22.05.2013 Views

UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista

UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista

UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’agnosia è l’incapacità di riconoscere uno stimolo sensoriale nonostante l’integrità degli<br />

organi sensoriali, con comparsa di agnosia acustica con sordità verbale pura, agnosia ottica con<br />

alterata percezione delle forme e colori, astereognosia con alterata percezione tattile.<br />

L’aprassia è l‘incapacità di effettuare attività motorie in assenza di patologie neuromuscolari,<br />

come abbottonarsi una camicia, allacciarsi le scarpe, usare le posate...<br />

Nelle fasi iniziali il pz è scarsamente consapevole del suo disturbo, anzi tende a negare o<br />

minimizzare i sintomi che invece risultano molto evidenti ai familiari, e con l’evolvere della<br />

malattia la consapevolezza del disturbo tende a scomparire del tutto.<br />

Inoltre la compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è precoce e importante.<br />

Tra le Manifestazioni associate o Complicanze della demenza di Alzheimer abbiamo la<br />

depressione maggiore, disturbi dell’orientamento, episodi di delirium, deliri di persecuzione,<br />

riferimento e nocumento, raramente allucinazioni visive, agitazione psicomotoria, comportamenti<br />

aggressivi, violenti, mentre nelle fasi avanzate della malattia compaiono manifestazioni neurologiche<br />

cioè tremori, alterazioni dei riflessi, convulsioni.<br />

La Diagnosi della demenza di Alzheimer è clinica mediante Test Psicometrici che consentono di<br />

valutare l’entità dei deficit cognitivi e Indagini Neuroradiologiche cioè TC e RMN che nelle fasi<br />

iniziali consentono di escludere la presenza di malattie cerebrali organiche (tumori, infarti<br />

cerebrali), mentre nelle fasi avanzate evidenziano sia le lesioni macroscopiche cioè atrofia corticale<br />

diffusa e simmetrica, sia lesioni microscopiche specifiche cioè morte delle cellule neuronali,<br />

grovigli neurofibrillari perineuronali, placche senili intraneuronali.<br />

La Terapia consente solo di rallentare il processo di deterioramento cognitivo del pz e di migliorare<br />

parzialmente le prestazioni solo nelle fasi iniziali. La terapia medica si basa sulla somministrazione<br />

del donepezil o rivastigmina che inibiscono l’acetilcolinesterasi, aumentando la disponibilità di<br />

acetilcolina a livello sinaptico cioè incrementano la neurotrasmissione colinergica migliorando<br />

provvisoriamente le alterazioni della memoria. Inoltre bisogna curare i sintomi e disturbi psichici<br />

sovrapposti: in caso di sintomi depressivi si usano antidepressivi non triciclici per evitare l’effetto<br />

anticolinergico di questi ultimi che può aggravare i disturbi cognitivi. I neurolettici, in particolare<br />

l’aloperidolo e il risperidone sono utili per controllare le manifestazioni psicotiche e per controllare<br />

i comportamenti anomali. La terapia psicosocioriabilitativa ha lo scopo di rallentare la<br />

compromissione del funzionamento del pz, mediante psicoterapia comportamentale cioè terapie di<br />

condizionamento per ripristinare la capacità di orientamento, terapia di riabilitazione per recuperare<br />

l’autonomia e l’autosufficienza, terapia di gruppo per favorire la socializzazione.<br />

La Demenza alcolica colpisce soggetti con storia prolungata di etilismo cronico, con<br />

deterioramento grave e progressivo delle capacità cognitivo-intellettive con deficit della<br />

memoria a breve termine poi della memoria a lungo termine, disturbi delle funzioni esecutive<br />

complesse e delle funzioni simboliche, destrutturazione della personalità del soggetto, associata<br />

a malnutrizione ed un certo grado di ritiro sociale. La Terapia è difficile perchè il pz deve<br />

sospendere immediatamente l’assunzione dell’alcol, bisogna evitare o curare le sindromi da<br />

carenza di ferro, vitamine ed elettroliti ed evitare o curare le complicanze cioè epatopatie,<br />

pancreatiti... La terapia psicosocioriabilitativa ha il compito di recuperare le fx cognitive<br />

compromesse e mantenere l’adattamento sociale del pz.<br />

La Demenza Vascolare è detta multiinfartuale perchè è determinata da lesioni multiinfartuali,<br />

ischemiche di natura arteriosclerotica con sofferenza cerebrale multifocale.<br />

Dal punto di vista Clinico la demenza vascolare rispetto a quella di Alzheimer è caratterizzata da:<br />

─ esordio acuto, improvviso con episodio subconfusionale o confusionale, amnesia globale<br />

transitoria, deficit delle funzioni simboliche. La perdita delle fx cognitive è correlata alle<br />

lesioni multiinfartuali, si ha un deficit selettivo di alcune funzioni cognitive mentre le altre sono<br />

conservate, per cui si parla di quadro clinico a scacchiera.<br />

─ decorso fluttuante con episodi acuti che aggravano progressivamente il quadro clinico, per cui<br />

si parla di deterioramento a gradini.<br />

─ evoluzione variabile: in alcuni casi il quadro clinico progredisce rapidamente, in altri casi il<br />

decorso è lento con periodi in cui il processo di deterioramento si arresta.<br />

27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!