UNIVERSITA' dEglI STUdI dI FOggIA - laprimapietra - Altervista
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La Terapia Elettroconvulsionante o Elettroshock (ECT) in Italia è in disuso, mentre è molto<br />
usata nei paesi anglosassoni. L’elettroshock viene eseguito in anestesia generale con ventilazione<br />
meccanica assistita e somministrazione del curaro per ottenere il rilassamento muscolare ed evitare<br />
le crisi convulsive muscolari: si applicano 1 o 2 elettrodi a livello temporale e si dà uno stimolo<br />
elettrico di 100-300 V per ~ 0,5-1,5 secondi provocando una convulsione cerebrale generalizzata.<br />
Prima di sottoporre il pz all’elettroshock bisogna valutare le condizioni fisiche e neurologiche,<br />
sottoporre il pz ad una visita cardiologica e anestesista.<br />
L’elettroshock può essere usato in caso di:<br />
─ depressione severa, resistente agli antidepressivi, ad alto rischio di suicidio.<br />
─ disturbo maniacale con grave stato di eccitazione ad alto rischio di condotte distruttive,<br />
refrattario alla terapia psicofarmacologica.<br />
─ schizofrenia refrattaria o intollerante ai neurolettici, pregressa sindrome maligna da<br />
neurolettici, agranulocitosi.<br />
Le Controindicazioni assolute all’elettroshock sono ipertensione endocranica, IMA recente,<br />
insufficienza coronarica, aneurisma aortico o cerebrale, trattamenti anticoagulanti, malattie<br />
respiratorie ostruttive, mentre le controindicazioni relative sono aritmie cardiache ed epilessia.<br />
Gli Effetti Collaterali principali dell’elettroshock sono di tipo cognitivo cioè breve stato<br />
confusionale, disturbi della memoria.<br />
La PSICOTERAPIA si basa su una serie di metodiche che utilizzano strumenti psicologici per<br />
fini terapeutici. Lo psicoterapeuta ha il compito di ristrutturare la personalità del pz,<br />
ripristinare il funzionamento psicosociale, lavorativo, relazionale cioè favorire il reinserimento<br />
del pz nella società, modificando o correggendo i comportamenti anomali, attraverso tecniche di<br />
vario tipo che derivano in gran parte dalla Psicoanalisi fondata da Sigmund Freud che studia e<br />
cura i processi inconsci della personalità e i conflitti psichici che si hanno tra le 3 istanze della<br />
mente, cioè Es, Io e Super-Io. Nella pratica clinica è importante:<br />
creare un ottimo rapporto medico-paziente, stabilendo sin dalle fasi iniziali delle regole<br />
rigide, evitando qualsiasi interferenza durante il lavoro analitico, cioè l’analista e il pz devono<br />
rispettare gli orari delle sedute e la loro durata, senza spostare o annullare gli appuntamenti,<br />
evitando persino la stretta di mano all’inizio e alla fine della seduta, nonché rapporti sociali al di<br />
fuori dell’analisi. In genere le sedute sono frequenti, fino a 3-5 volte/sett. per 5-10 anni.<br />
durante la seduta psicoanalitica, l’analista e il pz non devono guardarsi, cioè l’analista sta<br />
alle spalle del pz, poiché il pz deve essere concentrato sulla propria mente.<br />
l’analista usa il metodo delle libere associazioni per cercare di eliminare le resistenze tra<br />
pulsioni e difese dell’individuo, facendo emergere i conflitti e i pensieri inconsci, inaccettabili e<br />
responsabili dei disturbi psichici cioè il pz deve lasciare fluire nella sua mente parole,<br />
immagini, ricordi, fantasie, sogni e deve riferire tutto ciò che gli viene in mente senza la<br />
necessità di strutturare il discorso o di articolarlo in modo logico.<br />
l’analista cerca di interpretare ciò che si nasconde dietro le frasi del pz oppure richiama<br />
l’attenzione del pz sulle proprie difese.<br />
quando la relazione tra medico e pz si fa più intensa si genera una relazione detta transfert in<br />
cui il pz vive il terapeuta come una figura significativa del proprio passato utile a far emergere i<br />
conflitti e i pensieri inconsci, con trasferimento di sentimenti e vissuti dal pz al medico,<br />
originariamente rivolti verso i personaggi significativi del proprio mondo infantile, per cui il pz<br />
passa dall’ammirazione al disprezzo fino alla frustrazione perchè lo psicoanalista non incoraggia,<br />
non consola, non assolve il pz.<br />
Il terapeuta può risponde a questa situazione con il controtransfert, provando sentimenti per il pz.<br />
La Psicoterapia Psicodinamica ha il compito di indagare sui vissuti emotivi del soggetto,<br />
comprendere e risolvere i vissuti correlati al disturbo, partendo dal presupposto che la psiche<br />
umana si struttura e si modifica continuamente in maniera dinamica, in seguito all’interazione<br />
tra pulsioni e conflitti che ne derivano e che si esprimono soprattutto a livello inconscio.<br />
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