IL LIBRO DEGLI ASTROLABI - Nicola Severino
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(linea crepuscolina). Volendo, si possono ancora<br />
tracciare, su altre lamine, le stesse indicazioni, ma<br />
per una latitudine diversa.<br />
La terza parte dell'astrolabio planisferico è il<br />
"ragno" (aranea, rete, volvellum) (fig.10) che gli<br />
arabi chiamano Alancabuth, il quale contiene i dodici<br />
segni dello zodiaco con i loro gradi, di cinque in<br />
cinque, o di dieci in dieci, e la posizione delle stelle<br />
fisse, di cui le più importanti sono indicate da una<br />
speciale dentellatura (al-muri). I segni e le stelle che<br />
si trovano dentro il cerchio equinoziale e al centro<br />
dell'astrolabio sono settentrionali e quelli che sono<br />
al di fuori dal parallelo del capricorno sono meridionali.<br />
Diversi pezzi completano lo strumento. Questi<br />
sono l'alidada, o traversa (mediclinium, regula, sive<br />
volvella) (fig.12), composta di due pinnule; un lato<br />
passa per il centro dell'astrolabio, lungo una linea<br />
retta chiamata linea di direzione (linea fiduciae).<br />
Viene infine l'anello di sospensione (armilla suspensoria)<br />
(figg.13-14), chiamato alanthica, alphantia o abalantica;<br />
poi l'ansa e l'alhabos di Koebelius, o armilla<br />
reflexa), a cui è atttaccato l'anello superiore all'astrolabio,<br />
come una placca circolare fissata sullo<br />
strumento.<br />
Al centro dell'astrolabio si trova un foro (almehan)<br />
che attraversa tutto lo strumento, quindi la rete<br />
con tutte le lamine. Questo foro è di forma rotonda,<br />
come un cerchio (alphelath) (fig.15); in questo<br />
foro si mette un perno (l'alchitot) (fig.16) che consiste<br />
in una vite a dado, oppure il perno viene fissato<br />
da una piccola chiavetta detta "il cavallo"<br />
(l'alpherath) (fig.17) che passa attraverso la punta di<br />
esso.<br />
8<br />
Le stelle fisse sull'alancabuth<br />
Uno studio effettuato da Sédillot su un astrolabio<br />
cofico menzionato nella grande opera della<br />
Description de l'Egypte, e conservato molto bene, dà<br />
un'idea di come erano le parti di un astrolabio settentrionale.<br />
Questo strumento è rappresentato<br />
nella fig. 9. Sull'alancabuth si trovano 26 stelle i cui<br />
nomi sono i seguenti:<br />
1. Il Serpente;<br />
2. La Serpentaria;<br />
3. L'Aquila volante;<br />
4. Il calcagno;<br />
5. Arturo;<br />
6. Il Piede posteriore dell'Orsa Maggiore;<br />
7. Il Piede anteriore dell'Orsa Maggiore;<br />
8. Aiouk (Capella);<br />
9.Ridfe (le stelle della costellazione del Cigno);<br />
10. Alghol;<br />
11. Menkhib al-feres (la spalla del cavallo);<br />
12. L'aquila ricadente (Lyra);<br />
13. Fekka (la Corona settentrionale);<br />
14. Aldebaran;<br />
15. Menkhib (la spalla del Gigante - Orione);<br />
16. Algomeisha (Procione);<br />
17. Le due Serre (probabilmente la Criniera del<br />
Leone, Regolo);<br />
18. La coda del capricorno;<br />
19. La coda della Balena;<br />
20. Il Ventre della Balena;<br />
21. Rigel;<br />
22. Alabor (Sirio);<br />
23. L'Hydra;<br />
24. L'estremità della coppa;<br />
25. L'Epi (costell. della Vergine);<br />
26. Il Cuore dello Scorpione.<br />
Inoltre, sugli astrolabi, come su tutti gli strumenti<br />
gnomonici, gli arabi segnavano alcune curve corrispondenti<br />
a dei particolari momenti della giornata<br />
e di preghiera. Per esempio, nell'astrolabio di cui<br />
stiamo parlando, vi era l'indicazione dello Zaoual,<br />
la linea del mezzo giorno, quella del cDohre o<br />
Zhore, che è il momento più caldo della giornata;<br />
infine quella dell'Ashre, ovvero la linea del crepuscolo<br />
e dell'aurora.<br />
All'astrolabio planisferico, Aboul Hhassan, associa<br />
l'astrolabio chiamato Mesatirah, di cui distingue<br />
quattro specie: le prime due sono tracciate su un<br />
piano parallelo ad un orizzonte dato; mentre le<br />
altre due sono tracciate su di un piano parallelo al<br />
meridiano. Questo strumento non porta i punti<br />
della proiezione dell'eclittica, ma reca invece gli<br />
almucantarat, gli azimut, l'equatore e i suoi paralleli,<br />
il polo visibile, gli archi di rivoluzione della<br />
sfera e delle stelle fisse.<br />
Inoltre, bisogna distinguere gli astrolabi a seconda<br />
della suddivisione in gradi dei cerchi interni di<br />
altezza, cioè gli almucantarat. Tenendo conto del<br />
loro numero si ha:<br />
1) Astrolabium solipartium (tamm): astrolabio detto<br />
anche "completo" con 90 cerchi ciscuno dei quali<br />
<strong>Nicola</strong> <strong>Severino</strong> Il Libro degli Astrolabi<br />
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