiscono una componente della<br />
sintomatologia, ad es. i disturbi d’ansia e depressivi sono caratterizzati anche da manifestazioni<br />
somatiche cardiovascolari, respiratorie, gastroenteriche, e da sintomi dolorosi (cefalea).<br />
disturbi psichiatrici in cui i sintomi somatici costituiscono la componente unica o largamente<br />
predominante della sintomatologia che, nonostante ciò, sono classificati tra i disturbi<br />
psichiatrici, rappresentati dai disturbi somatoformi.<br />
malattie somatiche caratterizzate da sintomi psichici che in alcuni casi possono configurare un<br />
vero e proprio disturbo psichiatrico, tra cui abbiamo varie malattie endocrinologiche,<br />
autoimmuni e neurologiche, ad es.:<br />
─ ipertiroidismo, feocromocitoma, ipercorticosurrenalismo, BPCO, possono configurare il<br />
quadro di sintomi o disturbi d’ansia.<br />
─ LES, malattia di Parkinson, Corea di Huntington, patologie cerebrovascolari, AIDS, possono<br />
configurare il quadro di sintomi o disturbi dell’umore, deficit neurocognitivi e demenza.<br />
─ sepsi, epatiti tossiche, insufficienza renale, traumi cranici, malattie cerebrovascolari,<br />
possono manifestarsi con il delirium.<br />
malattie somatiche che possono essere influenzate negativamente nella loro comparsa, decorso<br />
ed esito da componenti psichiatriche, tra cui abbiamo:<br />
─ IMA e diabete possono essere influenzati dalla depressione maggiore e schizofrenia.<br />
─ sindrome del colon irritabile, ulcera peptica, aritmie, angina pectoris, coronaropatie,<br />
degenza ospedaliera perioperatoria, possono essere influenzati da ansia, depressione e stress.<br />
La diagnosi delle malattie psicosomatiche è difficile poichè spesso i sintomi somatici sono<br />
influenzati da una semplice emozione o vissuto del soggetto, molte malattie sono ad eziologia<br />
sconosciuta e di difficile classificazione poichè i meccanismi patogenetici che mettono in<br />
relazione la mente e il corpo sono ancora poco noti (forse da reazione dell’organismo allo stress).<br />
Disturbi Somatoformi e Dissociativi<br />
I Disturbi Somatoformi e Dissociativi secondo il DSM-IV sono disturbi isterici (asse I) distinti in:<br />
disturbi dissociativi: amnesia dissociativa, fuga dissociativa, disturbo dissociativo<br />
dell’identità, disturbo di depersonalizzazione.<br />
disturbi somatoformi: disturbo di somatizzazione, disturbo di conversione, disturbo algico.<br />
disturbi somatoformi di tipo non isterico: ipocondria, dismorfofobia.<br />
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